Mercato auto Italia: maggio stabile al -0,2%
La prospettiva italiana resta quella della stagnazione se non addirittura di una ulteriore diminuzione dei volumi di vendita.
Dopo le contenute variazioni positive di marzo e aprile, il mercato auto italiano di maggio risulta stabile, penalizzato da un giorno lavorativo. Il mercato delle autovetture ha registrato a maggio 139.390 immatricolazioni, -0,2% rispetto alle 139.612 dello stesso mese del 2024. Negli ultimi tre giorni è stato immatricolato il 39,9% del totale mercato.
Nei primi cinque mesi si registrano 722.452 immatricolazioni, 3.900 in meno (-0,5%) rispetto alle 726.347 del corrispondente periodo 2024 (ma -20,6% sul 2019).
Nel complesso, dunque, il mercato dell’auto in Italia, secondo i concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor, resterà in stagnazione quantomeno nel breve periodo dato che l’acquisizione degli ordini nel mese scorso è stata bassa per il 97% degli interpellati, mentre il livello delle giacenze di auto nuove presso le concessionarie è stato alto per il 45% degli interpellati e l’affluenza di visitatori nelle show room è stata bassa per il 95% del campione.
Sul fronte alimentazioni continua la flessione di benzina e diesel, rispettivamente, pari a -19,5% e -29%. È lo stesso trend del periodo Gennaio-Maggio dove le due alimentazioni perdono, rispettivamente, il -15,3% e il -31,8%. Le quote di mercato si attestano, a livello annuale, su 26,6% (benzina) e 10,1% (diesel).
Anche questo mese discorso di segno opposto per le alimentazioni alternative: l’elettrico, a maggio 2025, guadagna il +42,6% (da inizio anno: +72,8%). L’ibrido registra +15,2% nel mese e +16,7% nel periodo Gennaio-Maggio. Da segnalare, nel mese, il forte incremento dell’ibrido plug-in (+66,9%) e del GPL (+37,8,).
“In questo contesto, – ha dichiarato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA – l’annuncio dei nuovi incentivi per i veicoli a zero emissioni previsti dal Mase rappresenta un elemento positivo e inaspettato per il mercato, che potrebbe conferire una nuova spinta alla domanda di vetture BEV, sebbene con il vincolo della rottamazione dei vecchi veicoli e dell’appartenenza a due fasce Isee. La misura prevede uno stanziamento di circa 600 milioni di euro, derivanti dalla rimodulazione di risorse finanziarie del PNRR originariamente destinate allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica elettrica che, purtroppo, sono rimaste inutilizzate”.
Per quanto riguarda i canali di vendita, anche questo mese i privati segnano una flessione del 3,7%, confermando il trend da inizio anno (-4,7%). Il mercato fleet, in continuità con l’andamento dei mesi precedenti, guadagna il +7,2% (+4% nel periodo Gennaio-Maggio).
Le auto-immatricolazioni, elaborate da Federauto su dati Dataforce, registrano anche questo mese un segno negativo, pari al -4,6% e -12% nel periodo Gennaio-Maggio. Per quanto riguarda infine il canale del noleggio, si registra la stessa tendenza dei mesi precedenti: +7,2% a maggio e +11% da inizio anno.
“Il rapporto quotidiano con il mercato – ha spiegato Massimo Artusi, Presidente di Federauto – ci rende partecipi dello stato di disagio del cliente che, oltre ad essere condizionato dalla propria capacità di spesa, certamente è condizionato dal clima di incertezza generale e specifica per il settore. Lungi da una chiara definizione del tema dazi, resta la spada di Damocle del Piano di Azione per l’Automotive, inflessibilmente indirizzato alla conversione verso l’elettrico. Questa situazione non facilita le scelte del cliente”.
Secondo il Centro Studi Promotor, nel prossimo futuro, se nulla succede, la prospettiva italiana resta quella della stagnazione se non addirittura di una ulteriore diminuzione dei volumi di vendita. Il quadro dell’intera Unione Europea è sostanzialmente in linea con quello italiano e non si vede come e quando si potrà ritornare ai livelli ante-pandemia che, peraltro, sono stati già raggiunti e superati nel resto del mondo.
Di A.M.