Safety Gate 2021: le auto in pole position nella lista dei prodotti pericolosi notificati

Nell’ultima relazione della Commissione Ue sul sistema di segnalazione dei prodotti pericolosi non alimentari, per la prima volta il maggior numero di segnalazioni è stato notificato nella categoria “autoveicoli”.

Mentre in Italia si celebrava l’anniversario della Liberazione, a Bruxelles, il 25 aprile la Commissione europea ha pubblicato e diffuso la sua relazione annuale sul Safety Gate il sistema di “allerta rapido” che consente la circolazione puntuale e veloce delle informazioni sulle misure adottate contro i prodotti non alimentari pericolosi tra le autorità nazionali responsabili della sicurezza dei prodotti nei Paesi del mercato unico. 

Attraverso questo sistema, giornalmente, le autorità nazionali inviano avvisi alla piattaforma principale e ogni segnalazione contiene informazioni sul tipo di prodotto rilevato come pericoloso, una descrizione del rischio e le misure adottate dall’operatore economico o disposte dall’autorità. 
Ogni segnalazione è seguita dalle altre autorità, che adottano le proprie misure qual ora dovessero trovare lo stesso prodotto nei propri mercati nazionali. 

Una tale premessa è d’obbligo per inquadrare un sistema generale a tutela dei consumatori, tanto più oggi, allorquando lo spostamento degli acquisti verso piattaforme di shopping online impone un maggior controllo da parte degli enti preposti.

Ebbene nell’ultima relazione della Commissione, che fa riferimento alle segnalazioni notificate nel 2021 e le relative azioni di risposta intraprese a livello locale dai vari Paesi membri (lo scorso anno le autorità dei Paesi partecipanti alla Safety Network si sono scambiate 2.142 segnalazioni attraverso il sistema), salta all’occhio come, per la prima volta, la voce autoveicoli è in prima posizione con il 26% nell’elenco dei prodotti notificati come pericolosi (seguita dai giocattoli, col 20% e apparecchi e attrezzature elettriche con il 9%).

Il tipo di rischio segnalato più frequentemente negli avvisi nel 2021 è stato il rischio a copertura degli infortuni generali (generalmente collegati con allarmi veicoli a motore). Il secondo rischio più segnalato è stato quello causato da differenti tipi di sostanze chimiche, come gli ftalati rilevati nella plastica, o dalla presenza di piombo o nichel nei vari materiali. 
Per quanto riguarda gli autoveicoli, le azioni intraprese hanno riguardato principalmente i richiami a seguito della rilevazione di problemi tecnici.

In totale, 4.965 avvisi di follow-up sono stati diffusi in Safety Gate, a dimostrazione del fatto che gli Stati membri monitorano da vicino le segnalazioni e spesso danno seguito a misure aggiuntive adottate nei propri Paesi. 
Il rapporto mostra che nel 2021 l’uso complessivo della rete del sistema di allarme rapido è cresciuto tra i suoi 30 paesi partecipanti (UE27 più Islanda, Liechtenstein e Norvegia), proteggendo i consumatori dai prodotti pericolosi. 

Il Safety Gate si è dimostrato ancora una volta uno strumento fondamentale per proteggere i consumatori dai prodotti pericolosi”, ha dichiarato Didier Reynders, Commissario per la Giustizia. “Sono anche orgoglioso del continuo aggiornamento e rafforzamento del sistema. È molto importante che il Safety Gate sia adattato per adattarsi al nuovo ambiente dei consumatori. In questo modo possiamo garantire che il Safety Gate possa rimanere uno strumento efficiente per il mercato unico, proteggendo i consumatori in ogni circostanza. Ha anche contribuito a garantire che le attrezzature utilizzate nella lotta contro la pandemia siano degli standard più elevati.

Tuttavia, una voce critica si è levata dal BEUCOrganizzazione Europea dei Consumatori, secondo la quale le notifiche arrivate nel 2021: “rappresentano solo la punta dell’iceberg, poiché non si conosce il numero preciso di prodotti pericolosi collegati a una notifica e vengono notificati solo i rischi più dannosi”.

Anno dopo anno, vediamo questi risultati scoraggianti”, ha commentato Monique Goyens, Direttore Generale BEUC. “È semplicemente inaccettabile che i consumatori europei rischino di acquistare prodotti che potrebbero danneggiare loro e la loro famiglia. Queste cifre dovrebbero essere un campanello d’allarme per le autorità di regolamentazione europee per concordare un nuovo ambizioso regolamento generale sulla sicurezza dei prodotti nei prossimi mesi che mantenga i consumatori al sicuro per davvero”. 

In un mondo perfetto, i consumatori dovrebbero fidarsi delle aziende” – le ha fatto eco Stephen Russell, segretario generale di The European Consumer Voice in Standardization (ANEC) – Ma la rivelazione di oggi chiarisce che non è così. La conseguenza è che le autorità nazionali devono impegnare le risorse necessarie per intervenire e garantire che la normativa protegga i consumatori”. 

Nella stessa giornata, la Commissione ha lanciato anche “Web Crowler”, un nuovo strumento di sorveglianza elettronica sul web che supporterà le autorità nazionali nel rilevamento di offerte online di prodotti pericolosi segnalate in Safety Gate. Questo strumento identificherà ed elencherà automaticamente qualsiasi di queste offerte, consentendo alle autorità di contrasto di rintracciare il fornitore e ordinare il ritiro effettivo di queste offerte. 
L’obiettivo, pertanto, è quello di contribuire ad armonizzare l’attuale approccio frammentato e ad affrontare le sfide del monitoraggio delle vendite online di prodotti pericolosi.

Da Bruxelles ricordano, inoltre che lo scorso 30 giugno la Commissione aveva presentato una proposta per un nuovo regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti che sostituisce l’attuale direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti. Negli obiettivi degli estensori tale regolamento dovrebbe modernizzare il quadro generale per la sicurezza dei prodotti di consumo non alimentari per mantenere il suo ruolo di rete di sicurezza per i consumatori e per affrontare le sfide in materia di sicurezza dei prodotti poste dai nuovi prodotti tecnologici e dalla crescita delle vendite online. 

Un ulteriore passo nei riguardi della tutela dei consumatori, date le forti relazioni commerciali fra Unione europea e Stati Uniti d’America, è quello intrapreso dalla Commissione Ue che ha già avviato un dialogo informale sul tema con la Consumer Product Safety Commission USA per rafforzare ulteriormente la cooperazione in questo campo.

Questo dialogo riguarderà la crescita del commercio elettronico, l’espansione delle nuove tecnologie, la globalizzazione della produzione e delle vendite al dettaglio e le esigenze specifiche dei gruppi di consumatori vulnerabili.
In questo senso, un primo incontro informale si è avuto lo scorso marzo tra il commissario Reynders e Lina Kahn, presidente della Federal Trade Commission degli Stati Uniti.

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