Carburante: dove e come si risparmia

Altroconsumo ha monitorato l’andamento dei prezzi di benzina e diesel, da metà aprile al 1° ottobre, sull’Osservaprezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, alla ricerca delle insegne più economiche.

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Il carburante è una componente importante nella spesa degli automobilisti, ma basta qualche accortezza per risparmiare parecchi soldi ogni anno.

Altroconsumo ha monitorato l’andamento dei prezzi di benzina e diesel, da metà aprile al 1° ottobre, sull’Osservaprezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, alla ricerca delle insegne più economiche.

Dalla loro classifica, che tiene conto delle insegne presenti in almeno 11 regioni, è emerso che si risparmia facendo benzina o diesel con la gdo e con le insegne minori, anche in autostrada.

Il giudizio su ogni marchio è sintetizzato in un indice che parte da 100 per l’insegna più conveniente e sale proporzionalmente in base ai prezzi applicati.
Se in tabella un’insegna ha un indice 105, significa che ha praticato prezzi in media più alti del 5% rispetto a quella più conveniente.

In cima alla classifica della “benzina servita” si posizionano insegne piccole, come Beyfin (100), Europam (106), mentre le grandi insegne nazionali sono in fondo alla loro lista.

La situazione è molto simile per la benzina self service.
Conad ed Enercoop sono due insegne della grande distribuzione che dominano la classifica.

Per il diesel, servito e no, ritroviamo la stessa dinamica.
Le insegne più economiche sono quelle della gdo, seguite dalle piccole, poi dalle grandi insegne nazionali.

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Le “pompe bianche” non sono rientrate nella classifica di Altroconsumo perchè non sono abbastanza diffuse. Tuttavia, queste insegne offrono in media ottimi prezzi soprattutto nel self-service e si posizionerebbero in alto nella classifica.
Per la benzina self-service in autostrada otterrebbero addirittura un indice 100.

In ultimo, tra i prezzi della stessa insegna praticati in autostrada e quelli nei centri abitati ci sono ampie differenze, che raggiungono anche il 70%.
Se si parte per un viaggio, quindi, è meglio fare il pieno in città o a un’insegna piccola se presente in autostrada.

Altroconsumo ricorda, infine, 6 consigli per guidare low cost e viaggiare in modo ecologico e.

1 – Spegnere il motore se la sosta è prolungata
Se ti trovi bloccato in un ingorgo o a un passaggio a livello per più di due o tre minuti, spegni il motore anziché tenerlo in folle da fermo.
Impatto sui consumi: fino al 10%

2 – Pneumatici gonfi
Una gomma sgonfia consuma di più e avrà anche una vita più breve. I pneumatici perdono naturalmente pressione, vanno controllati almeno una volta al mese.
Impatto sui consumi: 2-6%

3 – Controllare i filtri
L’ostruzione del filtro dell’aria, anche solo parziale, aumenta il consumo di carburante fino al 10%. Ecco perché i filtri devono essere puliti periodicamente e sostituiti quando sono a fine vita.
Impatto sui consumi: 2,5-10%

4 – Cambiare le marce correttamente
Adatta le marce ai giri del motore e passa a una marcia più alta quando è necessario. Senza “tirare” le marce risparmi carburante sia in città sia in autostrada.
Impatto sui consumi: 10-50%

5 – Manutenzione periodica
La manutenzione costante del veicolo, suggerita dagli stessi produttori, permette di mantenere efficiente il motore e, di conseguenza, di contenere anche i consumi.
Impatto sui consumi: 3.5-10%

6 – Guidare in modo fluido
Guidare con continue partenze e arresti fa aumentare i consumi: adottare uno stile di guida più omogeneo, cioè senza brusche frenate né brusche accelerazioni, permette di risparmiare.
Impatto sui consumi: 7-38%


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