Motocicli inferiori a 125 cc: il Parlamento Ue chiede l’obbligatorietà di controlli tecnici regolari.

L’iniziativa sui motocicli si pone nel solco di una sollecitazione a rivedere in generale l’approccio ai controlli di sicurezza in chiave più ampia e in linea con le nuove tecnologie.

Nel 2023 saranno riviste le norme europee sul controllo tecnico dei veicoli, ma, intanto, il Parlamento Ue ha chiesto alla Commissione di considerare l’introduzione dell’obbligo relativo ad ispezioni tecniche periodiche e regolari per tutti i tipi di motocicli inclusi quelli inferiori ai 125 cc.

Lo ha reso noto il Consiglio Europeo per la Sicurezza nei Trasporti (European Transport Safety Council – ETSC), in una nota dello scorso 19 marzo ricordando che, attualmente, solo i motocicli superiori a 125 cc devono essere controllati in base alle norme sulle ispezioni tecniche regolari e, tuttavia, gli Stati membri dell’UE richiedono comunque controlli su tali veicoli.

La richiesta dei deputati europei, contenuta in una relazione approvata nella Sessione plenaria del 3 marzo scorso, procede di pari passo con le sollecitazioni a rivedere in chiave più ampia ed in linea con le nuove tecnologie l’approccio ai controlli di sicurezza.

Sotto la lente, la necessità di aumentare i controlli sui mezzi a due ruote ad alto chilometraggio utilizzate dai riders per la consegna di merce o cibo, necessità che i deputati Ue hanno rilevato analogamente per le auto utilizzate per i medesimi servizi mentre, attualmente, secondo le norme europee, solo i taxi e le ambulanze sono obbligati a superare tali controlli aggiuntivi.

L’obiettivo è quello di promuovere controlli tecnici più accurati e il linea con l’evoluzione tecnologica compresi, sottolinea ETSC: i test dei sistemi di chiamata di emergenza (eCall) e le nuove tecnologie di sicurezza che saranno richieste dal 2022 come i sistemi di frenata di emergenza automatizzata (AEB) e l’Assistenza intelligente della velocità (ISA).

Peraltro, la Commissione Ue aveva già annunciato, in sede di presentazione lo scorso 9 dicembre dellaStrategia per una mobilità intelligente e sostenibile”  che le regole sui controlli tecnici sarebbero state riviste nel 2023.

Non solo, lo scorso luglio, il Rapporto “Esame del montaggio obbligatorio di un sistema di frenata antibloccaggio e di un sistema di frenata combinato supplementare a scelta del costruttore per i motocicli della sottocategoria L3e-A1” finanziato dalla Commissione Ue, aveva già raccomandato che i motocicli con motori inferiori a 125 cc dovrebbero essere dotati di sistemi di frenata antibloccaggio, dal momento che tale modifica sarebbe estremamente vantaggiosa in termini di riduzione del numero dei feriti e dei decessi da incidente.

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