Emissioni CO2 auto e furgoni: dal Consiglio Ue via libera alla flessibilità per i costruttori di autovetture
Il Consiglio europeo ha approvato la modifica al Regolamento sulle emissioni di CO2 di autovetture e veicoli commerciali leggeri così come proposto dalla Commissione.
In data 27 maggio il Consiglio Ue ha adottato una modifica mirata del Regolamento (UE) 2023/851 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 aprile 2023, che modifica il regolamento (UE) 2019/631 per quanto riguarda il rafforzamento degli standard prestazionali in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi, in linea con la maggiore ambizione dell’Unione in materia di clima.
La modifica introduce una sospirata e attesa flessibilità per i produttori di autoveicoli necessaria per raggiungere i loro obiettivi in materia di emissioni per il 2025 e, così come proposto dalla Commissione, si stabilisce che il rispetto degli obiettivi specifici di emissioni per i costruttori di autovetture relativamente ai tre anni 2025, 2026 e 2027 sarà valutato, non più su base annuale, bensì sulla base delle prestazioni medie di ciascun costruttore nel corso dei tre anni.
Con quest’ultima tappa si chiude un processo decisionale iniziato qualche mese fa allorquando una prima proposta in questo senso era stata annunciata nell’ambito del Piano d’azione industriale della Commissione per il settore automobilistico europeo, adottato il 5 marzo 2025 dopo il dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica avviato dalla presidenza della Commissione Ue lo scorso 30 gennaio e che aveva comportato, a sua volta, una consultazione pubblica aperta e molteplici discussioni e impegni con i leader del settore, le parti sociali e i portatori di interessi per affrontare le sfide più urgenti che il settore automotive deve affrontare.
Il Regolamento entrerà in vigore il 20º giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
Puntuale il commento dei produttori automobilistici europei che riuniti sotto l’egida dell’ACEA, attraverso un Comunicato Stampa hanno accolto favorevolmente il “via libera” del Consiglio perché: “Questa misura offre una flessibilità essenziale ai produttori di auto e furgoni in questo momento critico della transizione verso una mobilità a zero emissioni”.
La misura di flessibilità, secondo i produttori, andrà a compensare il rischio di costi sproporzionati di conformità per i produttori stessi a fronte di una domanda ancora debole di veicoli leggeri elettrici a batteria.
“Questo nuovo approccio – hanno scritto da ACEA – tiene conto delle sfide attuali, tra cui le fluttuazioni della domanda e le interruzioni della catena di approvvigionamento”.
“L’introduzione di un meccanismo di media triennale è un passo nella giusta direzione, che riconosce la complessità di questa trasformazione e le difficoltà persistenti che l’industria automobilistica sta affrontando a causa di una diffusione del mercato lenta del previsto”, ha affermato Sigrid de Vries, Direttore Generale ACEA.
Tuttavia, nonostante l’Associazione abbia riconosciuto la bontà di una misura che offre opportunità ai produttori, a breve termine: “non elimina la necessità di una verifica della strategia di decarbonizzazione a lungo termine, al fine di garantire che il settore rimanga competitivo e resiliente, investendo al contempo in tecnologie di riduzione delle emissioni”.
“È evidente – ha concluso de Vries – che è ancora necessario raddoppiare gli sforzi per creare condizioni favorevoli per autovetture e furgoni al fine di stimolare il mercato, tra cui un maggior numero di stazioni di ricarica e rifornimento, incentivi all’acquisto e fiscali, prezzi dell’energia più equi e garantire che il nostro settore possa essere la potenza competitiva che sappiamo di poter essere”.