Decreto biometano: via libera da Bruxelles

La Commissione europea approva il regime di sostegno pubblico da 4,7 miliardi di euro per il biometano e i biocarburanti avanzati.

commissione-europea

In base alle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, è stato approvato dalla Commissione europea il Decreto biometano firmato recentemente dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per la promozione della produzione e distribuzione di biocarburanti avanzati, tra cui il biometano avanzato.

Il regime di sostegno dispone di un bilancio indicativo di 4,7 miliardi di euro e sarà operativo dal 2018 al 2022.

I biocarburanti sono combustibili prodotti dalla biomassa. Il biometano è un combustibile gassoso, mentre altri biocarburanti come il bioetanolo e il biodiesel sono liquidi.
Insieme ai veicoli elettrici, i biocarburanti sostenibili sono una delle principali alternative a basse emissioni di carbonio ai combustibili fossili usati nei trasporti, poiché si applicano facilmente all’infrastruttura di trasporto esistente.

Nell’ambito della Direttiva sulle energie rinnovabili che obbliga tutti gli Stati membri a garantire che almeno il 10% di tutta l’energia consumata nei trasporti provenga da fonti rinnovabili entro il 2020, con questo Decreto l’Italia ha fissato anche il sub target nazionale per il biometano avanzato e gli altri biocarburanti avanzati, pari allo 0,9% al 2020 e al 1,5% nel 2021.

Inoltre, è previsto che si sostituiscano biocarburanti per lo più di importazione (biodiesel) con biometano prodotto sul territorio nazionale, promuovendo la filiera italiana, aiutando il ciclo dei rifiuti e gli agricoltori nazionali.

È un altro passo verso un maggiore uso delle energie rinnovabili in Europa – ha affermato Margrethe Vestager, Commissaria europea responsabile per la concorrenza – e per contribuire alla transizione dell’Italia verso combustibili più rispettosi dell’ambiente. Il regime incoraggerà la produzione e il consumo di biocarburanti avanzati in Italia, limitando al contempo distorsioni della concorrenza”.
Tuttavia, i biocarburanti e il biometano avanzati hanno costi di produzione molto più elevati rispetto ai combustibili fossili, perciò i produttori riceveranno un premio che consentirà loro di compensare i maggiori costi di produzione e competere con i combustibili fossili nel settore dei trasporti.
Il livello del premio sarà aggiornato ogni anno in base ai costi di produzione per garantire che i produttori non beneficino di una compensazione eccessiva ma può essere aumentato se i produttori effettuano anche investimenti per migliorare la distribuzione e la liquefazione del biometano avanzato.

Il meccanismo previsto nel decreto non incide in alcun modo sulle bollette del gas né dell’elettricità: infatti viene finanziato esclusivamente dai “soggetti obbligati”, ossia gli operatori economici che vendono benzina e gasolio e che sono già obbligati per legge a includere una certa percentuale di biocarburanti avanzati e di biometano nelle loro miscele di combustibili.

In base a queste premesse, la Commissione ha concluso che la misura aiuterà l’Italia a raggiungere il suo obiettivo 2020 per l’uso di energie rinnovabili nei trasporti, per la lotta ai cambiamenti climatici e per sostituire i combustibili fossili nel settore dei trasporti, limitando al contempo distorsioni della concorrenza.

Soddisfatti anche i consorzi di riferimento.

Un passo avanti verso l’aggiornamento della normativa che consentirà la diffusione dell’utilizzo del biometano in Italia ed assicurerà un futuro rinnovabile all’autotrazione a gas – ha affermato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogassettore nel quale il nostro paese eccelle da decenni, sia per tecnologie, esportate con successo, sia per parco circolante, a fianco del settore per la produzione di biometano, con ripercussioni positive anche da un punto di vista occupazionale.
Stiamo parlando di una soluzione estremamente operativa a favore della mobilità sostenibile visto che qualsiasi mezzo alimentato a metano può tranquillamente viaggiare utilizzando biometano sia di origine agricola sia prodotto dai rifiuti”.

Questo decreto – ha dichiarato Massimo Centemero, Direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC) – costituisce un altro passo per la valorizzazione del rifiuto organico in Italia, valorizzazione che già avviene con la produzione di compost ed ora si aggiunge un altro possibile prodotto, il biometano destinato all’autotrazione, tassello importante per la transizione del nostro Paese verso fonti di carburante rinnovabile e maggiormente rispettoso dell’ambiente. Si consideri che dall’umido proveniente dalla raccolta differenziata di ogni cittadino si può produrre biometano sufficiente a percorrere 100 km: questo è un esempio concreto di economia circolare”.


Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *