Mercato auto in Italia: aprile in frenata a causa di ponti e festività

La ripersa tornerà a maggio ma il canale dei privati ancora non brilla di vivacità.

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Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di aprile sono state immatricolate 160.359 autovetture nuove, in calo del 4,6% rispetto alle 168.135 di aprile 2016.
Il primo quadrimestre 2017 si chiude con 743.321 immatricolazioni, archiviando un incremento dell’8% sulle 688.497 dello stesso periodo dello scorso anno.

Secondo gli analisti il primo dato negativo dell’anno non desta preoccupazioni e il calo è solo apparente.

Innanzitutto, bisogna considerare l’effetto calendario.
A causa della Pasqua e dei ponti, il mese di aprile ha registrato due giorni lavorativi in meno, che in termini di immatricolazioni mensili equivalgono a quasi il 10%.
Gli italiani nel mese scorso hanno pensato più alle vacanze che al lavoro e agli acquisti di beni durevoli e questa circostanza giustifica più che ampiamente la differenza che manca per fare di aprile 2017 un mese con risultati allineati a quelli del primo trimestre.

È lecito dunque prevedere che la ripresa del mercato dell’auto continuerà in maggio. – ha spiegato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi PromotorTra l’altro dall’inchiesta congiunturale sul mercato dell’auto condotta dal Centro Studi Promotor a fine aprile emerge che il 13% dei concessionari stima per i prossimi mesi domanda in crescita e il 65% ipotizza stabilità sui buoni valori attuali. Previsioni, queste, corroborate dal fatto che il quadro economico italiano non è in rallentamento ed anzi dall’indice anticipatore del ciclo economico dell’Istat vengono segnali sostanzialmente positivi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Unrae, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere.
“Nonostante l’effetto calendario – ha commentato Michele Crisci, il nuovo presidente dell’Unraeil mercato mantiene la propria effervescenza nell’area delle immatricolazioni a società, mentre iniziano a flettere gli acquisti dei privati e non sembra solo per un effetto mix canali di vendita.
Il mercato sarà caratterizzato, nell’anno, da un aumento della componente vendite a società e noleggio rispetto a quella dei privati, grazie al contributo di Superammortamento e Legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali che stanno incentivando gli investimenti delle aziende”.

Dopo 2 anni consecutivi di incrementi intorno al 16%, quindi, il mercato auto nel 2017 tornerebbe a sfiorare il livello di 2 milioni di immatricolazioni totali, un volume di vendite che torna a superare quello del lontano 2010.

Analizzando i canali di vendita, tuttavia, emerge una forte flessione del 17,1% degli acquisti dei privati, la cui quota ad aprile scende al 53,9%. Anche il primo quadrimestre registra un calo dei volumi dell’1,9%, al 57,2% del totale mercato.
Crescono del 24,8% le immatricolazioni a società, nonostante il confronto con un incremento del 22% dello scorso anno. La loro rappresentatività raggiunge il 20,5% del totale nel mese e del 18,1% nel primo quadrimestre, periodo nel quale i volumi si incrementano del 35,5%.
Rallentano i noleggi con un modesto +6,4% in volume, determinato dalla spinta del breve termine a +17,1%, a fronte di un calo del 2% del lungo termine.

Secondo il Centro Studi Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia, nel mese scorso si sono ridotti fortemente sia l’affluenza nelle concessionarie sia i contatti web, tanto che diversi brand hanno dovuto correggere le indicazioni iniziali sugli obiettivi di vendita, dato che non erano in linea con il mercato reale, per di più condizionato dalle necessità di smaltimento dei km zero accumulati nei mesi precedenti.

Ad aprile abbiamo registrato una diminuzione di affluenza presso le concessionarie – ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federautoe di conseguenza flettono le immatricolazioni, complice anche l’abbondante infornata di ordini del primo trimestre che ha anticipato una parte della domanda. Ma il quesito è: questa battuta d’arresto nella crescita è da imputarsi alle vacanze pasquali o è il sintomo di un rallentamento del trend di crescita? Noi riteniamo che da qui a fine anno assisteremo a una decelerazione della crescita e che l’anno possa concludersi con un incremento del +8% circa rispetto al 2016. Il che porterebbe le immatricolazioni totali a circa 1.950.000 pezzi”.

Nonostante il calo apparente di aprile, il mercato auto in Italia sembra in buona salute e sta sviluppando numeri importanti, quasi pre-crisi.

Tuttavia, per capire se il calo di aprile è dovuto all’effetto calendario o a un reale rallentamento delle vendite, bisognerà attendere i dati dei prossimi mesi.


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