Noleggio a lungo termine: agli italiani piace sempre di più.

Nei primi sei mesi del 2025 la flotta complessiva ha raggiunto 1.327.000 veicoli, con un incremento del 3% rispetto a dicembre 2024.

Il noleggio a lungo termine di auto piace sempre di più agli italiani, soprattutto alle aziende e alla pubblica amministrazione, ma anche a singoli driver, privati con partita iva o solo codice fiscale.

La filosofia sottesa a questa scelta, che sposa maggiore economicità a modelli di mobilità più flessibili con un approccio “zero pensieri” è un mix vincente che nei primi sei mesi di quest’anno ha portato la flotta di riferimento a 1.327.000 veicoli con un incremento del 3% rispetto a dicembre 2024.

E’ il dato più eclatante fra quelli contenuti nell’analisi semestrale del settore realizzata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità e condotta sugli utilizzatori dei servizi di noleggio long term.
L’analisi restituisce una “fotografia” dello stato attuale e uno spaccato dei nuovi scenari del mercato auto sempre più proiettato all’uso rispetto alla proprietà.

I nostri dati confermano la curva di crescita continua delle attività di noleggio a lungo termine – ha evidenziato Alberto Viano, Presidente ANIASAun settore che, in un momento di forte incertezza congiunturale, significativo aumento dei costi di listino delle vetture e confusione sul tema delle alimentazioni, offre a imprese, privati cittadini, partite IVA e pubbliche amministrazioni la certezza di un costo mensile fisso e la libertà dalla complessità della gestione dell’auto, dalle spese impreviste e dalle incognite sulla rivendita”.

Il noleggio sta inoltre dimostrando una grande flessibilità proprio in un momento in cui anche gli utilizzatori preferiscono estendere i contratti esistenti, anche a fronte dell’incertezza ed inasprimento della tassazione sul fringe benefit.

Imprese in pole position
Con una flotta di oltre 1 milione di vetture noleggiate (1.045.912 unità), in crescita del 4,6% sull’anno precedente, sono le aziende il traino maggiore del mercato del noleggio a lungo termine.
In seconda posizione, sul podio, le Pubbliche Amministrazioni, che hanno superato la quota delle 116.000 unità.

Anche il segmento rappresentato da privati e professionisti si conferma stabilmente in ottima salute, con ormai 165.000 soggetti (94.240 partire Iva e 71.184 codici fiscali), che scelgono sempre più spesso le opportunità legate al noleggio auto attirati dalla possibilità di evitare costi imprevisti, burocrazia e incertezze legate al valore residuo dell’usato, tanto più in una fase di transizione ecologica non scevra da incertezze.

Alimentazioni: salgono benzina e ibride a scapito del diesel
Analogamente a quanto da qualche anno si osserva nel mercato del nuovo, non si arresta il trend in discesa delle alimentazioni diesel che, anche nel noleggio a lungo termine, continua a diminuire nello share passando dal 48% al 44% del parco in un anno (ma occorre considerare che era al 55% nel 2023).
A guadagnarci, scrivono da ANIASA, sono le auto a benzina (13% di quota) e le ibride elettriche, ormai al 30%.

Stabili al 4% le auto elettriche a batteria e le plug-in hybrid (7%), che confermano l’interesse degli utilizzatori in un contesto di evoluzione dell’approccio green alla mobilità e, per le imprese, alla green reputation.

“Il settore -, ha concluso il Presidente di ANIASA – è ancora oggi regolamentato da un articolo del Codice della Strada di oltre 30 anni fa (1992), quando nel nostro Paese circolavano poche migliaia di vetture a nolo, e da una serie di altre diversificate fonti normative e ora necessita di una normativa specifica e unitaria, che regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti, dall’immatricolazione alla circolazione, con particolare focus sulla fiscalità”.

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