Pesi e dimensioni massime per veicoli stradali, la posizione del Consiglio Ue

La proposta di modifica della Direttiva 96/53/CE, come avanzato dalla Commissione Ue nel 2023 intende modernizzare le norme aggiornandole ai progressi tecnologici, compresa la diffusione di veicoli a basse e a zero emissioni.

Novità in arrivo, dall’Europa (nel prossimo futuro), per quanto concerne le dimensioni e i pesi massimi autorizzati per alcune tipologie di veicoli.

In data 4 dicembre il Consiglio dei Ministri dei Trasporti europei ha adottato la sua posizione di compromesso sulla modifica della Direttiva 96/53/CE del Consiglio, così come proposto dalla Commissione Ue nel luglio del 2023.

Tale proposta di modifica va nella direzione di modernizzare le norme in vigore così da rispecchiare i progressi tecnologici, compresa la diffusione di veicoli a basse e a zero emissioni mirando a garantire, inoltre, la libera ed efficiente circolazione delle merci e la concorrenza leale in tutta l’UE, a fornire incentivi sufficienti per incoraggiare gli investimenti in tecnologie a zero emissioni e a rafforzare l’applicazione delle norme nuove e vigenti ai fini di maggiore coerenza ed efficacia.

L’obiettivo generale della direttiva è creare un sistema di trasporto più efficiente, sostenibile e competitivo nell’UE, nel quadro della cosiddetta strategia per una mobilità intelligente.

La direttiva sui pesi e sulle dimensioni, infatti, definisce le norme relative ai pesi e alle dimensioni massimi consentiti dei veicoli utilizzati nel trasporto su strada nell’UE; garantisce che i veicoli siano sicuri, non danneggino le infrastrutture e abbiano un impatto ridotto sull’ambiente in quanto non inquinano più di quanto dovrebbero a causa dell’elevato peso.

Sono lieto di annunciare che, in sede di Consiglio, abbiamo raggiunto un compromesso relativamente alla revisione della direttiva sui pesi e sulle dimensioni, che contribuirà a far progredire la diffusione della transizione green del trasporto su strada, adeguando al tempo stesso il settore dei trasporti alle esigenze future”, ha dichiarato Thomas Danielsen, ministro danese dei Trasporti.

La modifica proposta comprende incentivi per il settore del trasporto su strada affinché si possa investire nelle tecnologie a zero emissioni, in particolare consentendo la compensazione del peso supplementare dovuto a tali tecnologie.
Le modifiche consentirebbero anche di utilizzare sistemi modulari europei (EMS) tra i vari Stati membri in cui l’utilizzo di tali sistemi è autorizzato.

Orbene, di seguito i punti fondamentali della posizione del Consiglio sulle modifiche apportate dallo stesso a sostegno della transizione ai veicoli a emissioni zero, rispondendo al tempo stesso alle preoccupazioni relative al peso supplementare che le infrastrutture stradali potrebbero dover sopportare.

Peso
Il Consiglio ha convenuto che i veicoli a emissioni zero debbano poter beneficiare di un “bonus peso” superiore al peso della tecnologia. Al tempo stesso è importante evitare danni alle infrastrutture. Per questo motivo il Consiglio distingue le franchigie di peso dei veicoli a emissioni zero a 5 e a 6 assi.

Lunghezza
Per i veicoli a emissioni zero sarà autorizzata una lunghezza supplementare di 0,9 m, così da disporre di più spazio per l’installazione di tecnologie a zero emissioni.

Il Consiglio ha inteso mantenere anche le possibilità di deviare dai pesi e dalle dimensioni stabiliti nella direttiva:
– per quei i veicoli che dispongono di autorizzazioni speciali per il trasporto di carichi indivisibili,
– per quei veicoli che effettuano operazioni che non pregiudicano in modo significativo la concorrenza internazionale nel settore dei trasporti,
– per i sistemi modulari europei.

Il Consiglio ha dato il via libera a una lunghezza supplementare anche per i servizi navetta, così da renderli più efficienti.
Infine, per i veicoli a motore o i veicoli combinati a emissioni zero coinvolti in operazioni di trasporto intermodale il Consiglio ha dato “semaforo verde” affinché questi mezzi possano attraversare le frontiere anche se superano i pesi massimi stabiliti nella direttiva e se il peso non supera quanto consentito su entrambi i lati della frontiera.

A questo punto la presidenza del Consiglio può avviare i negoziati con il Parlamento europeo al fine di raggiungere un accordo definitivo sulla proposta della Commissione.

 

 

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