Il mercato auto italiano inizia bene: a gennaio +10,1%

Dopo 3 anni di crescita, continua il trend positivo grazie alla pressione della domanda di sostituzione del vecchio parco auto.

tachimetro

Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a gennaio sono state immatricolate 171.55 vetture rispetto alle 155.851 del gennaio 2016, registrando un aumento del 10,1%.

Nonostante il maltempo, il terremoto e, soprattutto, la ripresa ancora contenuta dell’economia che frena il clima di fiducia dei consumatori, il mercato auto continua a crescere a doppia cifra grazie anche alla pressione della domanda di sostituzione rinviata durante la crisi.

Secondo il Centro Studi Promotor il mercato dell’auto continua a crescere con un tasso decisamente sostenuto nonostante il recupero lento dell’economia per cinque buone ragioni.

“La prima è costituita dal fatto che, mentre nella crisi che ci stiamo lasciando faticosamente alle spalle il prodotto interno lordo ha subìto un calo massimo di circa il 9%, per il mercato dell’auto la contrazione massima è stata del 48%. – hanno spiegato gli analisti del Centro Studi Promotor La seconda ragione va ricercata nel fatto che la domanda di sostituzione rinviata durante la crisi è stata soltanto in parte recuperata negli ultimi due anni. La terza ragione è il fatto che la fortissima innovazione tecnologica che sta caratterizzando l’automobile e il conseguente lancio di molte novità decisamente attrattive sta esercitando una forte pressione sulla domanda. La quarta ragione è il fatto che, anche se lenta, la ripresa dell’economia è in corso e le attese per il futuro sono di ulteriore miglioramento e la conseguenza è che gli italiani, che durante la crisi avevano congelato i loro risparmi in vista di tempi peggiori, hanno ricominciato a riutilizzarne parte ed anche a far ricorso al credito per acquistare nuove automobili. La quinta e decisiva ragione è legata alla circostanza che il Pil italiano del 2016, nonostante sia ancora inferiore al livello ante-crisi, supera comunque del 5,6% quello medio annuo del periodo 1996-2000 in cui la media annua degli acquisti era di 2.243.000 autovetture. Il nostro Paese dispone dunque di risorse sufficienti per alimentare una domanda di auto decisamente superiore a quella degli ultimi anni e, se la fiducia nel futuro tiene, è disponibile ad investire ancora in nuove automobili”.

Analizzando la struttura del mercato, gli acquisti dei privati (che si confronta con lo stesso periodo 2016 in crescita già di quasi il 24,5%) crescono del 4,7% con 108.685 immatricolazioni complessive ed una quota che, per effetto mix canali di vendita, scende di 3 punti al 62,9% del totale.
Le vendite a società crescono di oltre il 33%, recuperando 3 punti in rappresentatività (16,6% del totale), grazie al contributo del Superammortamento per l’acquisto di beni strumentali.
Resta stabile al 20,5% la quota del noleggio, grazie alla forte crescita del lungo termine, che recupera più di 1/4 dei suoi volumi, mentre cala del 10,8% il breve.

In tema di alimentazioni, recupera la benzina a discapito del diesel in termini di rappresentatività
Dopo i cali del 2016, il Gpl torna a crescere del 30%, grazie alla commercializzazione di importanti nuovi modelli, mentre registra un forte calo in volume il metano che arriva a rappresentare appena l’1,8% del totale mercato. Crescono di oltre il 40% le ibride e le vetture elettriche che incrementano i volumi venduti del 63,5%.

Crescono quasi tutti i segmenti del mercato, con le utilitarie che cedono qualche decimo di quota alle city car e quasi un punto al segmento C, mentre cala l’alto di gamma.

Sul fronte delle carrozzerie, aumentano berline e crossover, al primo e secondo posto in termini di volumi venduti, così come fuoristrada e station wagon, mentre soffrono tutti i monovolume e le coupè.

Il mercato dell’usato, infine, cresce dell’1,1% con 378.270 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale) rispetto ai 374.184 dello stesso periodo 2016.

“L’anno 2017 si apre con un dinamico mese di gennaio che, grazie alle forti promozioni commerciali delle Case automobilistiche e delle loro Reti di vendita, è riuscito a sostenere gli acquisti delle famiglie e ad accelerare il percorso di rinnovo del parco più anziano che ancora oggi presenta un’età media intorno ai 10 anni, – ha dichiarato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – Il risultato di gennaio nella sua proiezione a fine anno avvalora la nostra stima, diramata nelle scorse settimane, di un mercato 2017 che proseguirà nel suo trend di incremento. In uno scenario macroeconomico che non sarà dissimile da quello del 2016, il tasso di crescita per l’anno in corso si manterrà tonico attorno al 7% con 1.955.000 immatricolazioni di autovetture, circa 130.000 unità in più rispetto alle 1.825.000 dell’anno 2016”.

Questo risultato condurrebbe il mercato su livelli di immatricolato di poco inferiori a quanto registrato nel 2010.


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