Sharing mobility: in Italia un fenomeno in crescita

Aumentano le flotte, gli utenti e i servizi per la mobilità condivisa; quasi 1 milione di veicoli “condivisi” sulle nostre strade: progresso per lo sviluppo economico e turistico italiano.

17rapporto-ANIASA

In Italia non si arresta la crescita della sharing mobility!
Ad affermarlo, gli analisti di ANIASAAssociazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici, convenuti martedì 29 maggio, a Milano, per la presentazione del 17° Rapporto su dati, scenari e trend della mobilità condivisa nel nostro Paese.

Stiamo vivendo un cambiamento epocale negli scenari di mobilità cittadina, turistica e business del nostro Paese, guidato da tre elementi chiave: condivisione, connettività e sostenibilità –  ha dichiarato il Presidente ANIASA – Massimiliano Archiapatti – Una graduale evoluzione che testimonia il nostro nuovo modo di muoverci e che sta accompagnando gli italiani verso un utilizzo più intelligente dell’auto, verso forme di mobilità a consumo“.

Crescita del fatturato
Dal Rapporto emergono dati confortanti: nel 2017 si è avuto un aumento del fatturato pari al 7,7% (che rappresenta una cifra superiore ai 6 miliardi di Euro) e che si concretizza in un parco circolante di circa 1 milione di veicoli ed un volume di immatricolazioni pari a circa il 22% del mercato nazionale.

L’analisi dei dati mostra una crescente attenzione da parte degli italiani verso un sistema di trasporto condiviso, più sostenibile dal punto di vista ambientale e anche più conveniente in termini di consumi di carburante e di volume di traffico.
Un risultato non da poco per un Paese tradizionalmente legato al concetto di auto privata.

Milano, con 3.100 vetture in flotta e Roma, con 2.100, sono le città in cui l’auto condivisa è maggiormente diffusa seguite a ruota da Torino e Firenze.

Nel 2017 le attività di car sharing hanno registrato una crescita decisamente rilevante del numero di utenti. L’aumento ha riguardato sia il numero di utenti iscritti ai servizi offerti dai singoli operatori (1.300.000, +21% vs 2016), sia gli utenti realmente attivi (820.000 con almeno 1 noleggio negli ultimi 6 mesi), che sono saliti del 38% rispetto al 2016.

Complessivamente il parco veicoli dei principali operatori di free floating (flusso libero) è cresciuto del 9%, circa 500 auto in più, mentre il numero dei noleggi è salito del 7%, superando i 7 milioni e confermando che il fenomeno del “multi-tessera” (ogni utente possiede quasi tre tessere) continua a diffondersi.

E se il 2017 ha fatto registrare un bel balzo in avanti, l’anno in corso sembra avviato sulla buona strada. Infatti, nell’analisi dei dati riferiti al primo trimestre 2018 il settore della mobilità condivisa ha raggiunto il 27,5% dell’intero mercato nazionale: oltre 1 auto su 4 è immatricolata a noleggio. Non solo, aumenta del 16% il giro d’affari, la flotta circolante sale a 936.000 unità e le immatricolazioni salgono da 154.000 a 172.000 unità.

Presentazione  17 Rapporto ANIASA

Le agevolazioni conquistano le aziende e i privati
La maggior fiducia al ricorso a sistemi di sharing mobility, secondo l’ANIASA è da ricercarsi, per il 2017, nelle agevolazioni fiscali sul tipo del super-ammortamento; ma non solo: dinamiche quali la domanda turistica e di business, il rinnovo del parco auto delle aziende, senza contare l’impatto nella reputazione sociale dei temi dell’ambiente e della sostenibilità, la nuova clientela nell’area delle micro imprese, hanno fatto sì che il noleggio a lungo termine si prospetti come formula più efficace per soddisfare le specifiche esigenze di mobilità.

Infatti, grazie alla tipologia dei servizi, ai risparmi economici e ai vantaggi gestionali, il noleggio a lungo termine diventa sempre più conveniente rispetto alle forme tradizionali di acquisto e di leasing finanziario.

Secondo l’ANIASA e la Società di consulenza strategica Bain&Company che hanno condotto uno Studio innovativo sul noleggio a lungo a termine e i privati, in Italia: “Noleggio a lungo termine ai privati. La nuova frontiera dell’auto“, ci sono oltre 30.000 privati che hanno già scelto di rinunciare all’auto in proprietà, affidandosi al noleggio. Senza contare che avvalendosi di grandi economie di scala, gli operatori del noleggio offrono oggi servizi di mobilità a costi contenuti anche per le famiglie, che non godono delle agevolazioni fiscali previste per le aziende.

Il profilo del Cliente medio
Secondo lo Studio il cliente-medio è di sesso maschile, 36 anni, utilizza omogeneamente il servizio durante la settimana e nelle diverse fasce orarie della giornata, per una durata media di 31 minuti, per percorrere circa 7 km.

Buone notizie per ambiente e sicurezza
Un maggior ricorso alla mobilità condivisa, come si è più volte scritto, avrà conseguenze positive non solo sulle tasche di privati ed aziende, ma anche su ambiente e sicurezza. Infatti, tale dinamica si traduce necessariamente in: minor traffico veicolare, svecchiamento del parco auto circolante con mezzi più performanti dal punto di vista delle emissioni rispetto alla media nazionale e altresì più performanti dal punto di vista tecnologico.

Il prossimo Governo può accelerare il progresso in atto, rimettendo in agenda la revisione del Codice della Strada, ancorato ad una mobilità anni ’80 che, non contemplando la sharing mobility, rischia di frenarne la diffusione – ha dichiarato il Presidente ANIASA Massimiliano Archiapatti – È fondamentale un cambio di marcia, anche promuovendo motorizzazioni più ecologiche e reti infrastrutturali di connessione, che facilitino spostamenti e trasporti a beneficio del sistema Paese“.

È l’inizio di una rivoluzione nel sistema di trasporto privato in Italia?
Forse, ma c’è ancora parecchia strada da fare e sarà compito delle istituzioni e dei cittadini cogliere le opportunità offerte dal mercato e dalla tecnologia per migliorare la qualità della vita e dell’ambiente.

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