Batterie: Commissione Eu propone aggiornamento normativo

Le pile e le batterie immesse sul mercato dell’UE devono diventare sostenibili, altamente efficienti e sicure anche dopo il fine vita.

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La Commissione europea ha appena proposto di aggiornare la normativa dell’UE sulle batterie, presentando la prima delle iniziative annunciate nel nuovo piano d’azione per l’economia circolare, per realizzare il Green Deal europeo e rendere concreto l’obiettivo “Inquinamento Zero“.

Nei prossimi anni la domanda di pile e batterie crescerà rapidamente, in particolare quelle per veicoli elettrici, e questo mercato acquisirà un’importanza strategica sempre maggiore a livello mondiale.

Nonostante la pandemia, infatti, le vendite di veicoli elettrici sono aumentate da gennaio e quest’anno raggiungeranno oltre il 10% delle vendite complessive di auto nell’UE e il 15% nel 2021.

Secondo le previsioni la domanda mondiale di pile e batterie aumenterà di 14 volte entro il 2030 e il 17 % di questa domanda potrebbe venire dall’UE.
Una crescita così esponenziale comporterà anche l’aumento della domanda di materie prime (soprattutto cobalto, litio, nichel e manganese), aumento che avrà un notevole impatto sociale e ambientale.

I produttori dovranno quindi risolvere ogni problema riscontrato nelle loro catene di approvvigionamento che contribuiscono ad abusi dei diritti umani o dei lavoratori, in particolare nelle zone di conflitto.

Inoltre, dovranno anche riferire sull’impronta di carbonio dell’intera catena del valore, dall’estrazione mineraria alla produzione, al riciclaggio, dati che verranno quindi utilizzati per stabilire l’impronta di CO2 massima per le batterie che incentiveranno l’uso di energia pulita nella loro produzione.

Il maggior ricorso alle batterie si tradurrà inoltre in una maggior quantità di rifiuti: si prevede che il numero di batterie al litio pronte per essere riciclate aumenterà di 700 volte tra il 2020 e il 2040.

L’attuale direttiva UE sulle batterie risale al 2006 e non è stata più aggiornata, nonostante l’evolversi delle condizioni socioeconomiche, degli sviluppi tecnologici, dei nuovi mercati e dei nuovi impieghi delle batterie che sono emersi.

Con il regolamento proposto dalla Commissione europea tutte le batterie immesse sul mercato dell’UE dovranno essere non solo sostenibili, circolari, ad alte prestazioni e sicure durante l’intero ciclo di vita, ma anche raccolte e adibite a nuovi usi o riciclate, diventando così una vera fonte di preziose materie prime.

La Commissione propone di introdurre nuovi requisiti e obiettivi sul contenuto dei materiali riciclati e sulla raccolta, il trattamento e il riciclaggio di pile e batterie alla fine del loro ciclo di vita.
In tal modo le pile industriali e le batterie per i veicoli elettrici non andranno perdute dopo il loro utilizzo.

Per aumentare in misura significativa la raccolta e il riciclaggio delle pile portatili, l’attuale tasso di raccolta del 45 % dovrebbe salire al 65 % nel 2025 e al 70 % nel 2030, in modo che i materiali delle pile che usiamo in casa non vadano persi.
Le batterie di altro tipo, tra cui quelle per i veicoli elettrici, invece, dovranno essere raccolte al 100%, per raggiungere livelli elevati di recupero dei materiali preziosi quali cobalto, litio, nichel e piombo.

 

Con questo regolamento, la Commissione europea intende agevolare la transizione verso una mobilità più pulita e una maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico dell’Unione.
Il minore ricorso a combustibili fossili ad alta intensità di carbonio diminuirà le emissioni tossiche e di CO2 e attenuerà l’impatto della produzione di energia sulla salute e sulla qualità dell’ambiente.



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