Mercato auto europeo: a febbraio la crescita rallenta

Buone performance per Italia e Spagna, ma l’incertezza politica ed economica penalizza le vendite nella UE.

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Il mercato auto dell’Unione Europea in febbraio conferma la crescita, ma frena fortemente rispetto al risultato di gennaio.

Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, il mercato dell’automobile a febbraio in Europa registra 1.114.443 immatricolazioni, per una crescita del 2,1% contro le 1.091.521 del febbraio 2016.
Positivo l’incremento del 6,1% per il primo bimestre 2017 con 2.317.717 unità, rispetto alle 2.185.399 del gennaio-febbraio dello scorso anno.

Nel gruppo dei cinque maggiori mercati solo Spagna e Italia confermano la crescita, mentre per Francia, Germania e Regno Unito il bilancio di febbraio è in rosso.

La flessione di alcuni mercati importanti – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – va interpretata: in Germania e in Italia aumenta il peso delle auto aziendali, per storicità in Germania e per effetto mix canali di vendita in Italia, dove il dato che chiede attenzione è la flessione dei privati nonostante, nei primi 2 mesi dell’anno, abbiano continuato a beneficiare delle poderose campagne promozionali delle Case con le proprie Reti.”

Tra i fattori determinanti per il rallentamento di febbraio si segnalano anche un giorno lavorato in meno in tutti i mercati, il confronto con un febbraio 2016 decisamente sostenuto (+14,3%), situazioni politiche tutt’altro che chiare e consultazioni elettorali da cui potrebbero scaturire effetti destabilizzanti per lo stesso assetto dell’Unione Europea.

Gli effetti di calendario e il confronto con il buon risultato del 2016 – ha spiegato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – sono di gran lunga la causa principale del rallentamento registrato in febbraio, ma non destano preoccupazioni perché si tratta di fattori di freno destinati per loro natura ad essere superati già in marzo. L’impatto delle incertezze politiche, che probabilmente è stato molto modesto in febbraio, potrebbe però rafforzarsi ed anche aggravarsi improvvisamente nei prossimi mesi. Le prospettive per il 2017 restano positive, ma nel formulare previsioni una buona dose di cautela è opportuna”.

La tendenza non positiva colpisce soprattutto la zona euro e i maggiori mercati, infatti i paesi della zona euro in febbraio hanno fatto registrare un incremento contenuto nell’1% contro una crescita del 7,2% dei paesi dell’Unione che non adottano l’euro.

Germania
Dopo i risultati a doppia cifra di gennaio (+10,5%), febbraio rallenta a -2,6% con 243.602 auto registrate rispetto alle 250.146 di febbraio 2016.
Calano pesantemente del 3,5% le persone giuridiche e leggermente i privati dello 0,9%.
Oltre la metà del mercato di febbraio (53,7%) è rappresentata dalla benzina, mentre flettono del 10,5% i diesel.
Positivo il periodo gennaio-febbraio 2017 con 485.001 unità e un +3,5% rispetto al primo bimestre 2016.

Regno Unito
In attesa del cambio targa di marzo, a febbraio il mercato resta stabile a -0,3% con 83.115 immatricolazioni, 280 in meno rispetto al 2016.
Flettono privati e società, che hanno chiuso rispettivamente con un -4,4% e -5,3%, mentre il noleggio, con 45.699 unità, chiude con un +3,3%.
Forte calo per i diesel, che flettono del 9,2%, mentre aumentano del 5,8% la benzina e le alimentazioni a basso impatto ambientale (+48,9%). Nel primo bimestre il saldo delle vendite rimane comunque positivo (+1,8%) con 257.679 unità.

Francia
Febbraio con 161.874 immatricolazioni a -2,9% non conferma l’ottima partenza di gennaio, anche se il bimestre resta positivo a +3,2% con 314.920 unità contro le 305.128 dello scorso anno.
A gennaio-febbraio si registra un calo di quasi 5% per il diesel che, con 150.564 veicoli, scende al 47,8% di rappresentatività, incalzato dalla benzina al 46,5% e 146.581 immatricolazioni.
Aumentano leggermente le ibride, che raggiungono una quota del 4,2% con 13.093 vendite, e le elettriche a 1,4% di quota e 4.513 veicoli.

Spagna
Con 97.796 immatricolazioni di autovetture nuove la Spagna segna un aumento dello 0,2% rispetto alle 97.649 del 2016.
Senza il Plan PIVE calano i privati dello 0,1% con 46.742 unità e i noleggi, che hanno immatricolato nel mese 24.144 autovetture, calando del 9,2% rispetto allo scorso anno.
Crescono invece del 10,9% le società con 26.910 immatricolazioni.
I primi due mesi dell’anno, quindi, si chiudono con 182.311 vendite di auto nuove, in crescita del 4,8%.


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