Patenti di guida: via libera del Parlamento Ue sulle nuove norme
Gli eurodeputati hanno approvato in via definitiva una revisione delle norme UE sulle patenti di guida che riguardano: neopatentati, formazione obbligatoria, sanzioni più severe, controlli medici, patente digitale e decisioni inerenti il ritiro della patente.
Nella giornata di martedì 21 ottobre il Parlamento europeo ha dato il via libera all’aggiornamento sulle norme riguardanti le patenti di guida nell’ottica di un intervento migliorativo sulla sicurezza stradale e sulla riduzione del numero di vittime della strada (che in Ue si aggira intorno alle 20.000 all’anno, secondo i dati forniti dalla Commissione lo scorso marzo).
L’intervento di restyling riguarda la direttiva sulle patenti di guida e quella sulle decisioni di ritiro della patente e i due testi, che scaturiscono da un accordo con il Consiglio, sono stati adottati senza votazione poiché non sono stati presentati emendamenti.
Come anticipato in apertura, tale revisione rientra a pieno titolo nel Pacchetto sulla sicurezza stradale presentato in marzo 2023 dalla Commissione Ue con l’obiettivo di migliorare la sicurezza per tutti gli utenti della strada conseguendo, nel contempo, l’ambizioso obiettivo di azzerare le vittime stradali al 2050.
“Entro il 2030, la nuova direttiva europea sulla patente di guida introdurrà una patente digitale, garantendo al tempo stesso ai cittadini la piena libertà di scegliere tra un’app e una tessera fisica” ha dichiarato Jutta Paulus, relatrice del PE sulle patenti di guida.
“La formazione alla guida – ha proseguito – includerà più elementi dedicati alla sicurezza di pedoni e ciclisti. I volontari, come vigili del fuoco e soccorritori, potranno guidare i veicoli d’emergenza con maggiore facilità, mentre le nuove regole su formazione e riconoscimento renderanno le professioni del trasporto più attrattive e accessibili. I cittadini di tutta Europa beneficeranno direttamente di questi miglioramenti concreti”.
“Oggi compiamo un passo importante verso una maggiore sicurezza stradale – gli ha fatto eco Matteo Ricci, relatore del Parlamento sulle decisioni di ritiro della patente – L’introduzione di criteri più chiari e tempestivi per la sospensione della patente in caso di gravi infrazioni contribuisce a proteggere non solo i conducenti responsabili, ma l’intera collettività. Un sistema di controllo e di implementazione delle regole più solido ed efficace aiuterà a prevenire gli incidenti e a salvare vite umane”.
Sono tante le novità che attendono i conducenti di tutta l’Unione, anche se, va specificato che le nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella GUE e da quel momento i Paesi membri avranno tre anni per recepire tali nuove disposizioni nel diritto nazionale e un altro anno per prepararsi alla loro attuazione. Vediamo quelle più interessati.
Patente di guida già a 17 anni
Si potrà ottenere la patente di guida (di categoria B) già a 17 anni, a condizione di guidare accompagnati da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni.
Per ovviare alla carenza di conducenti professionisti, le nuove norme consentiranno ai diciottenni di ottenere la patente per guidare un autocarro (categoria C) e ai ventunenni quella per guidare un autobus (categoria D), ma solo a condizione che siano in possesso di un certificato di abilitazione professionale. Altrimenti, l’età minima per guidare questi veicoli è fissata rispettivamente a 21 e 24 anni.
Periodo di prova per i neopatentati
Per la prima volta in assoluto, le norme dell’UE stabiliscono un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti. Sanzioni più severe, poi, se questi commettono infrazioni gravi alla guida, ad esempio, nei casi di guida in stato di ebrezza, omessa cintura di sicurezza, o assenza di dispositivi di sicurezza.
Maggiore rigore sulla formazione obbligatoria
I Legislatori europei hanno previsto un aggiornamento delle prove di teoria che includeranno domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull’apertura sicura delle porte e sui rischi di distrazione dovuti all’uso del cellulare.
Inoltre, su richiesta dei deputati, i nuovi obblighi di formazione e verifica porranno maggiore enfasi sulla consapevolezza dei rischi per pedoni, bambini, ciclisti e altri utenti della strada vulnerabili.
Validità e controlli sanitari
Per auto e motocicli la patente di guida avrà una validità di 15 anni, fatta salva la possibilità per gli Stati membri di ridurre questo periodo a 10 anni se la patente vale anche come documento d’identità nazionale.
Per autocarri e autobus, invece, la patente di guida avrà una validità di 5 anni.
Per gli over 65, i Paesi membri hanno la possibilità di ridurre il periodo di validità della patente in modo da sottoporne i titolari a controlli medici più frequenti o a corsi di aggiornamento.
Per rilascio e rinnovo della patente è prevista una visita medica che includa esami della vista e delle condizioni cardiovascolari.
I Paesi membri hanno la possibilità di scegliere se sostituire la visita medica per i conducenti di automobili o motocicli con moduli di autovalutazione o altri sistemi di valutazione previsti a livello nazionale.
Patente di guida digitale
Secondo le nuove norme, il formato digitale della patente sarà quello più diffuso in Ue. Tuttavia, c’è sempre la possibilità di richiedere un documento fisico che dovrà essere entro tre settimane.
Ritiro della patente
I colegislatori europei hanno inteso di contrastare e superare definitivamente il problema rappresentato da conducenti cui è stata sospesa la patente in uno stato membro che continuano a guidare indisturbati in altri.
Per questo è stato introdotto un meccanismo di comunicazione reciproca attraverso il quale le decisioni di ritiro, sospensione o limitazione della patente di guida saranno trasferite al Paese dell’UE che l’ha rilasciata, in modo da garantire l’applicazione transfrontaliera delle sanzioni.
Pertanto, le autorità nazionali dovranno informarsi reciprocamente, senza indebiti ritardi, in merito alle decisioni di ritiro della patente dovute alle infrazioni più gravi, tra cui guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, coinvolgimento in un incidente mortale o eccesso di velocità (superiore di 50 Km/h rispetto al limite).