Mercato auto Italia: novembre a +2,2%, ma le vendite restano instabili

Crollano le vendite di vetture ai privati, il mercato è sostenuto dal noleggio a lungo termine e dalle autoimmatricolazioni.

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Secondo i dati pubblicati dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a novembre, nonostante il giorno lavorativo in meno rispetto a novembre 2018, le immatricolazioni di autovetture sono state pari a 150.587 unità, segnando +2,2%.

Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato quasi il 50% del totale mercato, con molti marchi che hanno raggiunto punte superiori al 60%, mentre le autoimmatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato il 17,7% dei volumi di vendita mensili, con una crescita di oltre il 40% rispetto a novembre dello scorso anno.

Il mercato italiano delle autovetture registra un segno “più”, grazie al forte incremento di noleggio a lungo termine e autoimmatricolazioni che congiuntamente guadagnano 10 punti percentuali di quota. Tuttavia, si tratta di un trend positivo solo in apparenza, vista l’instabilità delle vendite che continua a presentarsi con risultati altalenanti ad ogni chiusura mese.

Nonostante il recupero del 7,2% registrato negli ultimi 3 mesi, nel periodo gennaio-novembre le immatricolazioni hanno toccato quota 1.775.884 con un calo contenuto dello 0,58% sullo stesso periodo del 2018.

Considerando che dal 2015 al 2018 la media delle immatricolazioni di auto nuove nel mese di dicembre è stata attorno a 120.000 unità, il 2019 potrebbe chiudere a 1,9 milioni di nuove registrazioni, che sarebbe comunque un risultato ancora insoddisfacente in quanto con un parco circolante di oltre 39 milioni di autovetture la sola domanda di sostituzione genera, in condizioni normali, un volume di acquisti decisamente superiore.

A nostro avviso la fotografia corretta dell’andamento di mercato è espressa dalle immatricolazioni a privati – ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto – che a novembre hanno chiuso con una pesantissima flessione, quasi il 15%, rispetto a novembre dello scorso anno. Il resto, sempre a nostro avviso, è espressione di una fase complessa in cui le immatricolazioni sembrano essere governate da ragioni tecniche legate agli impegni che graveranno sul settore a partire dal target di CO2 sui volumi immatricolativi dal prossimo anno”.

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Dall’analisi dei canali, infatti, emerge un forte calo dei privati, che a novembre perdono il 14,6% dei volumi attestandosi sulle 82.000 unità, e passando in un anno dal 64,7% di quota al 54,1% di novembre 2019.
Il mercato è sostenuto dal +40,3% del noleggio e +26,1% delle società.
La forte spinta del noleggio arriva prevalentemente dal lungo termine (+43,7%), al 17,6% di rappresentatività, grazie all’impulso delle captive che registrano a novembre un +114,6% di crescita.
In aumento anche il noleggio a breve termine (+37,9%) con 4.700 immatricolazioni e una quota sul mercato totale del 3,1%.
Nel canale delle società, da segnalare il forte incremento delle autoimmatricolazioni, che incrementano i propri volumi del 37,8% a 26.000 unità, rappresentando a novembre il 17,3% del mercato contro il 12,8% dello stesso mese del 2018.

Si susseguono – ha commentato Michele Crisci, Presidente di UNRAE – proposte di provvedimenti scoordinati e incongruenti privi di una visione d’insieme, senza nessun coinvolgimento degli operatori di settore se non a cose fatte, con una tecnica “per tentativi” che scatena il panico per poi dichiarare la massima apertura al dialogo e tornare sui propri passi. In questo modo, anziché lavorare di concerto per costruire un sistema di sostegno che garantisca un futuro ad un settore in difficoltà, fondamentale per l’economia del Paese, il rischio è di giocare solo e continuamente di rimessa con un approccio a volte verniciato di green, ma senza una necessaria e condivisa visione strategica”.

Secondo l’analisi del mercato per alimentazione, continua il calo delle immatricolazioni di vetture diesel che, nel mese di novembre 2019, cedono il 17% portando la flessione, nel periodo gennaio-novembre 2019, a -22,5%.
Al contrario, le autovetture a benzina crescono del 15% nel mese (46% di quota) e del 25% nel cumulato.
Le autovetture ad alimentazione alternativa raggiungono, nel mese, una quota del 17,4% e sono in crescita del 25%.
Le auto GPL diminuiscono dell’8% nel mese (6,4% di quota), pur confermando una variazione positiva dell’8% nel cumulato.
Continua la ripresa delle autovetture a metano, più che raddoppiate a novembre (27% di quota), ma in calo del 2,3% nel cumulato.
Le ibride di tutti i tipi insieme alle auto elettriche crescono del 46,5% a novembre (+36% nel cumulato), rappresentando l’8,3% del mercato.

Sono tre, a novembre, i modelli italiani presenti nella top ten delle vendite, con Fiat Panda (10.617 unità) ancora in prima posizione, seguita, al secondo posto, da Lancia Ypsilon (4.320) e, al quinto, da Fiat 500X (3.432).

Infine, il mercato dell’usato a novembre 2019 totalizza 336.112 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture, registrando un calo del 10,2% rispetto a novembre 2018.
Nei primi 11 mesi del 2019, i trasferimenti di proprietà sono 3.864.731, il 5,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.

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