CAR: Presenza e confronto continuo per il futuro dell’autodemolizione
Il Presidente CAR, Alfonso Gifuni fa il punto sull’ultimo lavoro di squadra messo in campo per riallineare alcuni punti controversi del DL 116/2025 e per il prossimo appuntamento di Ecomondo.

L’attività di una associazione di imprese non conosce pause e, se si candida a rappresentare una categoria, deve necessariamente fare i conti con tempi e disponibilità non sempre prevedibili per rispondere alle tante sollecitazioni che istituzioni, mercato, partner e organismi pubblici e privati possono stimolare.
In questo senso, sin dalla sua nascita, la Confederazione Autodemolitori Riuniti – CAR, si è sempre spesa su tante battaglie ideologiche e politiche, con l’obiettivo di favorire la crescita del tessuto di imprese del settore dell’autodemolizione.
Ultima, in ordine di tempo, quella nei confronti dei disequilibri evidenziati in alcune parti del DL 116/2025 recante: “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”, entrato in vigore il 09 agosto e successivamente convertito in Legge n. 147 del 3 ottobre.
In occasione della prossima Fiera Ecomondo, dove la CAR, da sempre, è protagonista, abbiamo voluto rivolgere alcune domande al Presidente, Alfonso Gifuni.
Mentre si attende dall’Ue la riforma del settore dell’autodemolizione, non si può dire che anche questa estate non sia stata gravida di novità
“Certamente una estate particolare in funzione di una novella normativa molto delicata, ovvero il noto DL n.116 che sostanzialmente ha inasprito le pene per i reati ambientali. Un testo che avrebbe anche un senso nella logica di combattere le storture quali quelle protrattasi nel tempo nella cosiddetta “Terra di fuochi”, e che hanno causato la procedura di infrazione, prima, e di condanna poi, comminata dall’Ue al nostro Paese giudicato inadempiente”.
“Tuttavia, la pur buona intenzione del Legislatore, andando ad intervenire con un inasprimento generale di tutte le pene ha messo in allarme tutte le imprese che hanno a che fare con i rifiuti, anche quelle che operano nell’ordinario e che adesso per una piccola infrazione rischiano grosso”.
Come hanno reagito le imprese?
“Vista la delicatezza della materia, come CAR, siamo immediatamente intervenuti prima della conversione in Legge proponendo alcuni emendamenti al Senato, poi effettivamente passati, che sono andati nella direzione di alleggerire un poco il carico dei nuovi delitti ambientali”.
“É stato un risultato importante dal momento che la sussistenza di molte aziende era a rischio e, tuttavia, il tema resta in discussione perché la nostra categoria, già di per sé fortemente attenzionata come è giusto che sia data la natura del suo operato, è purtuttavia cresciuta ed evoluta nel tempo e proprio per questo non deve mai venir meno il confronto, anche serrato, con le istituzioni”.
Si parlerà anche di questo nel consueto appuntamento riminese con il vostro Convegno Nazionale in concomitanza con Ecomondo?
“Sicuramene, ma non solo. Quest’anno abbiamo voluto dare un taglio più tecnico al nostro, atteso, appuntamento che, per la prima volta avrà a disposizione un intero pomeriggio di lavori distinti in micro-sessioni tematiche alle quali seguiranno le conclusioni di ordine più eminentemente politico da parte della presidenza”.
Ci può già anticipare qualcosa?
“L’evento Dal passato al futuro: il rinnovamento del settore autodemolizione verso il nuovo Regolamento europeo”, programmato per giovedì 6 novembre, a partire dalle ore 16.00, presso il Grand Hotel Rimini, prende le mosse dalla considerazione che il settore delle imprese di autodemolizione è al centro di una trasformazione tecnica e normativa e intende offrire un confronto – tra esperti, tecnici e imprese – sul futuro del comparto, alla luce anche della revisione della Direttiva Europea sui veicoli fuori uso e delle opportunità di innovazione e sostenibilità per gli impianti italiani che trattano veicoli fuori uso”.










