Mercato auto Italia: ad agosto il quarto calo consecutivo; – 2,68%
Anche il volume del cumulato da gennaio segna un decremento del 3,7%. Aumenta il parco circolante grazie alla maggiore convenienza dell’usato rispetto al nuovo.
Ancora un mese di passione, il quarto consecutivo, per il mercato auto nazionale che, in agosto, ha registrato una diminuzione delle immatricolazioni del 2,68% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, pari a 67.272 unità contro le 69.126 precedenti.
Nello stesso mese, hanno comunicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i trasferimenti di proprietà sono stati 306.196 a fronte di 301.345 passaggi registrati ad agosto 2024, con un aumento del +1,61%.
Ancora una volta, dunque, il mercato dell’usato ha superato di gran lunga quello del nuovo se si considera che il volume globale delle vendite mensili, pari a 373.468 unità, ha riguardato solo per il 18,01% le autovetture nuove, mentre per l’81,99% quelle di seconda mano.
Nel cumulato dei primi otto mesi dell’anno i volumi complessivi del mercato auto italiano ammontano, quindi, a 1.040.737 unità, in decremento del 3,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Tuttavia, come abbiamo imparato a fare in questi ultimi 5 anni, un confronto più attinente con la realtà, va fatto con l’ultimo anno prima della crisi pandemica che ha innescato una spirale involutiva in generale per il mercato dell’auto europeo.
In questo caso, quindi, quello nazionale risulta ancora più in affanno, dal momento che il calo nel periodo gennaio-agosto risulta ancora più pesante, ben il 21,6% in meno sul 2019.
Lo scorso mese è stata confermata la diminuzione di tutte le alimentazioni tradizionali endotermiche (benzina e diesel) a fronte di una parallela crescita delle ibride, sia full che mild così come delle elettriche plug-in.
Lo stesso segmento delle elettriche a batteria cresce, si, ma a piccolissimi passi, sia a livello mensile che nel cumulato, tuttavia i volumi complessivi sono molto distanti da quelli registrati nei principali mercati europei con i quali è possibile un confronto (Germania, Francia e Spagna).
Non a caso, dal Centro Studi Promotor, il Presidente Gian Primo Quagliano ricorda che: “I dati pubblicati qualche giorno fa dicono che l’Italia è al penultimo posto nella graduatoria UE delle quote di mercato di auto elettriche e questo nonostante che anche il nostro Paese abbia investito consistenti risorse per sostenere gli acquisti di auto elettriche”.
“L’automobile resta un pilastro insostituibile per la mobilità e l’economia del nostro Paese, e vedere il mercato ancora in caduta ad agosto è allarmante, nonostante si tratti di un mese tradizionalmente poco “pesante”, ha dichiarato Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE rimarcando come lo stallo del mercato nazionale rallenterà ancora di più il cammino verso la transizione ecologica e il conseguente svecchiamento del parco auto circolante.
Né, a suo avviso, ha giocato a favore del mercato l’annuncio dei nuovi incentivi da parte del MASE “ancora senza seguito concreto” che, di fatto, hanno solo congelato e rimandato le scelte degli acquirenti.
“Chiediamo – ha proseguito – che gli incentivi promessi diventino pienamente operativi e che non includano ulteriori paletti burocratici perché tutti gli automobilisti possano partecipare alla transizione in modo equo”, rimarcando poi che la necessità che il mercato possa contare su misure chiare e non discontinue in una logica di strategia di medio-lungo periodo. “Solo così potremo recuperare il terreno perso e colmare il gap con gli altri principali Paesi europei, dove la mobilità elettrica cresce molto più rapidamente”.
Altra soluzione da percorre, secondo il Presidente UNRAE è quella della: “riforma della fiscalità sulle auto aziendali, da troppo tempo attesa: aumentare la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi, riducendo al contempo a tre anni il periodo di ammortamento, darebbe nuova linfa al mercato. Ora che la Delega Fiscale è stata prorogata fino a fine 2026, ci aspettiamo interventi concreti e tempestivi”.
Sulla stessa onda il Presidente ANFIA, Roberto Vavassori, che nel comunicato di commento ai dati di agosto parla di “un mercato auto italiano inerte” rimarcando come: “Al di là del risultato di agosto, un mese dai volumi tradizionalmente ridotti, a due terzi dell’anno ci troviamo ancora in una fase di stallo, con livelli inferiori di oltre il 15% rispetto al periodo pre-Covid… Questo anche a causa dell’incertezza del quadro regolamentare, che auspichiamo possa essere al più presto riformato in maniera pragmatica nei prossimi incontri della Commissione europea con i rappresentanti del settore, a partire da quello del 12 settembre prossimo”.
Di A. P.