Mobilità sostenibile: nuovi input da Germania e Romania

La Commissione Ue ha recentemente approvato due meccanismi di finanziamento locale finalizzati, rispettivamente: alla realizzazione di una rete di stazioni di ricarica in Romania e all’acquisto di autobus elettrici in Germania.

green economy finanziamenti mobilita

Due piccole notizie, questa settimana, ci danno il polso della situazione circa le iniziative che, in altri Paesi europei, si stanno mettendo in campo per promuovere una mobilità più sostenibile e meno impattante per l’ambiente; iniziative che, per i loro effetti significativi hanno ottenuto il placet della Commissione Ue.

La prima riguarda l’approvazione di un regime di sostegno pubblico di 53 milioni di euro per la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli a basse emissioni in Romania; la seconda, concerne l’approvazione, sempre da parte della Commissione, del finanziamento per circa 300 milioni di euro che la Germania ha messo in campo per l’acquisto di autobus elettrici o ibridi ricaricabili.

Per quanto riguarda la prima notizia, in sostanza, la Commissione ha ritenuto che i piani del governo rumeno per sostenere economicamente la creazione di una rete di stazioni di ricarica per veicoli elettrici sia in linea con le norme europee in materia di aiuti di Stato.

L’intervento approvato da Bruxelles contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 e di altri inquinanti in linea con gli obiettivi climatici e ambientali dell’UE e con gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo, salvaguardando al contempo le regole di mercato in materia di distorsione della concorrenza, come ha sottolineato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile politica della concorrenza della Commissione.

Ricordiamo che proprio la strategia Ue sul Green Deal presentata due mesi fa si muove nella direzione di raggiungere la neutralità climatica del vecchio continente al 2050 e per far ciò è necessario ridurre drasticamente del 90% le emissioni prodotte dai trasporti.

Il regime di finanziamento prevede un budget di 53 milioni di euro per i prossimi 5 anni e si prevede che dovrebbe stimolare gli investimenti locali nella realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli ibridi e con batteria a motore elettrico. L’obiettivo del Paese è quello di sviluppare una rete capillare di stazioni di ricarica tanto nelle aree urbane, quanto in quelle suburbane e rurali.

Il regime sarà aperto a tutti gli operatori economici in grado di soddisfare determinati criteri (ad esempio in termini di apparecchiature a spina). I beneficiari saranno selezionati mediante una procedura di gara aperta e trasparente e il sostegno sarà concesso sotto forma di sovvenzioni.

Per quanto concerne la seconda notizia, analogamente la Commissione Ue ha dato il via libera governo tedesco per l’attuazione di un nuovo sistema di aiuti per gli autobus elettrici.

Anche in questo caso, verificata la conformità dell’intervento con le regole che normano la concorrenza nel mercato unico, la Commissione ha valutato positivamente come il nuovo programma tedesco consentirà la riduzione di circa 45.000 tonnellate di CO2 all’anno e di circa 170 tonnellate l’anno di ossido di azoto migliorando la qualità dell’aria e mitigando l’apporto locale di emissioni climalteranti.

Con un budget di 300 milioni di euro, il nuovo programma di finanziamento – che segue il precedente 2018 che aveva già portato al finanziamento di 16 progetti analoghi – prevede di coprire fino all’80% dei costi aggiuntivi legati all’acquisizione di autobus elettrici o ibridi ricaricabili rispetto agli autobus diesel convenzionali fino alla fine del 2021.
Altre spese come quelle legate allo spiegamento delle infrastrutture di ricarica saranno finanziate fino al 40%.

Con l’iniezione di questi ultimi 300 milioni di euro, la “cura green” della Germania per la promozione di una mobilità meno impattante ammonta ora a ben 650 milioni di euro.

Due lezioni di fiducia nel futuro e di lungimiranza, queste ultime; piccoli, grandi passi a dimostrazione che la possibilità di migliorare e migliorarsi deve partire dalla volontà di farlo.

Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *