Batterie; parole d’ordine: innovazione e sostenibilità

L’associazione dei produttori europei, Eurobat, lancia la sua roadmap sull’innovazione della batteria al 2030.

White paper battery innovation Eurobat

Il ruolo delle batterie è estremamente cruciale nella realizzazione dell’obiettivo del Green Deal europeo e, più specificatamente nella direzione della progressiva decarbonizzazione dei processi industriali e non solo, nell’ottica generale di una economia più sostenibile e neutrale dal punto di vista climatico.

Inoltre, sono riconosciute universalmente come fondamentali attivatori per la decarbonizzazione nei trasporti, nell’energia, nella logistica, nella produzione e nelle telecomunicazioni, fornendo l’adeguato sostegno alla transizione energetica in vari settori e contribuendo al miglioramento delle performance in un ampio ventaglio di applicazioni.

A partire da questi presupposti l’industria europea delle batterie, già da tempo si è attivata per aprire la strada all’innovazione e alla standardizzazione dei prodotti del futuro, cercando di incanalare la “voce” europea nelle discussioni internazionali e cercando altresì di ottenere prodotti affidabili e ben spendibili sul mercato globale, senza dimenticare elevati standard di qualità “su misura” per le tante, diverse, applicazioni.

Una strategia a lungo termine, giacchè il settore delle batterie in Europa deve necessariamente fare i conti con un mercato dove la domanda si inserisce tanto nel settore automobilistico in rapida evoluzione, quanto in quello dello stoccaggio.

È a partire da queste premesse che, in data 5 giugno, EUROBAT, Associazione europea dei produttori di batterie automobilistiche e industriali ha lanciato la sua Roadmap sull’innovazione della batteria al 2030 dando vita ad una Conferenza di presentazione su web alla quale hanno partecipato, non solo i vertici dell’Associazione, ma anche il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Frans Timmermans che, nell’occasione, ha ribadito il ruolo cruciale delle batterie nell’affrontare le sfide del Green Deal europeo e della “ripresa verde” post-pandemia e ha invitato l’industria di settore a collaborare con la Commissione e l’europarlamento per costruire un quadro legislativo che supporti l’innovazione, la sostenibilità, la competitività, la resilienza e la crescita.

Scorrendo la sintesi della Roadmap si legge che: “Nel 2019, le batterie al piombo per l’industria automobilistica e industriale costituivano il 75% del mercato globale delle batterie B2B. Fonti diverse prevedono che questo mercato crescerà a oltre 200 miliardi di euro entro il 2030, pari a oltre 1.800 GWh e che rappresentano tre volte il valore di mercato 2019… Le batterie al litio continueranno ad avere la crescita maggiore, ma anche la domanda di batterie al piombo crescerà in modo incrementale nel prossimo decennio“.

Le tecnologie a base di piombo e litio, ma anche quelle a base di nichel e sodio, hanno dunque un notevole potenziale di sviluppo in Europa e l’industria è pronta ad aumentare i suoi investimenti nell’innovazione e in ricerca e sviluppo dal momento che il futuro a basse emissioni impone forti innovazioni tecnologiche e garantisce ampi margini di mercato a patto di combinare il giusto mix di chimica e tecnologia necessarie a rispondere alle esigenze di ogni singola applicazione garantendo, al contempo: alta potenza e densità di energia, lunga durata, basso costo, eccellente sicurezza e minimo impatto ambientale.

La Roadmap stilata dai produttori europei intende fornire il background tecnico del potenziale di innovazione delle tecnologie chiave della batteria tentando di guidare e orientare le decisioni dei responsabili politici Ue in un momento di forte transizione del settore.

La “tabella di marcia” sottolinea l’importanza di considerare ciascuna applicazione in modo indipendente quando si mira all’innovazione dei prodotti; un caso specifico, ad esempio, è quello rappresentato dal Piano SET (Strategic Energy Technology) che concentrandosi fortemente sulle batterie di propulsione HEVEV plug-in e sull’uso delle batterie dei veicoli elettrici di seconda vita (EV) ha portato a indirizzare ricerca e sviluppo mirati solo sulle tecnologie più adatte per questi profili applicativi.

Tuttavia, ricorda EUROBAT: “ci sono molti altri mercati emergenti delle batterie, ognuno dei quali può contribuire a trasformare l’economia dell’UE in modo sostenibile futuro e raggiungere l’obiettivo neutralità climatica in Europa al 2050“.

Di conseguenza, la Roadmap illustra una varietà di applicazioni critiche, identificando le prestazioni chiave della batteria al fine di soddisfare i requisiti futuri per le applicazioni che serviranno. Si conclude con una serie di ricerche e obiettivi di innovazione per applicazione, dimostrando la necessità e la complementarità di batterie diverse tecnologie, che hanno tutte un ruolo da svolgere e offrono un potenziale significativo per lo sviluppo.

Abbiamo bisogno di una politica industriale che riconosca tutte le tecnologie di batteria e i posti di lavoro che creano nell’UE, che devono essere presi in considerazione dalla Commissione europea e dal Parlamento al momento della messa a punto del nuovo regolamento sulle batterie“, ha dichiarato Marc Zoellner, Presidente EUROBAT e CEO del gruppo Hoppecke.

Dopo la presentazione del Roadmap 2030 sull’innovazione della batteria, Christian Rosenkranz – Responsabile del cluster tecnico EUROBAT e Vicepresidente delle relazioni industriali e governative EMEA di Clarios , ha concluso affermando: “Abbracciare il mix completo di tecnologie per batterie è un requisito fondamentale per l’industria europea delle batterie futura domanda di mercato, stimata in tre volumi rispetto a quella odierna in termini di volume nel 2030, e fornirà inoltre all’Europa vantaggi strategici in termini di competitività e autosufficienza nel reperimento e nella produzione di materiali “.

Ci auguriamo che, al di là dell’attenzione posta ai processi di produzione e messa sul mercato, altrettanto impegno sia dedicato, alle fasi di riciclo e smaltimento, altrettanto importanti dal punto di vista dell’impatto ambientale.

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