Emissioni auto: fine del divario tra test in laboratorio e test su strada

La Commissione Ambiente del Parlamento europeo chiede che i test RDE siano più rigorosi, per garantire che le auto soddisfino i limiti dell’UE sulle emissioni di Nox.

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Gli europarlamentari vogliono ridurre sostanzialmente le emissioni di NOx per risolvere i gravi problemi causati dall’inquinamento atmosferico.

La Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo ha adottato un emendamento alle norme dell’UE sulla misurazione delle emissioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri ( Euro 5 e Euro 6) con 55 voti contro 14 e 11 astensioni.

Secondo il Rapporto sulla qualità dell’aria del 2019 dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento atmosferico ha provocato oltre mezzo milione di morti premature nel 2016 ed è la prima causa ambientale di morte prematura nell’UE.
E sono proprio le autovetture la fonte significativa di inquinamento atmosferico, specialmente nelle aree urbane, in quanto producono il 40% delle emissioni totali di NOx nell’UE.

In precedenza, i vari inquinanti delle automobili e di altri veicoli venivano misurati in laboratorio.
L’UE per prima ha introdotto test di emissioni di guida reali (RDE) per misurare tali inquinanti emessi dai veicoli durante la guida su strada.

Per far fronte a qualsiasi incertezza relativa alla misurazione tecnica legata all’introduzione di questi sistemi portatili di misurazione delle emissioni (PEMS), che misurano le emissioni dei motori durante il loro utilizzo, la Commissione ha introdotto un cosiddetto “fattore di conformità“.

Dobbiamo essere realistici circa la discrepanza tra le emissioni misurate nei laboratori e quelle misurate in condizioni di guida reali, tenendo conto delle incertezze statistiche e tecniche legate a queste misurazioni. – ha dichiarato l’eurodeputata Esther De Lange Allo stesso tempo, è importante mostrare l’ambizione abbassando gradualmente il valore del fattore di conformità attraverso revisioni annuali al ribasso, sulla base delle valutazioni scientifiche del Centro comune di ricerca”.

La Commissione Ambiente dell’Europarlamento chiede che il fattore di conformità attualmente in vigore venga abbassato annualmente, sulla base delle valutazioni del Centro comune di ricerca, facendolo calare da 1,43 a 1,32.
Il fattore di conformità verrà applicato fino al 30 settembre 2022, dopodiché verranno utilizzati solo i dati grezzi dei test RDE per determinare la conformità ai limiti di emissione dell’UE.

Gli eurodeputati chiedono inoltre che entro giugno 2021 la Commissione europea stabilisca requisiti più rigorosi per le apparecchiature di misurazione portatili da utilizzare per i test RDE.

La relazione votata appena votata dovrebbe essere all’ordine del giorno della sessione plenaria di settembre del Parlamento europeo, dopodiché i negoziati possono iniziare con il Consiglio (in rappresentanza degli Stati membri dell’UE).

 


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