Formula SAE Italy: anche Techemet in prima linea per l’innovazione tecnologica

Il Gruppo mondiale leader nella processazione industriale dei catalizzatori esausti è tra i protagonisti della XVI edizione del concorso di progettazione studentesco.

Anche Techemet fra i protagonisti della XVI edizione di Formula SAE Italy, il concorso di progettazione studentesco che coinvolge i dipartimenti di ingegneria delle Università di tutto il mondo organizzato da SAE International (ex Society of Automotive Engineers, SAE), giunto in Europa nei primi anni 2000, sulla base del modello americano che ha debuttato con la prima edizione nel 1981.

Dall’11 al 15 ottobre, presso la pista dell’Autodromo “R. Paletti” di Varano de’ Melegari (Parma) hanno avuto luogo gli eventi dinamici che hanno visto competere più di 300 studenti da 11 Paesi in rappresentanza di 37 team Universitari (36 europei di cui ben 17 italiani da 14 Università) e 1 extra-Ue.

Durante la competizione, le giovani squadre affrontano alcune sfide suddivise in due grandi categorie:

– Eventi Statici – che comprendono: la presentazione del progetto completo dell’auto; la simulazione della presentazione del proprio progetto da parte di ciascun team di fronte a potenziali investitori; l’analisi del rapporto di costo redatto da ciascun team dove sono incluse le quantità di materiali e componenti utilizzati;
– Eventi Dinamici – che comprendono: prove di Accelerazione, Skid Pad, Autocross e Endurance; l’evento finale che si svolge su un percorso di 22 km con cambio pilota e mira a valorizzare l’intera performance in gara di ogni vettura.

Il concorso vede le squadre giudicate da esperti a livello internazionale per ogni categoria suddivise in panel.

In Italia la prima edizione si è svolta nel 2005 grazie all’organizzazione dell’Associazione Tecnica dell’AutoveicoloATA, presso l’Autodromo FIAT di Balocco (VC); successivamente si è passati al  circuito Ferrari Fiorano di Maranello (BO), per giungere, infine, all’attuale sede della manifestazione che è, appunto, l’Autodromo “Riccardo Paletti” di Varano ‘de Melegari (PR).
Dal 2017 il testimone e la responsabilità dell’organizzazione è passato dall’ATA all’ANFIA che sin da subito si è posta l’obiettivo di aumentare i propri numeri ma anche di far crescere il livello dei partecipanti e la qualità dell’organizzazione.

Come sempre, al di là delle dinamiche della competizione, il “motore” della kermesse è l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di competenze che riguarda non solo le Università ma anche le aziende presenti in un rapporto simbiontico di stretta collaborazione.
Del resto proprio il settore automotive e tutta l’industria automobilistica stanno vivendo un periodo di trasformazioni importanti con tante sfida da superare per conseguire la mobilità del futuro che si prevede sempre più elettrificata, digitalizzata e connessa.
Di qui la necessità di favorire l’inclusione di tanti studenti da più parti del mondo che costituiranno la progettazione e la capacità manageriale di domani guidando tale trasformazione.

In questo senso Techemet ha voluto presenziare all’evento con un proprio stand posizionato nel paddock centrale con l’obiettivo di condividere la propria vision con ragazzi giovani e talentuosi puntando alla maggior conoscenza del Gruppo, alla disseminazione di idee innovative, buone pratiche e progetti innovativi che caratterizzano l’identità del gruppo stesso.

Già da tempo in Techemet guardiamo al Green Deal europeo come opportunità e stimolo per la  crescita del tessuto di imprese del Paese – afferma il Dott. Giovanni Greco, presidente di Techemet Europa – e, proprio in Italia, abbiamo voluto dare un contributo realizzando connessioni con diverse Università e Centri di ricerca industriale, non solo, abbiamo aperto una sede di Ricerca & Sviluppo con un’importante Università del Paese e stiamo lavorando per realizzare un’apposita divisione ingegneristica che funga da volano per tutti gli stabilimenti Techemet europei”.
La nostra vision su recupero e riciclo procede nel solco delle indicazioni europee e il nostro ciclo produttivo consente di eliminare la gestione degli scarti in discarica e recuperare totalmente le materie prime”.

 

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