Auto usate: si guarda con fiducia al termine dell’emergenza virus

Secondo un sondaggio del Centro Studi AutoScout 24, otto intervistati su dieci sono pronti ad acquistare un’auto usata appena la vita tornerà alla normalità.

Auto usate intenzioni acquisto

Mentre in Europa e nel mondo crollano le quotazioni del mercato auto e dei veicoli commerciali con perdite a doppia cifra dovute alle misure di lockdown contro il diffondersi della pandemia SARS Cov-2, gli analisti del settore cominciano a fare i conti con le previsioni della ripartenza già a pochi giorni da quello che sembrerebbe essere un primo, significativo, calo dei contagi.

Se il futuro del settore automotive non appare del tutto roseo per il momento, almeno per quanto riguarda la nuova produzione; diversamente, per l’usato, sembrano esserci prospettive interessanti, almeno a partire dall’analisi delle intenzioni di acquisto.

In questo senso, nelle scorse settimane, il Centro Studi di AutoScout24, il più grande marketplace automotive europeo che offre ai clienti privati, ai concessionari e ai costruttori una piattaforma completa per la vendita online di auto, nonchè il principale sito di annunci di auto e moto usate in Europa, ha effettuato una ricerca statistica per “tastare il polso” del mercato coinvolgendo i propri utenti in un sondaggio dal quale è emerso, inaspettatamente, un segnale positivo legato all’idea di ripartenza dopo le restrizioni messe in atto nei vari Paesi per contrastare il numero dei contagi.

Il recente lockdown ha impattato sugli ultimi dati delle vendite di auto, ma adesso bisogna guardare al futuro e capire come tutto questo modificherà le abitudi di consumo – ha affermato Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24.
I dati (…) relativi al mercato delle auto usate dicono chiaramente che gli italiani, nonostante questa fase di chiusura, non vogliano smettere di fare progetti e continuino a essere fiduciosi. Sono pochissimi, infatti, i consumatori che hanno dichiarato di rinunciare definitivamente all’acquisto, ma ovviamente questo dipenderà anche dall’andamento dell’economia del Paese nei prossimi mesi. La situazione di blocco ha inoltre messo in evidenza l’importanza delle piattaforme digitali, in quanto da un lato consentono agli acquirenti di proseguire nella loro ricerca di un’auto, dall’altro danno la possibilità ai rivenditori di essere visibili online sempre e pronti quando le restrizioni termineranno“.

Ma vediamo, in sintesi cosa è emerso dal sondaggio.
Il sentiment degli italiani nei confronti dell’acquisto di un’auto usata non è cambiato poi molto tra prima e durante l’emergenza Covid-19, infatti solo il 3% del campione intervistato ha dichiarato un definitivo cambio di prospettiva confessando timori (peraltro neanche tanto immaginari) per quanto riguarda la diminuzione del reddito personale e la perdita del lavoro.

Circa l’82% invece, è ha dichiarato di valutare sin da ora la possiblità di procedere con un acquisto on-line, o a distanza (11%); mentre un cospicuo 71% ha espresso l’intenzione di posporre l’acquisto nei prossimi mesi allorquando la situazione generale dovrebbe migliorare.

I dati raccolti, sembrano, in qualche maniera compensare le significative perdite registrate nel comparto dell’usato nel mese di marzo, che, rispetto a terzo mese del 2019 ha registrato un calo del 59,1% per quanto riguarda i passaggi di proprietà (dati ACI).

Le alimentazioni tradizionali continuano ad essere le preferite nelle intenzioni di acquisto con il diesel che si conferma la scelta principale (45%), seguito da benzina (39%) e GPL/Metano (9%), mentre veicoli ibridi ed elettrici spuntano solo un 7%.
Tuttavia, il sondaggio del Centro Studio AutoScout24 ha mostrato che il 10% del campione ha dichiarato un cambio di interesse rispetto a queste ultime tipologie di veicoli più green rispetto alla alla prima idea di acquisto di un’auto usata tradizionale.

Se si guarda all’entità della spesa messa in predicato per acquisare un’auto usata dal sondaggio emerge che per il 56% degli intervistati il budget previsto non subirà particolari modifiche, mentre il 42% dichiara una disponibilità finanziaria minore rispetto a quanto ipotizzato prima della situazione attuale.
Sul fronte delle cifre la ricerca ha fatto emergere che il 28% del campione spenderà fino a 10.000 € per l’acquisto di un usato; il 20%, fino a 15.000 €; il 18% fino a 20.000 € e il 34% oltre i 21.000 €.

Il sondaggio ha tentato anche di “fotografare” quali saranno le tipologie di mezzi preferite dagli utenti nel progressivo ritorno alla normalità delle cose.
Il carico psicologico derivante dall’incertezza circa la sicurezza nelle occasioni di contatto con il resto della popolazione e le misure di distanziamento sociale, accanto ad una mutata percezione circa gli spostamenti casa-lavoro favorirà il ricorso all’auto privata (90%) e alle due-ruote (17%); mentre le soluzioni di mobilità sostenibile, come gli spostamenti a piedi e la bicicletta interessano, rispettivamente, il 13% e il 10% del campione.

Cala, nelle intenzioni di scelta, il ricorso ai mezzi pubblici (6%) e ai servizi di mobilità condivisa (1%), perchè, ovviamente, ritenuti più pericolosi in considerazione delle maggiori occasioni di contatto sociale che offrono.

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