Dispositivi per la sicurezza in auto e camion: dal Parlamento Ue nuove proposte

Il voto favorevole della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori nel quadro della revisione del Regolamento generale sulla sicurezza.

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Nella giornata dello scorso 21 febbraio il Parlamento europeo, nello specifico i deputati della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) hanno approvato la relazione sui requisiti di omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi nonché i sistemi, i componenti e le entità tecniche separate destinati a tali veicoli per quanto riguarda la loro sicurezza generale e la protezione degli occupanti dei veicoli e utenti della strada vulnerabili.

Il tutto nel quadro della revisione del Regolamento generale sulla sicurezza che prevede, nel prossimo futuro, un aumento della dotazione di tecnologie salvavita negli autoveicoli.

La revisione del Regolamento, così come proposta dalla Commissione parte dalla considerazione della necessità di rendere le strade europee più sicure per gli automobilisti stessi nonché gli utenti della strada più vulnerabili (ciclisti e pedoni), tenendo presente che, nel 2017 sono morte sulle strade dell’UE 25.300 persone e 135.000 sono rimaste ferite gravemente.
Numeri impressionanti, di cui, la metà è rappresentata proprio da ciclisti, pedoni e altri utenti della strada vulnerabili.

Orbene, nel tentativo di ridurre il numero di vittime e feriti sulle strade dell’UE s’è reso necessario approvare una serie di norme per rendere più performanti le caratteristiche delle tecnologie standard di sicurezza dei veicoli venduti sul mercato dell’UE.

La proposta adegua le norme attuali ai cambiamenti nel comportamento della mobilità derivanti dalle tendenze della società (ad esempio, più ciclisti e pedoni sulle strade; una società che tende all’invecchiamento) e gli sviluppi tecnologici.

La nostra attenzione è incentrata sulla sicurezza degli utenti della strada, specialmente di quelli non protetti“, ha dichiarato la relatrice Róża Thun (EPP, PL). “Questo regolamento si occupa nel senso più diretto della vita e della morte. Abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi per salvare vite umane e mitigare gli infortuni. L’attrezzatura obbligatoria aggiuntiva per auto, camion e autobus salverà vite umane. Sono molto orgoglioso del Parlamento europeo; nonostante tutte le nostre differenze, i membri hanno sostenuto questa ambiziosa proposta“.

Le nuove tecnologie avanzate a garanzia della sicurezza riguardano:
assistenza intelligente alla velocità;
– facilitazione dell’installazione di dispositivi di tipo alcol lock;
– dispositivi di rilevamento/avvertimento in caso di calo di attenzione alla guida e sonnolenza;
– dispositivi avanzati di avvertimento in caso di distrazione del conducente;
– segnale di arresto di emergenza;
– rilevamento di retromarcia.

Alla lista gli eurodeputati hanno anche aggiunto un registratore dei dati relativi agli incidenti (che secondo la proposta della Commissione dovrebbe essere in dotazione solo su auto e furgoni).

Previsti anche, per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri un sistema avanzato di frenata d’emergenza e un sistema di allerta corsia-partenza, entrambi già obbligatori per camion e autobus ai sensi dell’attuale regolamento generale sulla sicurezza dei veicoli.

Il progetto di legge estende l’ambito di applicazione del requisito attualmente applicabile alle autovetture con un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici per coprire tutte le categorie di veicoli.
Furgoni e SUV, inoltre, non saranno più esenti da varie caratteristiche di sicurezza che finora erano richieste solo per le normali autovetture.

I produttori dovranno garantire che questi sistemi e funzionalità siano sviluppati in modo tale da garantire che gli utenti li accettino e che le istruzioni per l’uso dei veicoli a motore contengano informazioni chiare e complete su come funzionano.

Da non dimenticare, poi, la necessità di inserire requisiti tecnologici atti a proteggere i veicoli dagli attacchi informatici, in un futuro dove le auto saranno sempre più connesse e smart. I deputati, inoltre, hanno modificato la proposta per garantire che i registratori di dati sugli incidenti operino su un “sistema a circuito chiuso”, in cui i dati memorizzati vengono sovrascritti e che non consentano di identificare il veicolo o il conducente (i dati raccolti saranno resi anonimi).

Camion e autobus dovranno essere progettati e costruiti per rendere più visibili al conducente (la cosiddetta “visione diretta”) gli utenti della strada vulnerabili. Per i veicoli a idrogeno, i nuovi requisiti riguardano principalmente gli standard per i materiali e i componenti utilizzati in questi veicoli, nonché le procedure di prova.

Le misure proposte aprono anche la strada ai veicoli automatizzati (dove è ancora richiesto o richiesto l’intervento dell’autista) e ai veicoli completamente automatizzati (senza alcuna supervisione umana). Rendere le funzioni di sicurezza avanzate obbligatorie per i veicoli dovrebbe aiutare i conducenti ad abituarsi gradualmente alle nuove funzionalità e dovrebbe migliorare la fiducia e l’accettazione del pubblico nella transizione verso una guida autonoma.

Alla conclusione definitiva dell’iter procedurale questa legislazione sostituirà l’attuale Regolamento generale sulla sicurezza dei veicoli, il regolamento sulla protezione dei pedoni e il regolamento sui veicoli a motore alimentati a idrogeno.

Accogliamo con favore la volontà dei deputati di entrare rapidamente nei negoziati interistituzionali su questa legislazione, che è fondamentale per migliorare ulteriormente la sicurezza stradale“, ha dichiarato il segretario generale ACEA, Erik Jonnaert sottolineando come l’Associazione dei costruttori Europei supporti già un’ampia gamma di misure di sicurezza votate da IMCO, tra cui il requisito che tutte le nuove auto siano dotate di sistemi autonomi di frenata d’emergenza (AEB), sonnolenza e rilevamento dell’attenzione, rilevamento di retromarcia per auto e furgoni, segnali di arresto di emergenza, e sistemi di avviso di partenza corsia.

Tuttavia, i produttori di auto sono preoccupati per le tempistiche comprese tra l’entrata in vigore del Regolamento e il momento in cui questo dovrà applicarsi. I costruttori ritengono necessario allineare l’applicazione ai tempi di sviluppo dei prodotti, per i quali chiedono almeno 36 mesi. “Nonostante un aumento triplo del traffico – ha concluso Jonnaert – la sicurezza stradale in Europa è migliorata significativamente negli ultimi 30 anni. Mantenere questa tendenza è importante per un settore che è orgoglioso di progettare, produrre e vendere veicoli sicuri in uno dei mercati più esigenti del mondo“.

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