Sicurezza stradale: prosegue il dibattito sulle nuove tecnologie per la riduzione degli incidenti.

Dalle ultime sollecitazioni dell’European Transport Safety Council sull’adozione di sistemi intelligenti di assistenza alla velocità (ISA) nel nuovo Regolamento Ue di sicurezza generale per i veicoli a motore, emerge il confronto con i produttori di autoveicoli.

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Sul finire del mese di novembre, l’European Transport Safety CouncilETSC ha inviato una lettera a tutti i 27 ministri dei trasporti dell’Unione europea e ai ministri dell’industria esprimendo preoccupazione per il fatto che i nuovi standard di sicurezza dei veicoli dell’UE, che entreranno in vigore dal 2022, potrebbero non sortire gli effetti voluti e contribuire, viceversa, ad un aumento degli incidenti.

ETSC, ricordiamo è un’organizzazione indipendente e senza scopo di lucro che ha nella sua mission la riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa; in questo senso cerca di identificare e promuovere misure efficaci sulla base della ricerca scientifica internazionale nelle aree che offrono il maggior potenziale per una riduzione degli incidenti e delle vittime dei trasporti, fornendo informazioni concrete sotto forma di relazioni scientifiche, schede informative e newsletter a sostegno di elevati standard di sicurezza nell’armonizzazione dell’UE, nell’adozione delle migliori pratiche e nella ricerca sulla sicurezza dei trasporti.

La missiva, scritta congiuntamente con una coalizione di organizzazioni (EUROCITIES, Università di Leeds, Federazione europea delle vittime della circolazione stradaleFEVR; ANECLa voce dei consumatori europei nella standardizzazione; Rete POLIS – Città e regioni per l’innovazione dei trasporti; Federazione internazionale dei pedoni; Towards Zero Foundation; European Cyclists FederationECF) segue la precedente iniziativa con la quale ETSC rispondeva al progetto di atto delegato della Commissione Europea sull’assistenza intelligente alla velocità (ISAIntelligent Speed Assistance), ovvero una delle tecnologie di sicurezza dei veicoli incluse nel nuovo Regolamento di sicurezza generale per i veicoli a motore dell’UE che diventerà obbligatorio per tutti i nuovi tipi di veicoli a partire dal 2022 e per tutti i nuovi veicoli a partire dal 2024.

L’Ue, infatti, nel contesto delle strategie comunitarie volte alla maggior sicurezza stradale e alla riduzione degli incidenti mortali, ha convenuto lo scorso anno che tutte le nuove auto, così come furgoni, autocarri e autobus dovrebbero essere dotati di serie di una gamma di nuove tecnologie per la sicurezza dei veicoli (accanto all’ISA ci sarebbero anche la frenata di emergenza automatizzata e l’assistenza di corsia autostradale), a partire dal 2022, per conseguire, secondo i risultati emersi da uno studio svolto per la Commissione Europea, la riduzione di 25.000 decessi sulla strada nell’arco di 15 anni.

Si consideri, ricorda ETSC che la velocità è ancora il maggiore fattore-killer sulle strade europee e che circa 1/3 degli incidenti mortali riguarda casi di guida a velocità superiori a quelle stabilite dai limiti di legge, con particolare incidenza nei confronti degli utenti deboli quali pedoni e ciclisti.

In tal senso la tecnologia ISA sarebbe la più importante fra le nuove dotazioni dei veicoli a motore in quanto aiuta i conducenti a mantenersi entro il limite di velocità legale fornendo feedback direttamente sull’acceleratore allorquando tale limite viene superato.

Tuttavia, ETSC rimarca che in una riunione di esperti tenutasi online il 9 novembre per discutere la bozza delle specifiche tecniche aggiornate per il sistema ISA, la Commissione europea ha presentato una serie di possibili opzioni per ISA, incluso un sistema più debole e non testato che utilizzerebbe solo una serie di segnali acustici quando viene raggiunto il limite di velocità, anziché il feedback diretto sull’acceleratore.
Nell’occasione, i funzionari dei Paesi che ospitano i principali produttori automobilistici europei (Francia, Germania, Italia e Svezia), hanno affermato di sostenere tali proposte.

Epperò, nel contempo, un Laboratorio di ricerca sui trasporti del Regno Unito, ha effettuato analisi sulle proposte originali della Commissione europea, stimando che la semplice installazione di una funzione di informazione sui limiti di velocità, come indicato dai produttori, invece di un sistema ISA porterebbe a 1.300 morti in più all’anno nell’UE.

ETSC nell’accogliere con favore il progetto di atto delegato, pochi giorni prima aveva invitato la Commissione a rimuovere il segnale acustico fra le modalità di feedback per la funzione di avviso del limite di velocità, anche, perché, sostiene: “Non sono disponibili ricerche che dimostrino la sua efficacia” ; mentre, al contrario, uno Studio condotto quest’anno presso l’Institute for Transport Studies, Università di Leeds, e che esamina le opzioni di interfaccia uomo macchina (HMI) più efficaci e intuitive per l’ISA ha dimostrato che gli avvisi acustici sono considerati dai conducenti la variante HMI più fastidiosa e, ancora, un sondaggio condotto da ACEA, che rappresenta i produttori di veicoli, ha rilevato che i conducenti avrebbero il 90% di probabilità di disattivare un sistema di feedback acustico.

La tecnologia Intelligent Speed Assistance, se implementata nel modo giusto, potrebbe essere importante per la sicurezza stradale quanto la cintura di sicurezza, che, come tutti sanno, è stata inventata in Svezia“, ha dichiarato Antonio Avenoso, direttore esecutivo di ETSC. “Vorremmo vedere tutti gli Stati membri dell’UE, ma in particolare i leader della sicurezza stradale come la Svezia, sostenere, non danneggiare, gli sforzi per aumentare gli standard minimi di sicurezza dei veicoli in Europa“.

ETSC afferma, infatti, che le migliori opzioni disponibile per ISA sono:
-il feedback tattile, che utilizza una maggiore resistenza sul pedale dell’acceleratore,
-la funzione di controllo della velocità che limita automaticamente la potenza del motore quando è stato raggiunto il limite di velocità legale.
Questi sistemi, peraltro, si trovano già su molte auto presenti sul mercato.

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