Sindacati e costruttori auto chiedono un piano di ripresa ambizioso

IndustriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA chiedono un ambizioso piano di risanamento per salvare posti di lavoro del settore automobilistico riducendo le emissioni.

auto-nuove

Per molti decenni, il settore automobilistico europeo è stato uno dei pilastri chiave del benessere economico e sociale dell’Europa, ma la pandemia e il conseguente lockdown hanno messo in ginocchio il settore.
Le vendite si sono azzerate, gli investimenti sono stati annullati e l’introduzione sul mercato di modelli più ecologici è stata rinviata.

In molti Paesi la produzione è ripresa e i concessionari sono riaperti, ma la riorganizzazione del lavoro post-pandemia sta aumentando i costi di produzione.

L’impatto economico e sociale della crisi COVID-19 sul settore automobilistico è particolarmente grave: i lavoratori, anche se aiutati da accordi di breve termine, hanno visto ridursi i loro redditi e le aziende sono a corto di liquidità.
Attualmente, è difficile capire cosa ci riserva il futuro, ma è chiaro che se questa situazione continua, il settore rischia un tracollo con fallimenti e ristrutturazioni su vasta scala.

Durante la crisi finanziaria del 2008, in 5 anni il settore automobilistico aveva perso 440.000 posti di lavoro, tra produzione e post-vendita, e se non vengono prese subito misure di salvaguardia, l’attuale recessione potrebbe essere molto più profonda.

Pertanto, industriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA, che rappresentano le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali del settore automobilistico a livello europeo, chiedono alla Commissione Europea un piano di ripresa industriale audace che possa riportare l’industria sulla buona strada stimolando le vendite e rilanciando la produzione, e che supporti il settore verso un futuro a emissioni zero, basato sul Green Deal e sugli obiettivi climatici europei.

Fino ad oggi, il settore ha investito molto nella transizione verso emissioni zero e digitalizzazione: alimentazioni alternative, batterie, auto connesse, servizi di mobilità e guida autonoma.

L’industria automobilistica può dare un contributo reale al Green Deal e mitigare l’emergenza climatica, ma a causa dell’effetto devastante della pandemia, è necessario un sostegno forte da parte dei governi nazionali e della Commissione Ue per aiutare il settore a effettuare gli investimenti necessari, sostenendo al contempo i posti di lavoro europei e mantenendo il suo contributo alle esportazioni dell’UE e al benessere sociale dei cittadini europei.

Di seguito le misure richieste da industriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA per permettere al settore di tornare sulla buona strada e di risollevarsi dalla recessione:

Misure coordinate per sostenere il rilancio del settore, incluso il mercato post-vendita, con orientamenti validi per tutti i Paesi sulle misure preventive di salute e sicurezza sul luogo di lavoro; è inoltre necessario un coordinamento per evitare ulteriori interruzioni nelle catene di distribuzione.

Aiuto alle aziende per mantenere la loro resilienza. Per evitare la mancanza di liquidità, è necessario mantenere il sostegno per tutto il tempo necessario attraverso aiuti di Stato, garanzie di investimento, agevolazioni fiscali e prestiti agevolati.

Sostegno alle imprese nel mantenimento / sviluppo delle proprie risorse umane, preservando il reddito e la sicurezza dei lavoratori, attraverso la prosecuzione di accordi di lavoro a breve termine legati al miglioramento delle competenze.

Introdurre / rafforzare misure di stimolo della domanda temporanea mediante sistemi di rinnovo dei veicoli coordinati a livello dell’UE e sostenuti finanziariamente dalla Commissione. Tali misure dovrebbero essere concepite per le ultime tecnologie e differenziate in base alla sicurezza e in base alle emissioni di CO2 certificate. Lo stimolo della domanda è necessario per riavviare le linee di assemblaggio e salvare i posti di lavoro. Dovrebbe, inoltre, ripristinare la capacità delle imprese di generare i flussi di liquidità necessari per investire in un futuro sostenibile.

Tenere conto di queste circostanze straordinarie quando si valuta l’impatto delle riforme normative sul settore.

Inoltre, per supportare il settore nella realizzazione delle transizioni digitali e a basse emissioni di carbonio, industriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA chiedono alla Commissione Europea di:

Sviluppare e mantenere la leadership tecnologica mediante programmi tecnologici ambiziosi per supportare sia le transizioni digitali che quelle a basse emissioni.

Fornire sostegno agli investimenti (sovvenzioni, prestiti, capitale proprio) per l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie sostenibili.

Accelerare il lancio di infrastrutture di ricarica e rifornimento di carburante per auto, furgoni e veicoli commerciali in luoghi pubblici e privati, e fornire almeno 2 milioni di punti di ricarica e stazioni di rifornimento in tutta l’UE per tutti i tipi di veicoli.

Introdurre / rafforzare gli incentivi del mercato per promuovere l’adozione di alimentazioni alternative.

Promuovere la collaborazione e le alleanze industriali per dividere i costi di sviluppo e introdurre sul mercato nuove tecnologie a basse emissioni.

Facilitare gli investimenti nell’infrastruttura digitale di prossima generazione come fattore chiave per una connettività più affidabile tra i veicoli.

Sfruttare appalti pubblici innovativi per sostenere la domanda e portare nuove innovazioni sul mercato.

Aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo, nonché nella produzione di batterie, idrogeno e combustibili liquidi a basse emissioni di carbonio, all’interno dell’Unione Europea.

Sviluppare l’economia circolare nella catena di distribuzione automobilistica (riciclaggio, rilavorazione, riutilizzo).

Aiutare le numerose PMI automobilistiche nel ridefinire il loro posizionamento nella catena del valore in un panorama automobilistico in rapida e continua evoluzione.

Poiché la crisi da COVID-19 avrà gravi conseguenze per l’occupazione, industriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA chiedono che i lavoratori colpiti dalle ristrutturazioni aziendali siano tutelati in modo giusto e adeguato.

Per trovare soluzioni efficaci, anticipando il cambiamento, sono necessari un dialogo sociale efficace a tutti i livelli, politiche attive del mercato del lavoro, riqualificazione e sostegno alle aree automobilistiche.

IndustriAll Europe, Ceemet, ACEA, CLEPA, CECRA ed ETRMA insistono sul fatto che il prossimo piano di ripresa europeo dovrà prestare la massima attenzione a un settore che ha già investito pesantemente sul cambiamento in ottica green e che ha l’ambizione di continuare questi investimenti una volta superata la pandemia.

L’UE deve mantenere l’intera catena del valore automobilistica all’interno dell’UE per difendere un settore automobilistico forte e la sua leadership a livello globale nei veicoli ecologici, per realizzare i suoi obiettivi climatici e per conservare / creare posti di lavoro di alta qualità.

Per salvare i posti di lavoro e le aziende, è importante agire subito con decisione per garantire la continuità dell’attività economica ed evitare i fallimenti e i licenziamenti di massa.

Una volta che si sarà ripreso, il settore automobilistico genererà effetti a catena positivi per l’economia generale.

 


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