Mercato auto europeo: giugno a +5,1%

La demonizzazione del diesel e le limitazioni alla circolazione determinano il crollo del gasolio a favore di benzina e alimentazioni elettriche.

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Giugno tonico per il mercato dell’auto dell’Unione Europea e dell’Efta.
Secondo i dati diffusi dall’ACEA, lo scorso mese sono state immatricolate 1.618.985 autovetture nell’Europa dei 28+EFTA, il livello più alto di sempre per lo stesso mese, in aumento del 5,1% rispetto a 1.540.759 vetture vendute nel mese di giugno dello scorso anno.

Da segnalare che questo risultato importante è stato ottenuto nonostante in molti mercati nazionali si sia prodotta una situazione di incertezza tra il pubblico determinata dalle notizie su limitazioni alla circolazione delle auto diesel già adottate o in cantiere.

Il I semestre 2018 in Europa registra un incremento del 2,8% con 8.695.785 immatricolazioni, rispetto agli 8.461.963 veicoli immatricolati del periodo gennaio-giugno 2017.

Nel complesso – ha affermato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – il mercato europeo dell’auto gode di buona salute e sta assorbendo senza eccessivi contraccolpi gli effetti della messa in stato d’accusa del diesel anche per interessi diversi da quelli dell’ecologia. Gli automobilisti si stanno rivelando più saggi dei governanti nazionali e locali e gestiscono la pretesa emergenza diesel con saggezza”.

Dei 30 paesi dell’area UE+Efta ben 22 sono in crescita e spicca in giugno la performance della Svezia (+72,9%) che vede entrare in vigore dal 1° luglio un nuovo sistema di tassazione del tipo bonus-malus che deve aver innescato un anticipo della domanda di vetture.
Venendo all’analisi per paesi, i dati diffusi oggi dall’Acea confermano l’importanza dei cinque maggiori mercati che insieme assorbono il 71,3% delle immatricolazioni dell’area.
Tra questi mercati tre sono in crescita, uno è in calo e uno è in sostanziale stallo. 

Germania
Buona performance di giugno per il mercato tedesco con 341.308 auto nuove e una crescita del 4,2%. Anche il I semestre in territorio positivo a +2,9% con 1.839.031 vendite contro le 1.787.026 dello stesso periodo dello scorso anno.
Il diesel si attesta su una rappresentatività del 32,1%, con una flessione delle immatricolazioni nei primi 6 mesi del 20% (e il mese di giugno in riduzione del 16,2%). Le ibride raggiungono il 3,3% e le elettriche lo 0,9% del totale.

Regno Unito
I semestre negativo a -6,3% per il mercato auto britannico che archivia 1.313.994 immatricolazioni.
In flessione anche il mese di giugno che ha registrato 234.945 unità e una perdita del 3,5%.
Il semestre fa segnare anche un crollo delle vendite di vetture diesel, che perdono il 30,2% delle immatricolazioni, contro il 43,8% dello stesso periodo dello scorso anno. A trarne vantaggio la benzina (+11,4% nel semestre) che arriva al 61,8% del mercato e le alimentazioni alternative che guadagnano il 24,2% e raggiungono una quota del 5,5%.

Francia
Il mercato auto francese a giugno mette a segno un incremento del 9,2% e chiude il primo semestre con un +4,7%.
Da un’analisi per alimentazione, emerge che il diesel, nel I semestre, si attesta sul 40,3% di rappresentatività, avendo perso il 7,6% rispetto al 2017 e il 27% se confrontato con il 2013.
La flessione registrata nel periodo gennaio-giugno 2018 è di quasi il 12% delle vendite.
Forte impulso arriva dalle immatricolazioni di veicoli ibridi (+33,4%), in particolare da quelli plug-in che segnano un aumento del 45%. Prosegue il recupero della benzina che nel I semestre guadagna 6,5 punti percentuali di quota arrivando al 53,9% con 640.370 unità.
Moderata crescita delle elettriche che archiviano un +6,1% e 14.381 immatricolazioni, attestandosi su una quota stabile rispetto allo scorso anno.

Spagna
Grazie alle 142.376 vendite di giugno (+8,0% rispetto alle 131.797 di giugno 2017), nel primo semestre 2018 in Spagna sono state immatricolate 734.649 autovetture nuove, il 10,1% in più rispetto alle 667.494 dello stesso periodo dello scorso anno.
È il mercato più effervescente tra i cinque maggiori con crescite che riguardano tutti i canali di vendita e che sono particolarmente significative per il mercato dell’auto aziendale. Le immatricolazioni in Spagna sono ancora molto lontane dai livelli ante-crisi, ma la velocità di recupero del terreno perduto appare in accelerazione per effetto di tassi di crescita dell’economia quasi doppi rispetto a quelli dell’Italia.


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