L’auto resta la regina della mobilità italiana ma la voglia di sicurezza vince su tutto

Secondo il Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani, per gli italiani freni e pneumatici sono i garanti di viaggi sicuri e il 48% non si fida dell’auto a guida automatica.

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Gli italiani non rinunceranno troppo facilmente alla propria auto perché la ritengono più adatta alla personalizzazione degli spostamenti.
Il primo desiderio è ancora una volta la sicurezza e chiedono tante tecnologie che evitino le collisioni, aiutino a guidare in situazioni pericolose e monitorino lo stato di salute del guidatore.
Invece l’auto a guida automatica, senza autista umano, non rassicura affatto gli automobilisti italiani, convinti che l’automazione non innalzerà gli standard di sicurezza.
Il 47,8% degli italiani è contrario, il 30,4% favorevole e il 21,8% indifferente. Tra i contrari, il 35,7% pensa che solo una persona alla guida sia una vera garanzia di maggiore sicurezza. Solo il 10,5% dei favorevoli crede che la guida automatica darà maggiore sicurezza.

Questo è quanto emerge dal Rapporto Censis-Michelin sulla mobilità degli italiani, presentato a Roma il 18 ottobre scorso da Francesco Maietta, Responsabile dell’Area Politiche sociali del Censis, durante un Convegno a cui hanno partecipato Simone Miatton, Presidente e Amministratore Delegato di Michelin Italia, Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis, Roberto Sgalla, Direttore Centrale Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e Reparti Speciali Polizia di Stato, Giulio Salvadori, Direttore Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione Ania, Fabio Bertolotti, Direttore di Assogomma, e Renzo Servadei, Segretario Generale di Federpneus.

Per gli italiani viaggiare sicuri vuol dire avere buoni freni e buoni pneumatici, tanto che, prima di iniziare un viaggio, i componenti dell’auto che vengono maggiormente controllati per garantire maggiore sicurezza alla guida sono per il 71,7% i freni, per il 64,7% gli pneumatici.
Seguono l’olio del motore (36,2%), le cinture di sicurezza e l’airbag (30,1%), l’acqua del radiatore (22%), il funzionamento delle luci (18,5%) e la frizione (10,7%).

Freni e pneumatici sono i garanti di viaggi sicuri e gli italiani prestano particolare attenzione a questi due componenti.
I freni sono richiamati di più dalle donne (73,3%) e gli pneumatici dagli uomini (70,5%), che li reputano importanti tanto quanto i freni.
Solo il 3,4% degli italiani dice che tutto è ugualmente importante: la grande maggioranza sa invece distinguere tra i componenti e punta a tenere d’occhio il corretto funzionamento di freni e pneumatici.

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L’esempio pneumatici è indicativo, poiché il ruolo che gli viene attribuito rispetto alla sicurezza ha generato una attenzione che altrimenti sarebbe sorprendente: il 64,4% degli automobilisti conosce la normativa che fissa uno spessore minimo a cui è obbligatorio cambiare le gomme e il 42% procede a cambiare i pneumatici in corrispondenza di tale limite minimo. Ed effettuano il cambio gomme allo spessore minimo normativo certi di avere sempre garantita elevata sicurezza. 

Sono segnali di una nuova e consapevole attenzione degli italiani ad un componente della propria auto giudicato decisivo per viaggiare sicuri.
Tuttavia, è ancora sono ancora troppi gli automobilisti che, direttamente o a seguito di cattivi consigli, associano erroneamente la sicurezza generata dallo pneumatico non alla sua qualità, ma ad un generico maggior spessore rispetto al minimo normativo, procedendo ad un più frequente cambio gomme, con relativo rialzo della spesa sostenuta e senza ottenere maggiore sicurezza.

Dal Rapporto Censis emerge che oggi è diffusa la consapevolezza di quale ruolo giochino gli pneumatici nella sicurezza degli utenti della strada – ha dichiarato Simone Miatton, Presidente e Amministratore Delegato di Michelin Italia – Purtroppo, però, per l’automobilista non sono disponibili informazioni sulle prestazioni e il livello di sicurezza dei suoi pneumatici quando sono usurati, condizione nella quale tutti ci troviamo quando siamo a bordo di una vettura. Fornire dati e informazioni corrette a tutti gli automobilisti è indispensabile per contribuire al progresso di una mobilità sempre più sicura e consapevole per tutti”.

Per quanto riguarda la mobilità, l’auto è ancora il mezzo preferito dagli italiani. Bicicletta, moto e mezzi pubblici non scalfiscono il primato dell’auto.
Il 65,4%, ben 27 milioni di italiani, usa l’automobile per i propri spostamenti per un incremento del 17,4% rispetto al 2001 quando la percentuale era al 57,4%.
Il tutto a discapito del trasporto pubblico (-20,3% dal 2001, lo utilizzano 1,8 milioni di persone in un giorno feriale medio), della moto (-45,7%, la utilizzano 1,2 milioni di italiani), della bicicletta (-10,4%, la utilizzano 1,4 milioni di persone) e della quota di persone che si spostano a piedi (-23,6%, 7,1 milioni di persone).

Meno prossimità, spostamenti più ampi, più pendolarismo. Così sta cambiando la mobilità degli italiani – ha commentato il Direttore Generale Censis, Massimiliano ValeriiL’auto è sempre la regina della mobilità anche proprio per l’ampliamento delle distanze da affrontare giornalmente”.

Sono 11,4 milioni (ben 4 milioni in meno rispetto al 2001) le persone che nel giorno feriale medio percorrono fino a un massimo di 2 km di spostamento.
Mentre i «pendolarissimi», che percorrono oltre 50 km al giorno, sono 1,2 milioni (500.000 in più rispetto al 2001), 9,7 milioni percorrono tra 10 e 50 km (+2,9 milioni), 19 milioni tra 2 e 10 km (+2 milioni).
Cresce, in ambito urbano e anche negli spostamenti extraurbani, la mobilità per il tempo libero che pesa per il 34,8% degli spostamenti (+2,1% tra il 2008 e il 2016), mentre il 36,7% si muove per ragioni di studio o di lavoro (+0,8%) e il 28,5% per la gestione familiare (-2,9%).

L’automobile resta il perno della mobilità degli italiani, perché gli automobilisti affrontano ogni giorno distanze maggiori e soprattutto perché anche la mobilità è sempre più personalizzata e legata al tempo libero.


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