Green NCAP: a febbraio nuova tornata di test.

Ritornano le “stelle” sulle auto più performanti dal punto di vista ambientale; per la prima volta testati anche tre ibridi plug-in.

ricarica auto elettrica

La scorsa settimana Green NCAP l’iniziativa indipendente che promuove lo sviluppo di automobili pulite, efficienti, e meno impattanti sull’ambiente e che mira, pertanto, a migliorare la qualità dell’aria a partire dalle emissioni dei mezzi di trasporto, massimizzando, al contempo, l’uso delle risorse energetiche consumate per il trasporto passeggeri e a ridurre il riscaldamento globale, ha reso noto i risultati della quinta serie di test effettuati su 25 autovetture, fra le quali, per la prima volta, alcuni veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV), come, peraltro, anticipato nella sessione di test di novembre.

I test effettuati dall’ente sostenuto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile – FIA e supportato dal Programma europeo di valutazione delle nuove autoEuro NCAP e che raccoglie in un consorzio diversi soggetti europei, tra cui, per l’Italia, Automobil Club d’Italia, combinano verifiche in ambiente di prova con quelle effettuate in condizioni di guida reali e consentono una valutazione più precisa che giunge ai consumatori attraverso una sintesi che utilizza un sistema di “punti” (5 stelle = autovettura sostenibile; 1 stella = forti criticità in termini di rispetto dell’ambiente), premiando, al contempo, i produttori i cui veicoli vanno oltre i requisiti minimi e offrono le migliori prestazioni.

Già dalla scorsa tornata di verifiche lo schema di valutazione si era arricchito della valutazione tecnica riferita alle emissioni di gas climalteranti (Greenhouse Gas Index – GHG) che è andata ad implementare le 2 precedenti, ovvero, la valutazione delle emissioni nocive (Clean Air Index – CA) e quella dell’efficienza energetica (Energy Efficency Index – EE).

Orbene, nelle valutazioni di febbraio sono stati testate 25 autovetture vetture delle quali: 13 con motore a benzina (12 convenzionali e 1 ibrida), 7 diesel, 1 alimentata ad idrogeno, 1 completamente elettrica (BEV) e, per la prima volta, 3 con tecnologia ibrida plug-in (PHEV).

Questi test Green NCAP hanno evidenziato la maggiore sostenibilità delle alimentazioni elettriche e ad idrogeno anche se i motori a combustione tradizionale di ultima generazione si sono comportati molto bene... A metà strada i veicoli ibridi che possono facilitare, in questa fase di transizione, il passaggio alle tecnologie a zero emissioni“, ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI.

Il massimo del punteggio (5 stelle), con zero emissioni a livello di scarico e il maggior contributo ad una migliore qualità dell’aria è stato attribuito alla prima auto elettrica autonoma di casa Volkswagen, la ID.3 e alla Nexo di casa Hyundai. Quest’ultima, che utilizza la tecnologia della cella a combustione per convertire l’idrogeno in elettricità, emette solo acqua allo scarico e offre un’autonomia maggiore rispetto a qualsiasi veicolo elettrico puro disponibile; senza contare l’opportunità di un rifornimento rapido e facile.

I test effettuati dimostrano la grande potenzialità in termini ambientali di questa tecnologia che, tuttavia, risulterebbe più appetibile ai consumatori qual ora i costi fossero più abbordabili e se, al contempo, si potesse contare su una rete di rifornimento più diffusa.

Per quanto riguarda i tre modelli PHEV, vera e propria novità di questa tornata di test, le verifiche di Green NCAP hanno rivelato che, anche se caricati in modo ottimale, non tutti gli ibridi plug-in hanno le stesse prestazioni. La Prius di Toyota (4 stelle) batte tutte le auto elettriche e con celle a combustibile a idrogeno, mentre la Kia Niro consegue solo 3 punti e l’Outlander di Mitsubishi ha ottenuto solo 2 stelle, meno di alcune delle ultime auto a benzina o diesel conformi Euro 6.

Le persone vogliono informazioni indipendenti e trasparenti sull’impatto ambientale delle automobili – ha dichiarato Niels Jacobsen, presidente Green NCAP nel commentare i test – I consumatori potrebbero essere perdonati per pensare che, acquistando un’auto etichettata “PHEV” e mantenendola carica tutto il tempo, faranno la loro parte per l’ambiente, ma questi risultati dimostrano che non è necessariamente così. L’Outlander mostra che è improbabile che un veicolo grande e pesante con una gamma di guida limitata offra alcun vantaggio rispetto a un’auto convenzionale. D’altra parte, la Toyota, con la sua lunga esperienza nella tecnologia ibrida, ha fatto un ottimo lavoro e la Prius, usata correttamente, può offrire un trasporto pulito ed efficiente. Dipende dall’attuazione e dalla strategia di ibridazione, ma ciò che è vero per tutti i PHEV è che devono essere ricaricati regolarmente e guidati il più possibile dalla batteria se vogliono realizzare il loro potenziale“.

Una breve panoramica delle valutazioni effettuate sulle auto a motore convenzionale, benzina o diesel ha fatto emergere una parità (3 stelle ½ ) fra la Škoda Octavia, (motore diesel) e la VW Golf (motore a benzina) cui si associa la Toyota Yaris (motore ibrido a benzina); mentre la valutazione più bassa (1 stella ½) è toccata alla Hyundai Tucson con motore diesel.

Colpiscono positivamente le performance ambientali per quanto concerne la valutazione delle emissioni nocive da parte dei motori diesel di ultima generazione che confermano i progressi compiuti dalle case costruttrici nella direzione della riduzione degli impatti ambientali delle autovetture, le cui differenze nelle prestazioni – per quanto concerne le motorizzazioni convenzionali – sono da ricercarsi più nella massa totale dei veicoli, nella forma e nell’aerodinamica oltre che al post-trattamento dei gas di scarico.

La legislazione Euro 6 ha fatto davvero la differenza – ha commentato Jacobsen – Per la prima volta, vediamo le auto comportarsi nel mondo reale guidando come promettono sul banco di prova e dovremmo congratularci con le case automobilistiche e gli ingegneri delle emissioni per gli enormi passi che hanno fatto negli ultimi anni. Il futuro sembra appartenere alle auto elettriche di un tipo o dell’altro ma, per ora, i consumatori devono affrontare una scelta sconcertante. Green NCAP è qui per aiutarli a prendere decisioni informate in modo che tutti noi possiamo contribuire ora a un futuro più pulito e sostenibile“.

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