E-car e sicurezza stradale: quando è il rumore a fare la differenza

Dal 1° luglio è entrato in vigore il Regolamento comunitario che obbliga le electric-car alla dotazione del sistema AVAS – Audible Vehicle Alert System.

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Mentre le nostre città sono sempre più congestionate, non solo dal traffico veicolare e dalle emissioni di gas di scarico derivanti dai motori a combustione, ma anche dalle dall’inquinamento acustico prodotto dai motori stessi, appare quasi una benedizione, per i timpani, il discreto ronzio prodotto dalla circolazione dei veicoli elettrici.

Tuttavia, proprio in questa discrezione d’esercizio si nasconde l’altra “faccia della medaglia”, quella della sicurezza stradale.
Si, perché se da un lato, tali autoveicoli sono più rispettosi dal punto di vista delle emissioni in atmosfera, dall’altro, la pressoché nulla rumorosità li rende poco percepibili al nostro apparato uditivo, aumentandone così il potenziale pericolo in fase di avvicinamento, anche a basse velocita, ad esempio nel caso di una manovra di parcheggio.

Proprio a seguito di numerosi incidenti verificatisi a causa della scarsa percepibilità uditiva delle e-car, l’Ue si è da tempo attivata per introdurre l’obbligo d’installazione di un dispositivo sonoro di allerta: AVAS – Audible Vehicle Alert System che, di fatto, simula il rumore del motore a basse velocità.

L’obbligo, che interessa produttori e proprietari è scattato dallo scorso 1° luglio in rispetto al Regolamento Delegato della Commissione n. 1572 del 26 giugno 2017 che modifica il Regolamento (UE) n. 540/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni relative ai sistemi di allarme acustico per l’omologazione UE dei veicoli.

Secondo il Regolamento l’AVAS sarà un dispositivo obbligatorio di serie per tutte le nuove e-car prodotte a partire dal 1° luglio di quest’anno, mentre per quanto riguarda le auto elettriche attualmente in circolazione, i proprietari avranno tempo sino al 1° luglio 2021 per procedere con l’installazione obbligatoria.

Sempre secondo le Condizioni di funzionamento previste all’Allegato VIII: “Misure relative al sistema di allarme acustico per veicoli” del succitato Regolamento:
  a) “L’AVAS deve generare automaticamente un suono quando il veicolo si mette in moto e si muove a una velocità fino 20 km/h circa, anche in retromarcia. Se il veicolo ha un motore a combustione interna che funziona entro l’intervallo di velocità del veicolo di cui sopra, l’AVAS non deve produrre suoni“.
  b) “L’AVAS deve essere munito di un interruttore, facilmente accessibile al conducente del veicolo, che ne consenta l’attivazione e la disattivazione. Al riavvio del veicolo, l’AVAS deve ritornare automaticamente alla posizione di attivazione.
  c) “Il livello sonoro dell’AVAS deve poter essere attenuato quando il veicolo è in funzione“.

Per quanto concerne tipo e volume del suono:
a) Il suono prodotto dall’AVAS deve essere continuo e segnalare ai pedoni e agli altri utenti della strada la presenza di un veicolo in movimento. Il suono dovrebbe dare un’indicazione intuitiva del comportamento del veicolo ed essere simile al suono di un veicolo appartenente alla stessa categoria dotato di motore a combustione interna.
b) Il suono prodotto dall’AVAS deve dare un’indicazione intuitiva del comportamento del veicolo, per esempio modificando automaticamente il livello sonoro o le sue caratteristiche a seconda della velocità del veicolo.
c) Il livello sonoro prodotto dall’AVAS non deve superare il livello sonoro approssimativo di un veicolo appartenente alla categoria M1 dotato di motore a combustione interna che funzioni alle stesse condizioni.

Il Regolamento prevede che: “Il costruttore del veicolo può prevedere la possibilità per il conducente di scegliere fra vari suoni, che devono essere conformi alle prescrizioni di cui al punto 6.2.5 del regolamento UNECE n. 138“.

Non solo, ogni Casa costruttrice può personalizzare il proprio sound purché sia fatto salvo il rispetto delle fasce sonore indicate dalla norma.
A questo punto, sarà il marketing a fare la differenza, perché questo o quel modello di e-car non saranno solo distinguibili dalla linea e dal concept, ma anche dal finto “rombo”, per il quale si sta già scatenando una “guerra” a colpi di decibel e sfumature acustiche.

Curiosamente, ma mica tanto, se ci si pensa bene, BMW ha già calato il suo asso in termini di appeal acustico ingaggiando addirittura il Premio Oscar, Hans Zimmer a capo del dipartimento musicale della DreamWorks per realizzare il sound delle prossime e-car bavaresi.
Come a dire: quando la sicurezza si associa allo stile.

E dunque, anche i paesaggi sonori delle nostre città saranno destinati a mutare grazie a suoni virtuali, ma non per questo meno pervasivi dal momento che oltre a garantire la sicurezza dei pedoni, saranno necessariamente il “biglietto da visita acustico” di ogni modello in circolazione.
Ne… udremo delle belle!

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