Mobilità italiana: la fotografia dell’Istat

In occasione della revisione del Codice della strada l’Istat ha presentato un quadro informativo sulle abitudini di mobilità delle persone.

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Per raggiungere il luogo di studio o di lavoro si muovono ogni giorno in Italia oltre 30 milioni di persone, circa la metà della popolazione residente.
La maggior parte si sposta con la propria auto.
D’altro canto l’Italia, con un tasso di motorizzazione di circa 635 autovetture ogni 1000 abitanti (nel 2007 erano 613), si colloca al primo posto nella graduatoria dei maggiori Paesi europei.

Sono questi alcuni dei dati emersi dall’Audizione dell’Istituto nazionale di statistica, curato da Vittoria Buratta, Direttore della Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione, e presentato in IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), nell’ambito delle audizioni informali per l’esame delle proposte della revisione del Codice della Strada.

Il documento dell’Istat traccia un primo sintetico quadro di contesto sulle abitudini di mobilità degli italiani, utile a identificare la platea di quanti si spostano quotidianamente per motivi di studio e di lavoro.

Gli oltre 30 milioni di persone che si muovono ogni giorno in Italia, presentano a livello territoriale una certa variabilità, sia rispetto alla destinazione dello spostamento (nello stesso comune/fuori dal comune di residenza) sia con riferimento alla sua durata (fino a 15 minuti/oltre 15 minuti).

Gli spostamenti all’interno del comune di residenza sono il 54,4% (57,1% nel 2007), con l’incidenza massima nelle aree metropolitane e nei comuni di grandi dimensioni (rispettivamente 86,0% e 73,2%), nelle ripartizioni Centro, Sud e Isole e, in particolare, in Sicilia e nel Lazio (69,3% in entrambe le regioni).
Gli spostamenti fuori dal comune di residenza (il 44,3% del totale) hanno invece origine nei comuni più piccoli (67,9% in quelli fino a 2000 abitanti e 61,3% in quelli tra 2000 e 10000 abitanti), nelle periferie delle aree metropolitane (60,2%) e nelle regioni settentrionali, raggiungendo i valori massimi in Valle d’Aosta (57,2%) e Lombardia (56,8%).

Per quanto riguarda il tempo impiegato, il 45,9% degli spostamenti ha una durata inferiore ai 15 minuti e quelli che superano i 30 minuti sono meno di 2 ogni 10 (16,4%).
I tempi di percorrenza si allungano nelle grandi aree urbane: oltre un quinto degli spostamenti ha una durata superiore ai 30 minuti per chi vive al Centro e nelle periferie delle aree metropolitane. L’incidenza più alta di spostamenti di durata superiore ai 30 minuti si registra nel Lazio (24,7%) per via dei flussi dentro e verso la città di Roma.

Oltre l’80% delle persone (81,6%) usa almeno un mezzo di trasporto per recarsi a scuola o a lavoro, mentre la quota rimanente (17,4%) si sposta a piedi.
Fra coloro che utilizzano almeno un mezzo di trasporto, l’automobile è quello più diffuso.

Negli ultimi 10 anni, tuttavia, l’uso del mezzo privato è rimasto sostanzialmente stabile mentre è in leggero aumento la quota di coloro che si spostano a piedi (dal 16,2% del 2007 al 17,4% del 2017).

È stabile anche la quota di quanti usano esclusivamente la bici per spostarsi (1,7%).


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