La mobilità del futuro, in Europa, sarà pulita, competitiva e interconnessa

La Commissione Europea ha presentato il 31 maggio una iniziativa volta a rinnovare la mobilità di persone e di merci su tutto il territorio europeo, con lo scopo di garantire la competitività al settore dei trasporti nel quadro di una transizione verso l’energia pulita e la digitalizzazione.

Europe on the  move

La Commissione Europea ha presentato, ieri, 31 maggio, l’iniziativa: “L’Europa in movimento“, con lo scopo di rivoluzionare il sistema di trasporto di merci e di persone in chiave green e di equità senza perdere in competitività ed efficienza.

Tale strategia contempla varie proposte che si prefiggono lo scopo di: 

rendere il traffico più sicuro;
– incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi;
– ridurre le emissioni di CO2,
– ridurre l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico;
– ridurre gli oneri burocratici per le imprese;
– combattere il fenomeno del lavoro nero;
– garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.

Da Bruxelles rendono noto che i benefici di tale strategia, nel lungo periodo, si faranno positivamente sentire anche al di là del settore per i quali sono stati precipuamente pensati; tali misure, infatti, vanno nella direzione di promuovere l’occupazione, la crescita e gli investimenti, rafforzare l’equità sociale, ampliare le possibilità di scelta dei consumatori.
Il tutto consentendo, al contempo di diminuire le emissioni di gas nocivi alla salute e al clima derivanti dalla combustione dei carburanti.

Il mondo dei trasporti si sta trasformando in modo radicale. L’Europa deve cogliere questa opportunità e plasmare il futuro della mobilità – ha dichiarato Maroš Šefčovič, Vicepresidente per l’Unione dell’energia – Per noi è un’occasione unica per “reinventare la ruota”. Vorrei che la nostra industria non fosse soltanto coinvolta dal cambiamento globale, ma che ne fosse protagonista.

La nostra impostazione riguardo al tema della mobilità va ben al di là del settore dei trasporti” gli ha fatto eco Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività. “Oggi assistiamo a un’evoluzione del settore dei trasporti che si inscrive nel quadro di tendenze economiche emergenti come l’economia collaborativa o l’economia circolare. Di conseguenza, è un’opportunità per modernizzare l’economia europea nel suo complesso e spingerla verso una maggiore sostenibilità“.

Ricordiamo che la mobilità ha un influsso importante sulla vita quotidiana dei cittadini europei ed è responsabile dell’occupazione diretta di oltre 11 milioni di persone. È un settore, tuttavia che sta attraversando una serie di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali, il cui ritmo sta accelerando. Sfruttare tali trasformazioni, pertanto, diviene essenziale per realizzare un’Europa vuole crescere nella sostenibilità economica e ambientale.
È per questo motivo che la Commissione Ue ha adottato tale strategia a lungo termine per trasformare queste sfide in opportunità e giungere entro il 2025 all’obiettivo di una diffusa mobilità intelligente, socialmente equa e competitiva. L’UE guiderà questa transizione con una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione. In questo modo, in Europa potranno essere sviluppati, offerti e prodotti i migliori veicoli, le migliori attrezzature per i trasporti e le migliori soluzioni per una mobilità pulita, interconnessa e automatizzata.

L’Europa in movimento” prevede una prima serie di 8 iniziative legislative riguardanti in modo specifico il trasporto su strada. Si tratta di un settore di particolare importanza, sia perché impiega direttamente 5 milioni di europei, sia perché è all’origine di circa 1/5 delle emissioni di gas serra prodotte in Europa. Le proposte miglioreranno il funzionamento del mercato del trasporto delle merci su strada e le condizioni sociali e occupazionali dei lavoratori. Tale miglioramento sarà il frutto di una maggiore attenzione al rispetto delle normative, della lotta alle pratiche occupazionali illecite, del taglio degli oneri amministrativi per le aziende e della precisazione delle norme esistenti, ad esempio per quanto riguarda l’applicazione delle leggi nazionali relative al salario minimo.

La Commissione intende promuovere, inoltre, inoltre le soluzioni di mobilità senza interruzioni che permetteranno ai cittadini e alle imprese di spostarsi più facilmente in tutta Europa. Va in questa direzione la proposta di migliorare l’interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio, che consentirà agli utenti della strada di viaggiare nell’intera UE senza doversi preoccupare delle diverse formalità amministrative. Specifiche comuni per i dati relativi al trasporto pubblico, inoltre, permetteranno di pianificare meglio il viaggio e di seguire l’itinerario migliore anche quando questo comporta l’attraversamento di una frontiera.

Questa prima serie di 8 proposte sarà integrata nel corso dei prossimi 12 mesi da altre proposte, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni, oltre alle prime norme in assoluto riguardanti le emissioni dei veicoli pesanti, che fanno seguito alla proposta odierna concernente il monitoraggio e la trasmissione di informazioni in tema di emissioni di CO2 e consumo di carburante dei veicoli pesanti. Tali proposte stimoleranno ulteriormente l’innovazione, oltre a contribuire ad aumentare la competitività, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria, la salute pubblica e la sicurezza dei trasporti.

L’UE ha l’opportunità unica di modernizzare il trasporto su strada non soltanto in casa propria, ma anche a livello globale – ha dichiarato Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti – Con le nostre riforme porremo le fondamenta per soluzioni stradali digitali standardizzate, ha aggiunto, condizioni sociali più eque e regole di mercato applicabili. Le riforme contribuiranno a ridurre i costi socio-economici dei trasporti, come il tempo perduto a causa del traffico, gli incidenti stradali mortali o con feriti gravi e i rischi per la salute derivanti dall’inquinamento e dal rumore, e andranno incontro alle esigenze dei cittadini, delle imprese e della natura. Con norme comuni e servizi transnazionali, inoltre, i viaggi multimodali potranno diventare realtà in tutta Europa“.

Ci auguriamo di veder presto realizzate queste prospettive.

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