Il futuro dei trasporti nelle ultime proposte della Commissione Ue

Le indicazioni e i suggerimenti per trasporti e mobilità sostenibile, soprattutto nelle aree urbane, sono al centro delle proposte adottate dalla Commissione Ue lo scorso dicembre.

Nella prima metà dicembre la Commissione Europea ha adottato una serie di proposte volte alla modernizzazione del settore dei trasporti in Ue; si tratta del secondo pacchetto di proposte a sostegno della transizione verso trasporti più puliti e più ecologici e fa seguito alla pubblicazione della strategia per una mobilità sostenibile e intelligente della Commissione nel dicembre 2020 in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Ebbene, le 4 proposte adottate il 14 dicembre e che tendono alla riduzione del 90% delle emissioni dei trasporti, riguardano:
Rete di Trasporto Transeuropea (TEN-T), che collega 424 grandi città a porti, aeroporti e terminali ferroviari;
Trasporto ferroviario transfrontaliero e lunga percorrenza, con la definizione di una tabella di marcia con ulteriori azioni per aiutare l’UE a raggiungere l’obiettivo di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità entro il 2030 e a triplicarlo entro il 2050;
Servizi di trasporto intelligente per i conducenti;
Mobilità urbana.

Per quanto concerne il terzo ambito la commissione ha proposto l’aggiornamento, in linea con le nuove priorità in materia di miglioramento dei servizi multimodali e digitali, della direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS) del 2010 al fine di adeguarsi altresì alla comparsa di nuove opzioni di mobilità stradale, di applicazioni per la mobilità e della mobilità connessa e automatizzata.

La proposta intende stimolare la diffusione più rapida di nuove soluzioni intelligenti, proponendo che determinati dati fondamentali relativi alle strade, agli spostamenti e al traffico, come i limiti di velocità, i piani del traffico o i lavori stradali, siano resi disponibili in formato digitale lungo la rete TEN-T e, in ultima analisi, lungo l’intera rete stradale.

Inoltre, si intende aumentare l’interoperabilità e la continuità transfrontaliera delle applicazioni ITS estendendo l’ambito di applicazione della direttiva alla multimodalità dei passeggeri e alla mobilità automatizzata
La proposta provvederà inoltre affinché lungo la rete TEN-T siano messi a disposizione dei conducenti servizi essenziali connessi alla sicurezza.

I benefici attesi sono tanto per i cittadini (per quanto concerne la disponibilità di informazioni di migliore qualità sul traffico e le condizioni e le opportunità della strada), quanto per i fornitori di servizi digitali (che avranno dati più accurati e un accesso costante agli stessi a costi più bassi per la loro integrazione a livello europeo) così come per tutta la società (riduzione degli incidenti stradali, gestione più efficace del traffico e della mobilità, riduzione della congestione stradale e delle emissioni).

Per quanto concerne il futuro della mobilità urbana in chiave green e smart, il nuovo quadro proposto da Bruxelles fornisce orientamenti per interventi a livello locale e offre alle città un pacchetto di strumenti focalizzato sulla mobilità sostenibile e che riguardano:
-il potenziamento delle rete di trasporto pubblico;
– l’implementazione di opzioni più semplici per la mobilità attiva (piedi e/o bicicletta, considerando che 6 persone su 10 di età superiore ai 15 anni non svolgono mai o svolgono raramente un’attività fisica);
– una logistica urbana più efficiente e consegne nell’ultimo miglio a emissioni zero;
– il miglioramento della gestione dei flussi di mobilità attraverso la multimodalità e le soluzioni digitali;
– un maggior collegamento fra stazioni ferroviarie e servizi di trasporto pubblico con maggiore attenzione ai servizi di mobilità condivisa;
potenziamento dei terminali multimodali;
implementazione delle strutture “park and ride” dotate di punti di ricarica veloci per i veicoli a zero emissioni;
aumento dei servizi di trasporto passeggeri su richiesta in chiave di sostenibilità ed efficienza.

Quest’anno la Commissione proporrà agli Stati membri dell’UE una raccomandazione per l’elaborazione di piani nazionali volti ad assistere le città nella preparazione dei relativi piani di mobilità.

La transizione verde e digitale dell’Europa cambierà notevolmente il modo in cui ci spostiamo”, aveva dichiarato Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo. “Le proposte odierne mettono la mobilità europea sulla buona strada per un futuro sostenibile grazie a collegamenti ferroviari europei più veloci con biglietti facili da trovare e diritti dei passeggeri rafforzati, sostegno alle città per aumentare e migliorare i trasporti pubblici e le infrastrutture per gli spostamenti a piedi e in bicicletta e miglior utilizzo possibile di soluzioni per una guida intelligente ed efficiente”.

Grazie alla direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti sfruttiamo le tecnologie digitali e la condivisione dei dati”, gli aveva fatto eco la Commissaria per i Trasporti Adina Vălean. Vogliamo rendere gli spostamenti nell’UE più efficienti e più sicuri per i conducenti, i passeggeri e le imprese. Le città collegate dalle infrastrutture dell’UE sono i nostri motori economici, ma devono anche essere città efficienti per gli abitanti e i pendolari. Per questo motivo raccomandiamo un quadro specifico per la mobilità urbana sostenibile allo scopo di orientare una transizione più rapida verso una mobilità urbana sicura, accessibile, inclusiva, intelligente e a emissioni zero”.

Gli stimoli non sono pochi anche perché da Bruxelles ricordano che oltre il 70% della popolazione dell’UE abita attualmente nelle città e si prevede che nel 2050 la cifra arriverà a sfiorare l’84%; allo stesso tempo il 23% delle emissioni di gas serra prodotte dai trasporti nell’UE proviene dalle aree urbane, mentre il 38% dei decessi dovuti a incidenti stradali nell’UE si verifica nelle aree urbane e il 70% di questi riguarda utenti vulnerabili della strada quali pedoni e ciclisti.

Mobilità green, decarbonizzazione, sicurezza sono parole d’ordine per i prossimi anni; si ricordi l’obiettivo Ue di azzerare il numero delle vittime nei trasporti al 2050.
Sapranno i Paesi e le città europee raccogliere la sfida?

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