Report OMS: un incidente mortale su 3 è causato dalla velocità

Secondo il documento “Managing speed”, la riduzione della velocità porterebbe a strade più vivibili, meno incidenti ed effetti duraturi sull’ambiente e sulla salute umana.

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Nell’ambito della quarta edizione della Settimana della Sicurezza Mondiale delle Nazioni Unite, l’OMS ha pubblicato “Managing speed” (Gestire la velocità), un documento che sottolinea come l’eccessiva velocità sia responsabile di decessi e feriti sulle strade, contribuendo a circa un terzo delle vittime di traffico stradale nei paesi ad alto reddito.

Il rischio di morti sulle strade dipende anche in gran parte da dove vivono le persone: l’Europa ha il minor numero di morti per traffico stradale su 100.000 abitanti, mentre l’Africa ha il tasso più alto.
Nel Regno Unito, ad esempio, la velocità è responsabile del 28% di tutti gli incidenti stradali che hanno causato morti, mentre questa percentuale raggiunge il 30% in Australia.

Nei paesi a basso e medio reddito questa percentuale è probabilmente maggiore, dato il maggior numero di decessi tra gli utenti vulnerabili della strada, come ciclisti e pedoni.

Circa 1,25 milioni di persone muoiono ogni anno sulle strade del mondo a causa di incidenti stradali, che sono la causa principale di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
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Oltre all’impatto sulla salute pubblica dei danni causati dal traffico, gli incidenti stradali costano in media il 3% del PIL, 5% nei paesi a medio e basso reddito rappresentando il 90% delle morti del traffico stradale a livello globale, anche se le persone di questi paesi possiedono solo circa la metà dei veicoli rispetto al resto del mondo.

La velocità è al centro del problema globale degli incidenti stradali – ha dichiarato il direttore generale dell’OMS, Margaret Chanse i paesi riuscissero ad affrontare questo problema, potrebbero ottenere i vantaggi dell’avere strade più sicure, sia in termini di vite salvate, che di effetti profondi e duraturi sulla salute, per l’uso di biciclette e l’accesso ad aree pedonali”.

All’interno del documento, l’OMS ha avanzato delle proposte per diminuire gli incidenti sulle strade causate da velocità eccessiva o inadeguata:

– Costruire o modificare le strade includendo interventi in grado di rallentare il traffico, come rotatorie, dossi artificiali, chicane e bande sonore.

– Introdurre limiti di velocità adeguati alla funzione della strada, al tipo di utenti e al livello di sicurezza dell’infrastruttura stradale e del parco auto circolante.

– Rafforzare la normativa sui limiti di velocità attraverso deterrenti come controlli su strada, sanzioni pecuniarie, perdita dei punti e sospensione della patente.

– Installare dispositivi di sicurezza all’interno dei veicoli, come il “sistema di adattamento intelligente della velocità” (Intelligent speed assistance – ISA) con cui è possibile variare la velocità di un veicolo a seconda del limiti imposti sulla strada percorsa e l’”assistente di frenata di emergenza” (Autonomous emergency braking – AEB) in grado di rilevare potenziali collisioni e frenare automaticamente l’auto per cercare di evitare l’incidente.

– Aumentare la consapevolezza dei pericoli legati alla velocità, attraverso campagne mediatiche con approcci e messaggi differenti per i diversi segmenti della popolazione che guida.

Se tutti i paesi del mondo gestissero la velocità come parte di un insieme più ampio di interventi in materia di sicurezza stradale, gli incidenti calerebbero e sarebbero meno gravi.

Inoltre, le iniziative legate alla gestione della velocità incoraggiano forme di mobilità più sicure e sostenibili, riducendo l’inquinamento atmosferico e i rumori del traffico e rendendo le nostre strade più vivibili.


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