Mercato Ue: veicoli elettrici a batteria e ibridi sempre più in crescita

I dati diffusi da ACEA relativamente al terzo trimestre 2022 confermano la crescita di BEV ed HEV anche se il 54,3% del mercato è ancora in mano a benzina e diesel che tuttavia vedono erodere le loro quote.

Non sembra subire arresti la corsa dei veicoli più ecologici a propulsione alternativa nell’Ue; secondo i dati diffusi ieri da ACEA (Associazione dei costruttori di autoveicoli europei) e relativi al terzo trimestre 2022 le quote di mercato delle varie tipologie di alimentazioni vedono, in testa le auto a benzina che rappresentano quindi il 37,8% delle nuove immatricolazioni, i veicoli elettrici ibridi, HEV (22,6%), i diesel (16,5%) e i veicoli elettrici a batteria, BEV (11,9%).

Nonostante, quindi, il mercato delle quattro ruote continui ad essere dominato dalle alimentazioni tradizionali che insieme coprono il 54,3% prosegue l’avanzata dei nuovi veicoli elettrici ed elettrificati che tra batteria, ibridi e plug-in elettrici hanno superato il 40% del mercato (43% per l’esattezza).
Ma vediamo insieme i dati per singole tipologie di alimentazione.

Auto a benzina
Nel periodo luglio-settembre si è assistito ad un calo delle immatricolazioni di auto a benzina che si sono assestate sulle 823.360 unità dalle 851.327 dell’analogo periodo 2021 (-3,3%) con una conseguente riduzione della quota di mercato che è passata dal 39,3% del terzo trimestre 2021 al 37,8% attuale.

La popolarità della benzina è diminuita in tutti i mercati-chiave nel trimestre (Germania, -7,1%; Spagna, -3,4%; Francia, -2%), tranne in Italia dove si è assistito ad un aumento delle vendite del 13%.
Dall’inizio dell’anno il calo della domanda è ancora più marcato nell’area Ue (-17%); risultato a cui hanno contribuito non solo i mercati principali ma anche la gran parte dei singoli Paesi membri ad eccezione di Bulgaria, Cipro, Ungheria, Lettonia, Romania.

Auto a diesel
Analogamente nell’ultimo trimestre si è assistito ad una diminuzione delle immatricolazioni delle auto con alimentazione diesel, passate dalle 378.498 unità del terzo trimestre 2021 alle 360.596 attuali (-4,7%) provocando un calo della quota di mercato di un punto percentuale.

La diminuzione della domanda a livello trimestrale è evidente nella maggior parte dei mercati Ue (con la sola eccezione della Germania fra i major, +3,3%), mentre a livello consuntivo i dati 2022 registrano un calo delle immatricolazioni del -24,3% con il contributo negativo di tuti i mercati in calo a doppia cifra.

Veicoli a propulsione alternativa
Negli ultimi tre mesi, nell’Unione, i veicoli elettrici a batteria (BEV) sono stati la tipologia di alimentazione che è cresciuta di più nel confronto con tutte le altre (+22%).
Tutti i mercati dell’area hanno contribuito con diffuse crescite a doppia e a tripla cifra ad eccezione dell’Italia (-35%) e della Danimarca (-2,6%). La “fotografia” del segmento dall’inizio dell’anno mostra una crescita del 26% con il contributo della maggioranza dei mercati dell’area tranne l’Italia (-23,8%) e Austria che ha registrato una leggerissima variazione percentuale nel confronto con lo scorso anno (-0,1%).

Viceversa, sono diminuite le immatricolazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) che al terzo trimestre hanno segnato -6% delle immatricolazioni rispetto all’analogo periodo del 2021 attestandosi ad una quota di mercato dell’8,5%.
In questo caso i risultati sono stati discordanti nell’area con i mercati-chiave in contrazione discordante (Italia e Francia rispettivamente -22,2% e -14,3%; contrapposti a Germania e Spagna che, invece, hanno registrato cali più contenuti, rispettivamente -0,9% e -1,0%), mentre altrove si sono visti aumenti delle immatricolazioni anche a due e a tre cifre.

A livello annuale il segmento si è contratto all’8,6% con una perdita di 55.401 unità e il contributo negativo di tre dei maggiori mercati dell’Unione; la Spagna, viceversa, ha registrato un aumento della domanda del 15,3%.

I veicoli elettrici ibridi (HEV) hanno visto aumentare le vendite del 6,9% nell’ultimo trimestre e del 4,4% dall’inizio dell’anno (rispettivamente 492.011 e 1.544.310 unità) con un balzo dell’1,3% nella quota percentuale di mercato che si è assestata al 22,6%.
A livello trimestrale solo la Germania, fra i major market, ha registrato un risultato negativo (-1,5%), mentre l’Italia è in testa per le unità immatricolate (+20,8%) rispetto ai competitor francesi (+15,6%) e spagnoli (+11,3%).

Veicoli a gas naturale e ad altre alimentazioni alternative
Le auto a metano, hanno scontato il crollo della domanda dovuto all’innalzamento dei prezzi del gas e il principale mercato dell’area, l’Italia, con un calo del -71,2% ha trascinato in zona negativa tutta la media dell’area: -52,4% da 8.315 auto vendute nel terzo trimestre 2021 (di cui 5.876 nel solo Bel Paese), alle 3.954 dell’ultimo periodo (di cui ben 1.694 vendute in Italia).
Andamento analogo se si guarda al consuntivo 2022 sprofondato al -57,7% nell’area Ue con il contributo negativo dell’Italia in calo al -64,9% rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda il segmento delle altre alimentazioni alternative (GPL, etanolo e altri carburanti), vale la pena soffermarsi sulle vendite di auto alimentate a GPL che, nell’ultimo trimestre, sono diminuite del -9,5% soprattutto a causa dei cali registrati nei due principali mercati dell’area: Italia (-3,1%) e Francia (-14,9%).
Tuttavia, dall’inizio dell’anno le vendite nel segmento hanno registrato un aumento del +12,8% con tutti i mercati che hanno contribuito al risultato positivo tranne Austria (-38,5%) e Polonia (-2,1%).

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