Il Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti per il corretto presidio della gestione ambientale dell’impresa
Un supporto imprescindibile anche per le imprese di autodemolizione che si confrontano con norme ambientali normativa ambientale in continua evoluzione e con la necessità di conformarvisi.

Quella del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti è una figura imprescindibile per tutte le imprese che operano nel complesso settore della gestione dei rifiuti.
La sua figura è disciplinata dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 3 giugno 2014, n. 120, recante: “Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell’Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali”.
In specie, sono gli articoli n. 12 e n. 13 di detto D.M. a definire: Compiti, responsabilità e requisiti del responsabile tecnico (art. 12) e Formazione del responsabile tecnico (art. 13).
Ebbene, all’art. n. 12 si legge che il compito del RTR è quello di: “porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell’impresa nel rispetto della normativa vigente e di vigilare sulla corretta applicazione della stessa” (comma 1) e, successivamente, che: “L’incarico di responsabile tecnico può essere ricoperto da un soggetto esterno all’organizzazione dell’impresa. Il Comitato nazionale stabilisce i criteri e i limiti per l’assunzione degli incarichi” (comma 6).
L’idoneità a ricoprire tale ruolo “è attestata mediante una verifica iniziale della preparazione del soggetto e, con cadenza quinquennale, mediante verifiche volte a garantire il necessario aggiornamento” (art. 13, comma 1) ed è il Comitato Nazionale a definire: “le materie, i contenuti, i criteri e le modalità di svolgimento delle verifiche” (… comma 2).
Successivamente sono intervenute diverse Delibere dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali che hanno meglio definito confini e compiti di questa figura: n. 6 e n. 7 del 30 maggio 2017; n. 59 del 12 gennaio 2018 del Comitato Nazionale, n. 1 del 23 gennaio 2019 e la recente n. 6 del 26 novembre 2025 che costituisce una importante riforma della materia.
Va da se che l’implementazione di questa figura risponde ad esigenze sempre più pressanti, tanto di una normativa ambientale in continua evoluzione, quanto delle imprese e dei soggetti che sono tenuti a conformarvisi; ed è per questo che, nel tempo, ha assunto sempre più un ruolo e un peso strategico che garantisce competenza tecnica e aggiornamento continuo.
Addolorato Peccia, molisano, di Cantalupo del Sannio, da sempre appassionato di ambiente e sostenibilità, dal 2018 ha deciso di mettere a frutto la sua inclinazione e di intraprendere il percorso di formazione specifico che lo ha portato a ricoprire il ruolo di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti con particolare preparazione tecnica e abilitazione per:
– Categoria 1: raccolta e trasporto rifiuti urbani,
– Categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi,
– Categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi,
– Categoria 8: intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione degli stessi,
– Categoria 9: bonifica di siti,
– Categoria 10: bonifica dei beni contenenti amianto.
Pertanto, offre la sua competenza di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti, in tutta Italia e per tutte le categorie sopra citate.
“La sempre maggior diffusione di figure professionali legate ai cosiddetti “Green Jobs” testimonia la crescente attenzione della società nei confronti delle problematiche e delle opportunità legate all’ambiente e alla gestione sostenibile delle risorse”, dichiara Addolorato Peccia.
“Come professionista che ha deciso di formarsi in questo ambito, sono a diposizione delle imprese che vorranno contattarmi per supportarle e coadiuvarle in un percorso di legalità ed efficienza; senza dimenticare che la tutela dell’ambiente è un’attività che deve coinvolgere tutti a tutti i livelli”.










