Auto elettriche: in luglio prosegue la corsa
Ma il divario con le quote di mercato raggiunte negli altri Paesi Ue è ancora notevole. Servono misure concrete e a lungo termine.
Mentre i dati complessivi di luglio e dei primi sette mesi dell’anno relativi al mercato auto italiano confermano un sostanziale affanno e una tendenza negativa, il segmento delle auto elettriche, in controtendenza, segna ancora una crescita, nonostante il gap coi principali mercati Ue sia ancora forte.
Lo affermano nell’ultima analisi di mercato relativa al mese di luglio a cura di Motus-E, la prima associazione in Italia costituita da operatori industriali, filiera automotive, mondo accademico e movimenti di opinione per fare sistema e accelerare il cambiamento verso la mobilità elettrica.
Anche lo scorso mese, infatti, il mercato italiano delle auto elettriche ha proseguito nel suo trend positivo con ben 5.764 vetture full electric immatricolate pari ad un balzo del 40,59% rispetto a luglio 2024. La quota di mercato delle auto a batteria si è attestata, dunque, al 4,85%, anche in questo caso una crescita rispetto al 3,27% registrato a luglio 2024.
Da gennaio a luglio sono state immatricolate 50.539 auto elettriche, in aumento del 30,86% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una quota di mercato del 5,17%; certo, un piccolo, ma comunque, significativo passo in avanti rispetto al precedente 3,8% dell’analogo periodo 2024.
I dati di luglio hanno portato il parco circolante elettrico nazionale alla quota di 324.611 veicoli; un buon risultato, ma il gap col resto d’Europa è ancora ben evidente.
Il confronto coi principali mercati dell’eurozona continua ad essere piuttosto impietoso: secondo gli ultimi dati relativi al mese di giugno, fra i major market, l’Italia (che pur sarebbe il terzo per volumi immatricolati in generale), risulta il fanalino di coda nel segmento delle auto elettriche a batteria, con il 6,06% di quota contro il 18,47% della Germania, il 17,22 della Francia e il 9,64 della Spagna.
Guardando ai canali di mercato, le BEV hanno registrato 2.401 immatricolazioni tra i privati; mentre le “auto-immatricolazioni” del canale rivenditori registrano un +199,66%, con 884 veicoli immatricolati nel settimo mese dell’anno, rispetto a luglio 2024.
Le flotte aziendali hanno registrato 532 unità immatricolate, mentre il settore del noleggio auto ha chiuso il mese con 1.947 registrazioni: 212 nel breve termine e 1.735 nel lungo termine.
La distribuzione geografica delle immatricolazioni di auto elettriche di luglio ha visto ancora una volta le regioni del Nord Ovest in testa con 18.196 unità, seguite dal Nord Est (13.409) e dal Centro (11.769). Sud e Isole, nel complesso, hanno totalizzato 7.165 unità.
“Il mercato continua a mostrare segnali di tenuta, ma l’attesa per i nuovi incentivi rischia di trasformarsi in un freno”, ha osservato Fabio Pressi, Presidente di Motus-E.
“È positivo – ha proseguito – che il Governo abbia annunciato, per settembre, l’arrivo di nuove agevolazioni mirate alle fasce a basso reddito; ora bisogna essere veloci e chiari perché i tempi per spendere le risorse sono stretti. Per far raggiungere all’Italia i livelli di quote di mercato degli altri paesi europei c’è bisogno di misure continuative e certe negli anni, come ad esempio la revisione della deducibilità dei costi di acquisto e noleggio delle auto aziendali”.
“Anche i fringe benefit aziendali iniziano a dare segnali interessanti, soprattutto nel segmento dei plug-in hybrid”, aggiunge Pressi. “Uno strumento che nei prossimi mesi potrà contribuire alla diffusione dei veicoli full electric”.
Nel commentare, infine, il dato relativo ai veicoli commerciali leggeri elettrici, che lo scorso mese hanno registrato 899 immatricolazioni, pari a una quota del 5,41%, mentre nei primi sette mesi del 2025 sono arrivati a 5.159 unità (quota di mercato del 4,72%), il Presidente di Motus-E ha concluso affermando: “Il segmento dei furgoni elettrici prosegue lungo una buona traiettoria nonostante l’assenza di incentivi strutturali… L’attivazione delle misure annunciate, anche in questo caso, potrebbe rafforzare ulteriormente la tendenza”.
Di A. P.