Spese di manutenzione auto: nel 2020 calate del 18,9%.

L’effetto della pandemia sul comparto dell’autoriparazione nello studio realizzato dall’Osservatorio Autopromotec.

L’ammontare della spesa che gli italiani hanno dedicato alla manutenzione e alla riparazione delle auto, lo scorso anno, è stata di 27 miliardi di euro, una cifra apparentemente notevole, eppure decisamente inferiore rispetto all’anno precedente (18,9%) e che, anzi, riporta indietro di quasi dieci anni, ai livelli del 2012, la cifra complessiva della spesa dedicata al benessere dell’auto.

È il risultato di uno studio realizzato dall’Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca di Autopromotec, rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico in programma alla Fiera di Bologna dal 15 al 28 maggio 2022 e che individua negli effetti della pandemia i principali responsabili del crollo che ha colpito tutta l’industria automobilistica, compreso il comparto dell’autoriparazione.

I prezzi per i servizi di assistenza auto, l’entità del parco circolante, la quantità degli interventi di officina, sono i tre fattori – spiegano dall’Osservatorio – la cui variazione influenza la dinamica generale della spesa per manutenzione e riparazione delle autovetture. Sebbene, lo scorso anno, i primi due siano risultati in crescita (sostenendo, di fatto, la spesa), il calo del terzo fattore ha avuto un peso negativo.

Infatti, spiega l’Osservatorio in un comunicato diramato ieri, se da un lato si è assistito ad una lieve crescita dei prezzi dei servizi di assistenza alle auto in ragione dell’1,1% ed un più che modesto aumento del parco circolante di autovetture la cui crescita è stata stimata allo 0,3%, ciò che ha provocato il crollo della spesa è stato il forte calo della quantità di interventi di officina per le operazioni di manutenzione e di riparazione stimato al -20%.

Lo stop alle attività durante i lockdown e le limitazioni alla circolazione, accanto all’incertezza economica che ha caratterizzato l’anno della pandemia, hanno dunque indotto gli italiani a sospendere, o almeno a rimandare, quelle spese normalmente dedicate alla buona efficienza del proprio mezzo.

L’Osservatorio spiega che la percentuale del calo delle attività di autoriparazione è stata ricavata analizzando i dati delle inchieste mensili condotte su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione che hanno confermato il peso negativo sull’attività dovuto alle stringenti restrizioni alla circolazione causate dell’emergenza coronavirus.

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