Riciclo di alluminio dai veicoli fuori uso per realizzare nuove carrozzerie

Un nuovo progetto della Jaguar Land Rover consente di riutilizzare a circuito chiuso l’alluminio proveniente dalla rottamazione dei veicoli trasformandolo nelle scocche di nuovi veicoli.

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Si chiama Reality (REcycled ALuminium through Innovative TechnologY – Alluminio riciclato attraverso tecnologia innovativa) ed è il nuovo progetto da 2 milioni di sterline della casa automobilistica Jaguar Land Rover con lo scopo di aumentare la quantità di alluminio riciclato nei nuovi veicoli.

Il progetto, della durata di tre anni, è un’estensione del progetto Realcar (REcycled ALuminium CAR), lanciato inizialmente nel 2008 per creare un processo a circuito chiuso degli scarti postindustriali in alluminio nella produzione di veicoli.

Con un investimento da oltre 13 milioni di sterline per la realizzazione di laboratori, impianti di stoccaggio e infrastrutture all’avanguardia, il progetto REALCAR ha permesso di raccogliere l’alluminio in eccesso dal processo di stampaggio del corpo auto e di riutilizzarlo per creare nuovi veicoli.
In questo modo Jaguar Land Rover ha recuperato oltre 75.000 tonnellate di scarti e le ha riutilizzate nel processo di produzione nel 2016-17.

Uno dei partner del progetto Reality è Axion, azienda di Manchester che si occupa di recupero dei materiali, che si sta concentrando sulle tecniche di smistamento e separazione delle leghe speciali da alluminio derivate dai veicoli fuori uso.

Il progetto Reality – ha dichiarato Richard McKinlay, Responsabile dell’economia circolare di Axion – perfezionerà il processo di trasformazione dell’alluminio dai veicoli commerciali leggeri in nuovi veicoli. Continuerà a fornire significativi vantaggi in termini di sostenibilità, attraverso il riciclo dell’alluminio che richiede fino al 95% in meno di energia rispetto alla sua produzione primaria”.

La ricerca di Axion dimostrerà la fattibilità delle tecniche di separazione per molti metalli non ferrosi dal rottame di alluminio, come lo zinco, il rame e l’ottone, e per separare le leghe di alluminio l’una dall’altra.

Queste leghe di alluminio recuperate – ha spiegato McKinlaysaranno anche ampiamente testate per valutare la loro idoneità al riutilizzo nei nuovi veicoli. Se riusciremo ad estrarre le leghe giuste e riutilizzarle nei componenti giusti, allora avremo creato una catena a circuito chiuso per l’alluminio automobilistico”.

Il team inoltre lavorerà allo sviluppo delle tecnologie di selezione per il recupero di alluminio riciclato di alta qualità dai veicoli fuori uso e valuterà le leghe di alluminio di prossima generazione per una maggiore riciclabilità.

Il progetto Reality fa parte dell’iniziativa più ampia Second Life (Seconda vita), che comprende anche il progetto Waste to Wave (dai rifiuti alle onde) in cui tutto il poliuretano utilizzato nella creazione dei primi modelli di auto viene recuperato e trasformato in tavole da surf, aiutando la casa costruttrice a raggiungere l’obiettivo Zero Waste.

Progetti di questo tipo possono guidare una nuova cultura secondo la quale i materiali di scarto o provenienti dai veicoli fuori uso sono riconosciuti come merce di alto valore, dati i loro costi di produzione inferiori.

Questa ricerca innovativa – ha concluso McKinlaycontribuirà allo sviluppo dell’economia circolare per il settore automobilistico e al miglioramento delle prestazioni ambientali. Le innovazioni nelle tecnologie di smistamento e separazione applicate ai flussi di rifiuti del ciclo di vita del settore automobilistico aiuteranno anche altri settori, compresi gli imballaggi e la costruzione”.


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