Mercato auto in Europa: a febbraio +14%

Il desiderio di mobilità segna la 30esima crescita consecutiva, ma servono provvedimenti urgenti più strutturali per agevolare la sostenibilità.

autoparcheggiate

Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, in Europa a febbraio sono state immatricolate 1.092.825 vetture contro le 958.239 dello scorso anno, registrando una crescita del 14%.
In crescita del 10,1% anche il primo bimestre 2016 con 2.186.605 unità rispetto alle 1.986.709 del gennaio-febbraio 2015.

Per l’Europa si tratta della 30esima crescita consecutiva e, con esclusione della Grecia ancora in sofferenza e dell’Olanda, tutti Paesi sono hanno segno positivo, in particolare l’Italia che ha raggiunto la seconda posizione nel ranking europeo, dietro la Germania, con risultati di vendita finalmente più consoni alla propria tradizione motoristica e allo stile della mobilità.

Proprio la ritrovata voglia di mobilità – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – è un’opportunità affinché questa tendenza possa essere accompagnata da provvedimenti più strutturali, tecnologicamente neutrali che agevolino la mobilità sostenibile, anche grazie alle risorse che il Ministero dell’Ambiente intende dare ai Comuni per attuare misure in questo senso e alle iniziative allo studio del Governo sulla riduzione del bollo auto.”

Germania
Il mercato tedesco chiude il mese di febbraio con 250.146 immatricolazioni di vetture nuove, in crescita del 12% rispetto alle 223.254 di febbraio 2015.
Più contenuta la crescita del primo bimestre (+7,8%) con 468.511 unità vendute, 34.000 in più di quelle arichiviate nello stesso periodo dello scorso anno.
In crescita il diesel, i cui volumi segnano +9% rispetto allo scorso anno ma raggiunge appena il 47,2% di quota di mercato, che equivale a risultati più bassi di quelli del 2015.
Sebbene in aumento, i privati restano ad un livello inferiore della media del mercato, con +9%.

Regno Unito
83.395 immatricolazioni e una crescita dell’8,4% rispetto alle 76.958 dello scorso anno per il mercato auto britannico, che registra a febbraio il consuntivo più alto dal 2004.
Sul fronte delle alimentazioni, il diesel è cresciuto del 5,6% con 40.711 vendite e la benzina del 10,7% grazie alle 40.463 auto vendute. Forte ma non incisivo l’incremento per le auto green, aumentate del 19,9% a 2.221 unità.
Nel primo bimestre, invece, le vendite totali hanno raggiunto le 253.073 immatricolazioni il 4,7% in più rispetto alle 241.814 dello scorso anno.
In lieve calo il canale delle flotte (-1,4% e 44.254 unità) anche se continua a mantenere il 53,1% di quota di mercato. Crescono maggiormente, invece, i privati (+22,6%) e le società (+9,5%).

Francia
Dopo gli ultimi anni, grazie anche al leggero recupero della situazione economica, il mercato sembra tornare alla normalità con 166.728 immatricolazioni a febbraio 2016 e un incremento del 13% rispetto alle 147.584 dello stesso mese dello scorso anno.
In crescita anche i primi 2 mesi, con 305.128 auto nuove, in aumento dell’8,7% rispetto alle 280.754 del I bimestre 2015.
Per quanto riguarda le alimentazioni, il diesel cala, registrando una quota del 58,8% nei primi due mesi 2016 a beneficio della benzina che invece aumenta la propria quota di oltre 5 punti. In aumento le ibride (3,8%) e le elettriche (1,1%).

Spagna
Il mercato spagnolo, in crescita continua da 2 anni e mezzo, chiude il mese con 97.650 immatricolazioni di auto nuove, +12,6% rispetto alle 86.719 dello scorso anno.
Anche i primi due mesi del 2016 registrano una crescita del 12,4% con 173.984 autovetture nuove, contro le 154.838 del I bimestre 2015.
Grazie alle offerte commerciali di Case e concessionari e al Plan PIVE, tutti i canali registrano perfomance positive: le società aumentano del 24,4% a 24.257 unità (47.366 e +24,7% nel I bimestre), i privati crescono del 4,1% a 46.809 (88.384 nel bimestre, +2,8%) e i noleggi crescono del 19,4% a 26.584 immatricolazioni (+23,7% e 38.234 nel periodo gennaio-febbraio).

Secondo il Centro Studi Promotor, dopo un gennaio in modesta crescita (+6,2%), il dato di febbraio torna ad accreditare l’ipotesi che il mercato dell’Unione Europea possa colmare nel corso del 2016 il calo delle immatricolazioni rispetto ai livelli ante-crisi (2007), calo che nel 2015 era ancora dell’11,94%.

Sarebbe un fatto importante – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotoranche perché a livello mondiale il mercato dell’auto ha da molto tempo superato la crisi del 2008. Questa crisi ha prodotto infatti soltanto un modesto rallentamento delle vendite nel 2009 a cui ha fatto seguito una crescita ininterrotta culminata in un nuovo record nel 2015. Tra l’altro va sottolineato che questo andamento è dovuto non soltanto al mercato dei paesi emergenti (ormai emersi), ma anche ad un rapido superamento della crisi del 2008 da parte di tutti i mercati avanzati che non appartengono alla zona euro”.


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