Incidenti stradali: ACI e Istat hanno diffuso le stime preliminari del primo semestre 2025
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si è registrata una diminuzione degli incidenti con lesioni a persone, dei feriti e delle vittime entro il trentesimo giorno.

L’Automobil Club d’Italia – ACI e l’Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT, hanno diffuso, in data 13 novembre, le stime preliminari riferite al primo semestre 2025 degli incidenti stradali.
Ebbene, secondo quanto diramato, nel periodo preso in esame e confrontato con l’omologo primo semestre del 2024, si è osservata una diminuzione dell’1,3% degli incidenti stradali con lesioni a persone (82.344); dell’1,2% dei feriti (111.090) e del -6,8% per quanto concerne le vittime entro il trentesimo giorno dall’evento (1.310).
In media, ogni giorno, si sono contati: 455 incidenti, 614 feriti e oltre 7 vittime, in pratica è come se mediamente, ogni ora si fossero verificati 19 incidenti e quasi 26 feriti; un vittima ogni tre ore e mezza!
Se si prende come confronto il primo semestre del 2019 (anno scelto dalla Commissione Ue per il Programma “Road Safety Policy Framework 2021-2023” che fissa al 2030, come obiettivo intermedio, la riduzione del 50% del numero di vittime e feriti gravi), le stime preliminari ACI-Istat evidenziano solo un leggero calo dell’1,5% degli incidenti stradali; una più consistente riduzione dei feriti (-5,0%) e una diminuzione più marcata dei decessi (-14,6%).
Pertanto, nonostante evidenti progressi siano stati fatti, il raggiungimento degli obiettivi europei appare ancora distante, tanto più se si considera quello più ambizioso di azzerare il numero di decessi e feriti gravi sulle strade europee al 2050.
Se si guarda all’incidentalità sotto la lente delle diverse tipologie di strade, rispetto al 2024, le vittime sono aumentate sulle autostrade (+4,4%), mentre sono diminuite sulle strade urbane (-8,4%) e su quelle extraurbane (-7,1%).
Complessivamente le strade urbane sono quelle ove avvengono più incidenti (73,3%), però il 49,1% delle vittime si riscontra nelle strade extraurbane, ove, anche a causa dei diversi limiti di velocità, avvengono impatti più distruttivi.
Però, va anche detto che rispetto al primo semestre 2019 è diminuito del 33,4% il numero di vittime sulle autostrade, così come diminuzioni – purtroppo non altrettanto marcate – si sono registrate sulle strade extraurbane (-12,4%) e su quelle urbane (-12,2%).
Naturalmente un paragone di questo tipo non potrebbe reggersi senza un adeguato confronto sul traffico.
Ebbene, nel primo semestre di quest’anno, il traffico sulla rete extraurbana principale, è risultato stabile rispetto all’omologo periodo del 2024; con un leggero incremento del 2% per i veicoli pesanti e di una diminuzione analoga per i veicoli leggeri.
Per quanto riguarda il traffico nella rete autostradale, nei primi quattro mesi del 2025, per circa l’80% della rete autostradale complessiva, s’è registrato un aumento dei veicoli/Km dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024; incremento dovuto alla maggior incidenza dei veicoli leggeri (+0,4%), mentre i veicoli pesanti hanno registrato valori stabili (-0,04%).








