2020: annus horribilis dell’auto

Nessun settore viene risparmiato dalla pandemia e quello automobilistico è stato il più colpito.

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Poco meno di un anno fa il coronavirus irrompe sulla scena mondiale e il suo impatto è subito pesantissimo.

Nessun settore viene risparmiato dalla crisi e quello automobilistico risulta il più colpito.

L’Italia ha chiuso il 2020 con mezzo milione di immatricolazioni in meno rispetto al 2019 ed è stato definito l’anno più difficile dal dopoguerra per il settore.

In negativo anche il mercato europeo che, con meno di 12 milioni di immatricolazioni, è tornato ai livelli del 1994.

Queste perdite sono ovviamente il risultato delle chiusure degli stabilimenti durante i mesi di “blocco” e delle incertezze dei mesi successivi.

L’unica eccezione tra i principali mercati europei extra-UE, è la Turchia, che dopo due anni in pesante flessione (2018, -33% e 2019, -20%), torna a registrare una crescita annuale del 58% nel 2020 rispetto al 2019, con 610.109 vetture vendute, di cui il 59% d’importazione (+57%).
A dicembre, le immatricolazioni sono state 80.721 (+14%), di cui il 45.486 di importazione (+13%) e 35.235 di produzione domestica (+15,5%).

In Russia, invece il mercato dei veicoli leggeri a dicembre risulta in calo del 2% (166.666 immatricolazioni di auto e VCL) e il cumulato 2020 è in flessione del 9% con 1.598.825 vendite.

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Spostandoci nell’area Nord America, il mercato di dicembre è risultato in crescita del 4% con 1.819.165 veicoli venduti, ma nell’intero 2020, il calo del mercato è stato del 16%, con 16.953.119 unità vendute.

In particolare gli Stati Uniti a dicembre hanno registrato una crescita del 6% con 1.608.875 immatricolazioni, mentre, nel 2020 il mercato risulta in calo del 15% a quota 14.463.935. Aumentano del 7%, nel mese, le importazioni, mentre la produzione di area nord americana cresce del 6%.

Le vendite di veicoli ad alimentazione alternativa chiudono il mese di dicembre con una crescita del 70% e una quota di mercato del 7%.
Da inizio anno sono stati venduti 754.706 veicoli ad alimentazione alternativa, in aumento del 5%, con una quota di mercato del 5%.

In Canada il mercato degli autoveicoli leggeri si riduce, nel mese di dicembre, del 5% con 105.335 unità e, da inizio anno, con 1.541.476 vendite, è in flessione del 20%.

Andando verso Sud, il Messico registra, a dicembre, una flessione del 19,5% con 104.955 vendite e nel cumulato del 2020, le immatricolazioni sono state 947.708, in diminuzione del 28%.

Il segmento delle autovetture risulta in diminuzione nel mese del 27% e rappresenta il 54% del mercato, mentre i light truck, con una variazione negativa del 9%, valgono il 46% del totale.

In Brasile il mercato delle autovetture di dicembre cala del 9,5% con 194.681 nuove immatricolazioni ed il 2020 chiude, così, in flessione del 29%, con 1.615.942 immatricolazioni.
Crescono del 12%, nel mese, le vendite di auto di piccola cilindrata con il 51% del mercato (erano il 41% a dicembre 2019), mentre calano del 25% le auto con cilindrata tra 1000 e 2000 cm3, il 47,5% del totale.

L’86% delle vetture vendute a dicembre ha un’alimentazione flex fuel (erano l’86,5% nello stesso mese del 2019), il 10% diesel (mezzo punto in più di dicembre 2019), il 3% a benzina e l’1% è rappresentato da vetture elettrificate.

In Argentina dopo il crollo del 47% nel 2019, prosegue la pesante flessione del mercato: nel 2020, le vendite diminuiscono del 21%, ma a dicembre, il mercato risulta in crescita del 13%.

Spostandoci in area asiatica, il mercato giapponese cresce, a dicembre, dell’11% con 315.200 unità vendute, registrando la terza crescita mensile del 2020 dopo 9 cali consecutivi.
Tuttavia, il mercato chiude l’anno a -11% e 3.809.981 vendite.

In Cina, le vendite continuano a crescere e, a dicembre, con 2.375.000 immatricolazioni, il mercato auto registra una crescita del 7,2%.
Il cumulato del 2020 rimane, però, negativo e, con 20.178.000 vendite, si riduce del 6%.
A dicembre, il mercato delle vetture a basse emissioni risulta in crescita del 77% (BEV +76%, ibride ricaricabili +81%), così come nel 2020, in aumento del 15% (+16% le elettriche, +9% le ibride plug-in).

 


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