Mercato auto: a febbraio -6,7% nell’Unione e -5,4% in Europa occidentale

Prosegue il trend negativo innescato dalla pandemia e dai suoi effetti sulla produzione e vendita di autoveicoli, mentre gli operatori si aspettano le conseguenze della guerra per i prossimi mesi.

Ancora una contrazione per il mercato europeo dell’auto che dopo la deludente apertura di gennaio, lo scorso mese ha chiuso con le immatricolazioni con un calo del -6,7% in zona Ue (pari a 719.465 unità contro le precedenti 771.349 di febbraio 2021) e del -5,4% (pari a 804.028 unità contro le 850.033 di febbraio 2021) considerando tutti i mercati Ue più Regno Unito e Paesi EFTA.

Al primo bimestre del nuovo anno il consuntivo delle nuove immatricolazioni si è chiuso, in Ue con un calo del -6,4% a 1.401.960 unità e nell’insieme dei mercati europei (Ue + Regno Unito + EFTA) a -3,9% (soprattutto grazie al contributo positivo del mercato norvegese e di quello del Regno Unito).

Sono i dati diffusi  stamani da ACEA – Associazione europea dei costruttori di autoveicoli che riunisce i 16 principali produttori di automobili, camion, furgoni e autobus d’Europa e che non ha mancato di rimarcare come questi risultati siano imputabili ancora una volta al perdurare delle difficoltà per le Case automobilistiche di garantire la continuità della produzione stante le continue interruzioni nella catena di approvvigionamento.

Una situazione che si trascina da tempo e che va ad aggravare gli scenari di crisi ben più gravi che si attendono nei prossimi mesi in conseguenza della deflagrazione della guerra tra Russia e Ucraina con tutto ciò che ne consegue in termini di economia, costi energetici e di approvvigionamento di materie prime.
Tra l’altro, sottolineano dall’Associazione, il risultato dello scorso mese è stato il più basso in termini di volumi per il mese di febbraio dall’inizio dei record negativi.

Fortemente contrastata la fotografia dei vari mercati europei con crescite e cali anche a due cifre diversamente distribuiti; una dinamica che si è riscontrata anche nei quattro mercati principali con Italia e Francia che hanno registrato perdite a doppia cifra, rispettivamente del -22,6% e del -13,0%; mentre Spagna (+6,6%) e Germania (+3,2%) hanno aumentato le rispettive immatricolazioni auto.

Guardando al consuntivo del primo bimestre dell’anno in area Ue il numero dei mercati che hanno chiuso con il segno “meno” supera quello dei Paesi che hanno raggiunto una variazione percentuale positiva nel confronto col primo bimestre 2021. Ma, anche in questo caso si è notato un forte contrasto nelle performance dei quattro mercati chiave con Germania e Spagna in zona positiva (rispettivamente +5,6% e +4,2%), mentre Italia (-21,1%) e Francia (-15,7%) hanno registrato forti cali.

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