Vittime di incidenti stradali: il Parlamento Ue si muove per modificare le norme sulle assicurazioni

L’obiettivo delle modifiche che dovranno essere votate in febbraio è quello di garantire maggiore protezione alle vittime e superare le lacune della normativa vigente.

 Incidente stradale

Martedì 22 gennaio, i deputati della Commissione per il Mercato interno e la protezione dei consumatori hanno accolto favorevolmente le proposte di modifica alle norme sull’assicurazione auto (34 voti favorevoli, 1 voto contrario e 2 astensioni) con l’obiettivo di meglio garantire la protezione delle vittime degli incidenti stradali e superare il problema dalla guida non assicurata nell’Ue.

Sotto la lente la volontà di migliorare le lacune esistenti nella Direttiva di riferimento, concentrandosi su cinque punti:
– risarcimento delle vittime di incidenti nel caso in cui un assicuratore va in bancarotta;
– quantità minime di copertura;
– controlli degli Stati membri sull’assicurazione dei veicoli;
– come vengono utilizzate le affermazioni sulla storia dei sinistri da una nuova compagnia di assicurazioni;
– campo di applicazione della direttiva. La Direttiva succitata è pensata per proteggere le vittime di incidenti negli Stati membri dell’UE diversi da quelli della loro residenza e, analogamente, le vittime domestiche di un incidente causato da un autista di un altro paese dell’UE.

Oggi abbiamo trovato un buon equilibrio tra una maggiore protezione per le vittime di incidenti e la prevenzione di un’eccessiva regolamentazione eccessiva“, ha dichiarato l’eurodeputata della Repubblica Ceka, nonché relatrice Dita Charanzová. “Abbiamo anche creato – ha aggiunto – un fondo per garantire che tutti siano risarciti per un incidente, anche se una compagnia assicurativa va in bancarotta, e intensificato l’applicazione contro veicoli non assicurati. Gli Stati membri possono ora controllare i veicoli per l’assicurazione con gli scanner. La privacy dei cittadini sarà comunque tutelata poiché tutti i dati devono essere immediatamente cancellati quando si dimostra che un’auto è assicurata. Questa è una vittoria per strade più sicure“.

Attualmente, le vittime di incidenti causati da un veicolo assicurato con una Società insolvente possono essere lasciate senza indennizzo o subire ritardi nei pagamenti. Qual ora la proposta di modifica trovasse accoglimento le nuove norme imporranno agli organismi nazionali di indennizzo di far fronte ai costi derivanti da sinistri in cui l’assicuratore dell’autoveicolo della parte responsabile è insolvente. Anche sulle tempistiche dei risarcimenti i potrebbero esserci delle novità: le nuove norme assicurano che le vittime abbiano diritto a un risarcimento in un periodo massimo di sei mesi.

Al fine di garantire lo stesso livello minimo di protezione per le vittime, la proposta armonizza gli importi minimi obbligatori di copertura in tutta l’UE, fatte salve le eventuali garanzie più elevate che gli Stati membri possono prescrivere:
per lesioni personali: 6.070.000 € per incidente, indipendentemente dal numero delle vittime o da 1.220.000 Euro per vittima;
per danni alla proprietà: € 1 220 000 per sinistro, indipendentemente dal numero di vittime.

Verranno consentiti controlli assicurativi transfrontalieri sui veicoli per affrontare meglio la guida non assicurata.
Per quanto riguarda la cronologia dei sinistri, la proposta mira a garantire che le imprese di assicurazione gestiscano le richieste in modo non discriminatorio, indipendentemente dalla nazionalità o dal precedente paese di residenza dell’UE di un cittadino.

Le biciclette elettriche, i segway e gli scooter elettrici sono esclusi dal campo di applicazione della Direttiva, poiché sono “più piccoli e quindi hanno meno probabilità di causare danni significativi a persone o proprietà di altri [come automobili o camion]“, dicono i deputati, aggiungendo che la loro inclusione “minerebbe anche l’adozione di questi veicoli e scoraggerebbe l’innovazione”.
Spetterà agli stati membri decidere a livello nazionale come proteggere le parti potenzialmente ferite da questi veicoli.

Sono esclusi anche i veicoli destinati esclusivamente agli sport motoristici, in quanto sono generalmente coperti da altre forme di assicurazione della responsabilità civile e non sono soggetti all’assicurazione obbligatoria quando sono utilizzati esclusivamente per una competizione. Non oltre cinque anni dopo la data di recepimento, la Commissione europea dovrà valutare, tra le altre questioni, l’applicazione di queste norme in relazione agli sviluppi tecnologici, in particolare “veicoli autonomi e semi-autonomi“, come precisano i deputati.

A questo punto l’iter prevede che la proposta di modifica debba essere votata dal Parlamento in seduta plenaria (metà febbraio). Il testo dovrebbe quindi ancora essere concordato con il Consiglio prima di diventare Legge.

Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *