Auto elettriche: aumentano i costi delle materie prime per le batterie

In netta crescita i prezzi di nichel, litio e cobalto, ciò inciderà sui costi di produzione delle batterie per le auto elettriche.

La vendita di auto elettriche che registrava un netto incremento andrà incontro a un brusco arresto, se le materie prime per produrre le batterie continuerà a crescere.
Le case automobilistiche continuano a vivere un periodo difficile; oltre alla carenza di approvvigionamenti dei chip, che di fatto ha rallentato la produzione di auto elettriche, ora si trovano ad affrontare un nuovo spinoso problema: l’aumento dei prezzi delle materie prime in generale e in particolare dei metalli, come nichel, litio e cobalto.

Ciò avviene in piena transizione ecologica, quando cioè è in atto una vera e propria rivoluzione nei sistemi e nel tipo di fabbricazione nel settore automobilistico.
Il prezzo delle terre rare, indispensabili per fabbricare le batterie delle auto elettriche, era già in netto aumento, a seguito di una maggiore domanda, ora sta salendo vertiginosamente, anche a causa del recente conflitto tra Russia e Ucraina.

Guardando i prezzi dei singoli materiali, la situazione appare tutt’altro che rosea: il costo del litio è passato dai 5 € al Kg, a inizio del 2021, ai 30 € al Kg, ed è destinato a salire; il cobalto, che nel 2021 ha oscillato dai circa 80 € al Kg ai circa 50 € al Kg, ora sta puntando verso i 70 € al Kg.
Il nichel è quello che sta incrementando il suo prezzo in modo vertiginoso: in una sola giornata è addirittura raddoppiato. Il motivo di tale pauroso rincaro è il fatto che la Russia è il principale produttore al mondo di questo metallo.

Questo “colpo basso”, se così possiamo chiamare questi inopportuni rincari dei prezzi dei materiali per produrre le batterie delle auto elettriche, giunge proprio in un momento felice per queste tipologie di autovetture le cui vendite mostravano un trend in salita.

Infatti, nei primi sei mesi del 2021, secondo uno Studio di Adamas Intelligence, si è registrato un 109% in più di immatricolazioni di auto elettriche (4,16 milioni di unità vendute) rispetto allo stesso periodo del 2020 (1,99 milioni di unità vendute). L’America è quella che ha avuto il maggior incremento di vendite (+135%), a seguire l’Europa (+124%) e l’Asia (+94%).

Vista la situazione è difficile correre ai ripari, in quanto, le batterie erano già l’elemento che incideva maggiormente sui costi per la fabbricazione di auto elettriche. Inoltre, esse sono anche uno dei componenti più importanti e le loro principali criticità, oltre al costo delle materie prime, sono ancora la durata e il riciclo di quelle esauste.

L’unica strada da percorrere per far fronte a questi sostanziosi aumenti di prezzo delle auto elettriche è quella di mirare e investire sulle nuove tecniche di recupero e riciclo delle materie derivate dalle batterie esauste.
Questo comporterà una minore domanda di materie prime, sempre più costose, e ciò avrà come conseguenze: un beneficio economico per i produttori di auto e per i consumatori e inoltre, segnerà un punto netto a favore della sostenibilità.

Di Annarita Rossi

 

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