Mercato auto europeo in crescita anche a settembre

Nonostante il quadro positivo, il mercato rimane ancora al di sotto del livello pre-pandemia.

A settembre il mercato auto europeo realizza il quattordicesimo mese consecutivo in crescita con 1.166.728 nuove immatricolazioni, che si traduce in un incremento dell’11,1% rispetto a settembre 2022. Anche nei primi 9 mesi del 2023, il mercato automobilistico dell’UE è cresciuto notevolmente (+17%), per un totale di otto milioni di auto immatricolate.  

Tuttavia, nonostante gli aumenti da inizio anno, il mercato rimane al di sotto del 20% rispetto al 2019 quando si immatricolavano circa 10 milioni di unità all’anno. 

Secondo il Centro Studi Promotor, il recupero in atto appare dovuto soprattutto al consistente portafoglio ordini accumulato nel periodo in cui la produzione di auto è stata fortemente ostacolata dalla carenza di microchip e di altri componenti essenziali mentre da più parti si segnala che la raccolta di nuovi ordini è al momento insoddisfacente per consentire un ritorno in tempi brevi ai livelli ante-pandemia.  

Francia
Il mercato della auto francese archivia il periodo gennaio-settembre registrando una crescita del 15,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1.288.624 unità). Nel solo mese di settembre sono state immatricolate 156.303 unità, con una crescita del 10,7% rispetto al nono mese del 2022. 

Germania
Il mercato auto tedesco nel nono mese dell’anno subisce una marginale contrazione, a causa dell’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi per le auto BEV: a settembre si registrano infatti 224.502 nuovi veicoli immatricolati contro i 224.816 dello scorso anno (- 0,1%). Al contrario nei nove mesi si registra un segno positivo (+14,5%) con 2.138.066 unità archiviate. 

Regno Unito
Con 272.610 immatricolazioni il mercato auto britannico chiude il 14° mese di fila con segno positivo e il miglior settembre dal 2020, registrando una crescita del 21% rispetto alle 225.269 unità del 2022. Nei nove mesi, il Regno Unito conta 1.451.908 registrazioni totali, contro le 1.208.368 dello scorso anno, chiudendo a +20,2%. 

Spagna
Nonostante le vendite di autovetture abbiano totalizzato nel mese di settembre 68.803 unità (+2,3% rispetto a settembre 2022), in Spagna incertezza politica e alti tassi di inflazione influiscono su un tasso di crescita inferiore rispetto ai mesi precedenti. Nel cumulato si contano 711.380 immatricolazioni che, pur rappresentando una crescita del 18,5%, fanno registrare un calo del 15,8% rispetto alle vendite pre-pandemia. 

Sul fronte alimentazione, a settembre il mercato europeo delle auto a benzina è aumentato del 5,5%, sebbene la sua quota di mercato sia scesa dal 35,3% al 34,1% rispetto a settembre dello scorso anno. La crescita delle vendite nei mercati più grandi del blocco, Italia (+32,2%), Germania (+9,1%), Spagna (+3,2%) e Francia (+1,4%), ha contribuito largamente a questo risultato. 

Il mercato delle auto diesel nell’UE ha continuato a diminuire a settembre (-12,5%), nonostante la crescita in Germania (+4,6%), mentre le vendite nella maggior parte degli altri mercati del blocco sono diminuite. Le auto diesel detengono ora una quota di mercato del 12,7%, in calo rispetto al 15,9% di settembre dell’anno precedente. 

Le immatricolazioni di auto ad alimentazione alternativa a settembre aumentano del 19,8%; crescono sia le auto BEV, con un rialzo contenuto rispetto al mese precedente (+13,2%, con il 16,1% di quota) che le ibride tradizionali (+29,4% con una quota del 28,7%). Per il quarto mese consecutivo, la quota delle auto BEV supera quella delle auto diesel (10,4%). 
Nel complesso, sono state immatricolate 614.423 vetture ibride (di tutti i tipi) ed elettriche, che rappresentano insieme il 52,7% del mercato. Le auto ricaricabili (BEV e PHEV) raggiungono il 23,9% di quota. 

I problemi per un’ulteriore diffusione dell’auto elettrica vengono segnalati, oltre che in Germania (dove la quota attuale è del 18,1%), anche nel Regno Unito che ha una quota del 16,4%. In particolare, nel Regno Unito si segnala che le vendite di auto elettriche sono sostenute soprattutto da incentivi fiscali agli acquisti delle flotte, mentre la domanda dei privati langue. 

Nel periodo gennaio-settembre la quota delle immatricolazioni di auto elettriche è stata inferiore al 5% nei seguenti paesi elencati in ordine decrescente di quota: Spagna (4,9%), Cipro (4,8%), Grecia (4,7%), Italia (3,9%), Polonia (3,5%), Repubblica Ceca (2,8%), Croazia (2,7%) e Slovacchia (2,4%). 

In tema di infrastrutture elettriche, intese in senso più ampio, recentemente l’ACEA ed altre sei Associazioni europee hanno espresso alla Commissione UE la necessità di intervenire su più fronti con: maggiori fondi per lo sviluppo e la modernizzazione della rete, armonizzazione a livello UE delle regole di connessione e dei processi di certificazione della rete, snellimento degli aspetti burocratici e delle relative autorizzazioni per supportare e accelerare gli investimenti. 

Il mercato auto europeo è lontano dai livelli pre-pandemia, manca ancora all’appello un’immatricolazione su cinque, e sulla propensione all’acquisto di auto stanno incidendo diversi fattori negativi. 

In primo luogo, i tempi di evasione degli ordini sono ancora particolarmente lunghi soprattutto per i modelli più accessibili al grande pubblico e in secondo luogo la transizione energetica in atto induce molti automobilisti ancora incerti sul tipo di alimentazione da scegliere a rinviare gli acquisti. 

A tutto ciò si aggiunge il forte deterrente costituito dagli aumenti dei prezzi delle auto ed in particolare, per quello che riguarda la transizione energetica, dal livello dei prezzi delle auto elettriche che senza incentivi non sono ancora alla portata del grande pubblico e ciò in particolare nei paesi con il reddito pro capite più basso.

Di Agnese Mengarelli

 

Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *