Veicoli commerciali: a settembre -10% in Ue

Settembre ha fatto registrare il primo, notevole calo dell’anno per il segmento dei veicoli commerciali, sebbene la domanda sia complessivamente positiva prendendo in considerazione l’intero periodo gennaio-settembre 2019. 

veicoli commerciali calo immatricolazioni  settembre 2019

Dopo otto mesi di crescita consecutiva in Europa, il segmento rappresentato dai veicoli commerciali, nel mese di settembre, ha fatto registrare il primo notevole calo: -10%.

È la prima volta nel 2019 che, comunque, nonostante la performance negativa del mese scorso, ha visto la domanda di veicoli commerciali rimanere sostanzialmente positiva in Europa (+4,6%).

In settembre la domanda è diminuita in tutti i segmenti e in tutti i principali major markets dell’UE, ad eccezione di Italia e Francia che hanno realizzato risultati positivi (rispettivamente del +8,8% e del +2,5%). Molto negativo il risultato del Regno Unito (-22% è il peggior risultato negativo fra i principali mercati Ue), sulla cui domanda, evidentemente pesano parecchio le incertezze legate alla Brexit, ma anche la Germania e la Spagna hanno visto diminuire la loro domanda con cali rispettivi del –11,5% e del -4,2%).

Viceversa, se si osserva l’andamento complessivo nei primi 9 mesi dell’anno si può notare che in un contesto di sostanziale positività dei risultati, la Germania è il principale mercato per performance raggiunte (+10,9%), seguita da Francia (+6,1%), Regno Unito (+5,1%), Italia (+4,9 %) e Spagna (+1,5%).

Ma vediamo insieme la sintesi dei risultati per “famiglie” di mezzi a partire dai dati diffusi in data 24 ottobre dall’Associazione Europea dei Costruttori Automobilistici, ACEA.

Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 t
Il calo delle immatricolazioni di LCV (Light Commercial Vehicles) nel mese di settembre si è attestato al 9,4% e nei 27 mercati presi in esame in Ue sono tanti i segni negativi registrati (ben 16). Gli analisti di ACEA motivano la riduzione della domanda considerando “le vendite di nuovi furgoni sono soggette al regime di test delle emissioni WLTP dal 1 ° settembre, esattamente un anno dopo l’introduzione del test per tutte le autovetture“.

Fra i 5 mercati principali d’Europa il Regno Unito è quello dove la domanda id LCV è calata maggiormente (-23,5%), ma anche la Germania ha visto una diminuzione a due cifre (-11,2%), mentre in Spagna il calo è stato più contenuto (-2,9%).
Viceversa si segnala la crescita della domanda di nuove immatricolazioni in Italia (+13%) e in Francia +3,8%).

Se si guarda al complesso dei primi 9 mesi del 2019 si osserva che il mercato dei nuovi furgoni in UE è aumentato del 4,4%, pari a 1,6 milioni di veicoli immatricolati in totale. Tutti i principali mercato hanno contribuito con risultati positivi: Germania (+11,2%), Italia (+6,9%), Francia (+5,9%), Regno Unito (+4,5%) e Spagna (+1,9%).

Nuovi veicoli commerciali pesanti (HCV) di almeno 16 t
Nel mese di settembre, per il segmento dei camion pesanti, si è registrato un ennesimo calo (-13,8% pari a 22.887 nuove immatricolazioni) che, su base annua, ha significato 3 mesi di cali consecutivi. Ben 22 Paesi dei 27 considerati hanno subìto una contrazione della domanda e tutti i principali mercati hanno avuto un calo della domanda. L’Italia è maglia nera (-22,9%), seguita dalla Germania (-16,3%), mentre Regno Unito, Francia e Spagna hanno registrato cali più contenuti (rispettivamente: -8,9%; – 6,9% e -4,7%).

Viceversa, nel periodo gennaio a settembre 2019, la domanda UE di camion pesanti è aumentata del 5,3% (pari a 244.678 nuove immatricolazioni). Questa crescita, almeno per quanto riguarda i major markets, è stata trainata da Regno Unito (+16,0%), Francia (+9,2%) e Germania (+8,2%).
Tuttavia, nello stesso torno di tempo le immatricolazioni di autocarri pesanti sono diminuite sia in Italia (-6,7%) che in Spagna (-1,4%).

Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti (MHCV) oltre 3,5 t
Anche la domanda di camion medi e pesanti ha subìto una contrazione lo scorso mese, attestandosi su un -13,4% in tutta l’Unione europea rispetto alla quota raggiunta a settembre 2018.
Analogamente ai mezzi pesanti, tutti i mercati europei hanno registrato un diffuso calo delle immatricolazioni. Ancora una volta è l’Italia a posizionarsi sul gradino più basso del podio con un calo a due cifre (-22,7%), ma vanno di poco meglio le performance di Germania (-12,3%) e Regno Unito (-11,3%), mentre Francia e Spagna, riescono a contenere la contrazione (rispettivamente – 8,5% e – 5,8%).

A livello europeo nel periodo gennaio-settembre le immatricolazioni nel segmento sono aumentate del 5,7% riuscendo a contenere il calo avuto nel terzo trimestre. Regno Unito (+13,6%), Germania (+10,6%) e Francia (+8,0%) hanno guidato questa crescita, mentre Italia (-6,4%) e Spagna (-2,0%) hanno registrato risultati peggiori rispetto all’anno precedente.

Nuovi autobus e pullman di medie e grandi dimensioni (MHBC) oltre 3,5 t
Nel confronto con i risultati di settembre 2018, quest’anno, lo scorso mese ha fatto registrare un –6,7% per la domanda Ue di autobus e pullman.
In questo caso, a livello comunitario, i mercati hanno mostrato risultati diversi e anche la “fotografia” offerta dai 5 major markets Ue mostra queste disparità. La Spagna si segnala per la maggior contrazione (-28,8%) e anche la Germania presenta un calo a due cifre (-19%) seguita dal Regno Unito (-4,7%).
Al contrario, sono aumentate le immatricolazioni in Francia (+11,1%) e in Italia (+5,6%).

Nel complesso dei primi 9 mesi 2019 la domanda di nuovi autobus è rimasta positiva rispetto al 2018 (+2,9%) ma la responsabilità di questa crescita è da ricercarsi soprattutto nei mercati dell’Europa centrale (Romania + 116,8%; Belgio 41,5%; Estonia 48,4%; Paesi Bassi 43,1%).
Invece, i principali mercati dell’Europa occidentale, hanno registrato performance piuttosto basse se non negative (Francia + 2,5%; Germania + 0,3%; Italia – 5,6%, Spagna 0,7% e Regno Unito che registra il calo peggiore: – 20,9%).

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