Crescono, in Ue, esportazioni e importazioni di auto elettriche.

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio statistico dell’Unione Europea anche lo scorso anno, malgrado la pandemia, le auto elettriche hanno proseguito il trend import-export in crescita dal 2017.

Lo scorso anno l’Europa non è stata solo il primo mercato globale per quanto riguarda la domanda interna di veicoli elettrici (avendo superando persino la Cina), ma anche importazioni ed esportazioni di auto elettriche sono decisamente aumentate ed, anzi, nonostante la generale contrazione degli scambi commerciali provocata dalle limitazioni imposte dalla pandemia, il trend ascendente di import-export in questo segmento ha continuato a crescere costantemente nell’ultimo quadriennio.

Lo ha reso noto ieri Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea che raccoglie ed elabora dati provenienti dagli Stati membri dell’Ue a fini statistici, promuovendo il processo di armonizzazione della metodologia statistica tra gli Stati stessi.

Ebbene, secondo la struttura di analisi, lo scorso anno l’UE ha esportato quasi 5,2 milioni di auto (benzina, diesel, elettriche ed elettriche ibride), mentre sono state importate 3,0 milioni di auto.
Se le autovetture con alimentazione a benzina hanno rappresentato la maggior parte delle auto esportate extra Ue (64%), la seconda posizione è tenuta dalle alimentazioni diesel (22%), mentre il terzo posto è andato al complesso delle auto elettriche ed ibride (14%).
Tuttavia, va sottolineato che dal 2017 l’esportazione di veicoli elettrici è sempre aumentata e, lo scorso anno, è quintuplicata rispetto a quattro anni fa passando da 150.000 unità a 725.000.

Analizzando le importazioni, invece, Eurostat rivela un’altra dinamica: la prima posizione è pur sempre mantenuta dalle auto a benzina, che però hanno costituito solo poco più della metà (53%) delle importazioni auto extra Ue; al secondo posto troviamo i veicoli elettrici e i veicoli elettrici ibridi (30%) e solo in terza posizione i veicoli diesel (18%).
Anche in questo caso si è assistito ad un trend in ascesa per le importazioni di auto elettriche che, dal 2017 sono, di fatto triplicate, passando da 301.000 unità a 892.000.

Entrando nell’analisi del segmento, del totale delle auto elettriche esportate lo scorso anno, quasi la metà (49%) era costituita da auto ibride non plug-in, mentre le elettriche e le ibride plug-in si sono attestate su quote, rispettivamente, del 27% e del 24%.
Il quadro delle importazioni, invece, ha mostrato al 50% la quota delle ibride non plug-in, al 34% le elettriche e le ibride plug-in per il 16%.

Per quanto concerne mercati di destinazione e provenienza, lo scorso anno è stato il Regno Unito il principale sbocco per le vendite (39%), seguito da USA (16%), Norvegia (10%) e Cina (9%); mentre Giappone e USA (con quote rispettive del 23%) sono stati i principali mercati di importazione, seguiti da ​Corea del Sud (15%), Regno Unito (14%), Turchia (10 %) e Cina (9%).

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