Antitrust: la Commissione europea ha punito il cartello del riciclo delle batterie auto

Campine, Eco-Bat Technologies e Recylex dovranno pagare un totale di 68 milioni di euro per aver fissato i livelli dei prezzi d’acquisto delle batterie usate, mentre una quarta società, Johnson Controls, non è stata multata in quanto ha rivelato l’esistenza del cartello alla Commissione.

batterie esauste

Il corretto funzionamento dei mercati può aiutare a ridurre gli sprechi e sostenere l’economia circolare. – ha dichiarato il Commissario per la politica della concorrenza, Margrethe Vestager Pertanto, non tolleriamo comportamenti che minano la concorrenza. Le quattro compagnie sanzionate si erano accordate per massimizzare i loro profitti realizzati dal riciclaggio delle batterie auto, riducendo la concorrenza in questo anello essenziale della catena di riciclo”.

Dal 2009 al 2012, quattro aziende di riciclaggio Campine (Belgio), Eco-Bat Technologies (UK), Johnson Controls (USA) e Recylex (Francia) hanno partecipato ad un cartello per fissare i prezzi di acquisto delle batterie al piombo usate in Belgio, Francia, Germania e Paesi Bassi.

Nella maggior parte degli accordi di cartello, di solito le aziende decidono di aumentare i prezzi di vendita, mentre in questo caso le quattro società hanno abbassato il prezzo di acquisto pagato per le batterie.
Le piccole e medie aziende interessate dal cartello erano principalmente impianti di autodemolizione e officine.

Coordinando i livelli dei prezzi di acquisto, Campine, Eco-Bat Technologies, Johnson Controls e Recylex hanno abbassato il valore delle batterie usate, intralciando il normale funzionamento del mercato e danneggiando la concorrenza.

La maggior parte dei contatti anti-concorrenziali tra le quattro società di riciclaggio ha avuto luogo su base bilaterale, principalmente attraverso chiamate telefoniche, e-mail o sms.
Alcuni contatti hanno avuto luogo di persona, sia in incontri bilaterali o, meno frequentemente, in riunioni multilaterali.
Le parti erano ben consapevoli del carattere illegale dei loro contatti e, talvolta, hanno cercato di mascherare la loro attività utilizzando un linguaggio in codice, riferendosi per esempio alle condizioni del meteo, per segnalare diversi livelli di prezzo.

Per evitare un deterrente insufficiente, la Commissione ha deciso di aumentare del 10% le sanzioni stabilite dalle linee guida 2006 e di utilizzare il valore degli acquisti (piuttosto che il valore delle vendite) per dare un giusto peso al danno provocato dal cartello.

La Commissione ha ridotto del 5% la sanzione inflitta a Campine (Belgio) perché ha giocato un ruolo minore rispetto agli altri membri del cartello, ma dovrà comunque pagare oltre 8 milioni di euro.

Eco-Bat Technologies (UK) e Recylex (Francia), pur beneficiando di una riduzione per la loro collaborazione nelle indagini della Commissione, dovranno versare rispettivamente circa 32 e 27 milioni.

Johnson Controls (USA) invece ha ricevuto piena immunità per aver rivelato l’esistenza del cartello alla Commissione e ha così evitato una sanzione di oltre 38 milioni di euro.

La decisione della Commissione ha assicurato il ritorno a un prezzo competitivo per batterie per autoveicoli e una corretta concorrenza tra riciclatori basata sui meriti.


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