L’Italia ha il più alto tasso di motorizzazione d’Europa: 62 auto ogni 100 abitanti

Le cause sono da ricercarsi nelle carenze legate alle infrastrutture del trasporto pubblico.

auto traffico

62,4 auto ogni 100 abitanti.

Con questo dato l’Italia si piazza al primo posto nella classifica dei maggiori Paesi europei per tasso di motorizzazione, cioè per il rapporto tra autovetture circolanti e abitanti.
Al secondo posto si colloca la Germania con 55,7 auto ogni 100 abitanti, seguita da Spagna (49,3 auto ogni 100 abitanti), Francia (47,9 auto ogni 100 abitanti) e Regno Unito (47,2 auto ogni 100 abitanti).

Sono i dati di uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, dal quale emerge che il fenomeno dell’alta concentrazione di auto nel nostro Paese è in costante crescita, considerato che nel periodo 2008-2016 il tasso di motorizzazione è passato dalle 60,1 alle 62,4 autovetture per 100 abitanti, per un incremento di ben 2,3 punti.

Rispetto agli altri principali Paesi europei, in Italia il tasso di motorizzazione è così elevato a causa delle carenze legate alle infrastrutture del trasporto pubblico, metropolitane comprese.

Il recente Rapporto Isfort sulla Mobilità in Italia mostra, infatti, la caduta degli investimenti per il materiale rotabile, con il conseguente aumento dell’età media del parco autobus: in Europa è inferiore a 7 anni, mentre in Italia raggiunge gli 11,4 anni.

Inoltre, rispetto agli altri Pesi europei, in Italia anche la “carenza di ferro” si fa sentire maggiormente.
La rete ferroviaria suburbana ha un valore di 10,7 chilometri di rete per milioni di abitanti in Italia, contro i 30,8 della Spagna, i 26,4 del Regno Unito, i 25,2 della Germania, i 10,9 della Francia.
Ancora più penalizzante il confronto per quanto riguarda le reti metropolitane: Italia 3,83 km di rete per milioni di abitanti, Spagna 12,50, Regno Unito 10,45, Germania 7,81, Francia 5,45 e una media dell’Europa a 28 paesi pari a 9,78.

A causa dei continui disagi che i cittadini sono costretti a subire, sempre più utenti sono obbligati a ricorrere alla propria auto privata, causando problemi sul piano dell’occupazione di spazio e più in generale della vivibilità e accessibilità dei centri urbani, con un aumento del traffico e, soprattutto, dell’inquinamento ambientale che ne deriva.

La grande diffusione delle auto nel nostro Paese – hanno concluso gli analisti dell’Osservatorio Autopromotec impone l’esigenza di prestare particolare attenzione all’efficienza del parco circolante, adottando comportamenti virtuosi attraverso la manutenzione periodica programmata e le revisioni obbligatorie”.


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