Nuove immatricolazioni: crescono benzina e alimentazioni alternative

Nell’ultimo report relativo al periodo ottobre-dicembre 2019, l’Associazione dei produttori europei – ACEA fa il punto sulle nuove immatricolazioni prendendo in esame le diverse tipologie di alimentazione.

Immatricolazioni 2019 per alimentazione

Il 2019 si è chiuso con un segno più che positivo per le nuove immatricolazione con alimentazione a benzina; lo stesso può dirsi per l’intero segmento dei veicoli a propulsione alternativa, mentre il diesel ha proseguito nella sua curva discendente.

ACEAAssociazione dei costruttori europei, ha presentato stamane il report relativo alle immatricolazioni dell’ultimo trimestre 2019 suddivise per tipologie di alimentazione, dal quale si evince che nel complesso dello scorso anno quasi il 60% di tutte le nuove auto immatricolate in Ue sono alimentate a benzina (58,9%, rispetto al 56,6% nel 2018), mentre il diesel ha rappresentato il 30,5% delle immatricolazioni (35,9% nel 2018).
Cresce, di un punto percentuale (+ 3,1%) la quota di mercato rappresentata dall’interno insieme dei veicoli elettrici.
Cerchiamo di vedere meglio di dati.

Alimentazioni benzina e diesel.
Nell’ultimo trimestre del 2019 le auto alimentate a benzina hanno proseguito la loro corsa verso la crescita della domanda, con una variazione percentuale del + 11,9% rispetto all’analogo trimestre 2018 (2.034463 unità contro le precedenti 1.818174).

Le vendite di auto a benzina sono cresciute in tutti i Paesi dell’UE, con l’Italia che registra il più alto aumento percentuale (+ 20,9%) fra i cinque principali mercati. Giusto per un confronto: la Francia è cresciuta del 12,3%; la Germania del 10%, la Spagna del 3,3% e il Regno Unito dello 0,5%.
Nel complesso dell’eurozona, tuttavia, è la Romania ad aver registrato l’aumento maggiore (+ 63,3%9), seguita da Lituania (54,2%), Svezia (46,9%), Bulgaria (42,8%), e Ungheria 34,1%).

Per quanto riguarda l’intero anno, la variazione percentuale specifica per questa tipologia di alimentazione è stata del + 5,2% rispetto al 2018, con l’Italia che, fra i mercati chiave, si conferma quello più interessato alla benzina (+ 25,7%) contro il + 7,9% della Francia, il 2,2 di Spagna e Regno Unito e addirittura il -0,3% della Germania.

Da ottobre a dicembre 2019, il numero di auto diesel immatricolate nell’Unione europea è diminuito del 3,7% passando dalle 1.084.791 unità del 2018 alle 1.045.167 di dicembre 2019.
Guardando i soli cinque mercati chiave il diesel ha avuto un brusco tracollo nel Regno Unito (-25,6%) e in Italia (-15,2%) ed è calato ad una cifra in Spagna (-4,3%), mostrando tuttavia segnali di ripresa negli altri mercati: Francia, + 7,3%; Germania, + 4,3%.
Crescita a doppia cifra anche in Belgio (+ 17,7%), Slovenia (+ 18,2%), Ungheria (+ 18,4%), Svezia (+ 30,5%) e Romania (+ 31,1%).

Impietosi i dati dell’intero anno con il diesel che scende al –13,9% nell’eurozona con significativi cali i quasi tutti i Paesi europei.
Dei cinque principali mercati solo la Germania ha mostrato un timido segnale di recupero: + 3,7%.

Fuel types of new cars
Fonte: ACEA

Veicoli a propulsione alternativa.
Durante il quarto trimestre del 2019, la domanda di auto a propulsione alternativa (elettrici a batteria – BEV; ibridi plug-in – PHEV ed elettrici ibridi – HEV + altre alimentazioni quali etanolo, metano e GPL) è cresciuta in modo significativo (+ 66,2%) in tutta l’UE, passando dalle 281.505 unità del periodo in esame 2018 alle 467.944 del 2019.

Tutti i mercati dei Paesi Ue hanno risposto positivamente, anche con crescite a 3 cifre, come nel caso dell’Irlanda (+ 254,8%) i Paesi Bassi (+ 151,1%), dell’Estonia (133,9%), della Slovacchia (+ 125,3%) e della Lituania (+ 108,7).

Anche i dati dell’intero anno sono stati più che positivi per i segmenti in oggetto: + 42,9% rispetto al 2018 pari a + 483.915 unità e con tutti i mercati Ue in crescita a due cifre ad esclusione di Repubblica Ceca ed Estonia che hanno mostrato le crescite maggiori (rispettivamente: + 109,8% e + 106,6%).

A trainare questa impennata sono stati soprattutto i veicoli elettrici (ECV) sono stati tra i principali driver di questa crescita (+ 81,3% nell’ultimo trimestre e + 53,3& nell’arco dell’intero anno), con entrambi i segmenti BEV e PHEV che hanno registrato forti guadagni tanto nell’ultimo trimestre (rispettivamente: +77,9% e + 86,4%), quanto nell’intero anno 2019 (rispettivamente + 93,8% e + 13,9%).

Il segmento degli elettrici ibridi (HEV) ha rappresentato la stragrande maggioranza dei veicoli a propulsione alternativa venduti nell’UE.
Nel quarto trimestre sono stati immatricolati 252.371 veicoli contro i 149.112 dell’ultimo trimestre 2018, pari ad una crescita del + 69,2%.
E anche i dati dell’intero anno sono più che positivi: 891.209 immatricolazioni contro le 596.997 del 2018 (+ 49%). Anche in questo caso tutti i mercati Ue sono cresciuti a due cifre.

Nell’ultimo trimestre 2019 sono cresciute anche le immatricolazioni dei veicoli alimentati da etanolo, GPL e Metano (+ 28%), passando dalle 45.919 unità dell’ultimo trimestre 2018 alle 58.768 del 2019.
Il mercato che vanta la domanda maggiore per queste tipologie di alimentazione è l’Italia con 41.905 unità immatricolate nell’ultimo trimestre e 174.099 nell’intero anno.

Quota mercato veicoli alimentazione alternativa
Fonte: ACEA

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